L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] . "Da allora, la società immonda si riversò come un solo Narciso a contemplare la propria immagine volgare sulla lastra" (Baudelaire 1859, trad. it., p. 220). Quest'invettiva contro un pubblico che scambia i fori dello stereoscopio per un 'lucernario ...
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Dopo la guerra B. ha proseguito la sua attività nelle più diverse direzioni. Nel genere narrativo la scelta di un registro comico trattato in chiave moralistico-fantastica è rilevabile in La cometa (1951) [...] ) e La famiglia del caffettiere (1957). Importante anche l'attività di B. come traduttore, in particolare di Voltaire e di Baudelaire, opere ora raccolte in volume (Traduzioni, 1964).
Bibl.: G. Marzot, in I Contemporanei, II, Milano 1963; Autori vari ...
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TRADUZIONE
Enrico Arcaini
Teoria della traduzione. - Nel corso dei secoli, la t. ha avuto varie definizioni che sembrano coincidere con le esigenze particolari dei tempi. Si è parlato di volta in volta [...] , proprio perché legata a un particolare universo. È il caso fortunato di S. George che traduce Dante o di Ch. Baudelaire che capta il mondo di E.A. Poe. In Italia, la parziale e univoca interpretazione della (non) traducibilità della poesia ...
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Critica d'arte
Giulio Carlo Argan
di Giulio Carlo Argan
Critica d'arte
sommario: 1. Compito e significato della critica. 2. La critica militante. 3. La critica dell'arte e la storia dell'arte. a) La [...] minoranza intellettuale che coltiva le qualità che la media piccolo-borghese reprime: l'immaginazione, la sensibilità, l'entusiasmo. Baudelaire è critico perché, come poeta, si sente vicino e solidale all'artista: v'è tra le arti una ‛corrispondenza ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’invenzione della fotografia ha un’importanza considerevole per la cultura e la società [...] emergente e viene ridicolizzata da scrittori quali Baudelaire e Dumas, ritratti superbi per penetrazione de bohème (1845-1849) ed è amico, tra gli altri, di Baudelaire, Courbet, Gérard de Nerval.
Nadar approda alla fotografia dopo aver praticato ...
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PEDRETTI, Giovanni Maria, detto Nino
Gabriele Scalessa
PEDRETTI, Giovanni Maria, detto Nino. – Nacque a Santarcangelo di Romagna, il 13 agosto 1923, da Luigi Renato, impiegato comunale noto in paese [...] Lucio Bernardi. Nelle riunioni si discorreva di arti figurative e politica, musica e letteratura; si leggevano Baudelaire, Rimbaud, Mallarmé, Éluard, García Lorca, Campana, Ungaretti, Montale, Quasimodo, Kafka, i narratori americani, Moravia. Intorno ...
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FARNETI, Carlo
Mariantonietta Picone Petrusa
Figlio di Stefano e di Fortunata Noscarini Cresi, nacque a Napoli il 29 genn. 1892; fu allievo (1906-1911) del Museo artistico industriale di Napoli e si [...] trenta acqueforti per La terre di E. Zola e nel 1935 eseguì le illustrazioni di Les fleurs du mal di Ch. Baudelaire nell'esizione di Gilbert Jeune.
Le illustrazioni presentano chiari richiami all'arte simbolista ed all'espressionismo di J. Ensor e di ...
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Pittore (Charenton-Saint-Maurice 1798 - Parigi 1863), figlio di Charles de Contaut. È il maggiore pittore romantico francese: la sua opera segna una svolta decisiva nella storia della pittura e apre la [...] dedicata alla pittura, sì che il catalogo della sua opera elenca ben 9140 lavori. Grande amico del D. fu Ch. Baudelaire, che all'amico pittore dedicò le pagine più belle della sua prosa critica. Il D. stesso lasciò documenti scritti della più ...
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Corrente artistica sviluppatasi in Francia nel 19° secolo.
Arte
Il nome i. deriva dall’epiteto, inizialmente usato in senso spregiativo contro i pittori del gruppo, tratto dal titolo di un quadro di C. [...] , Renoir si conobbero legandosi al gruppo di Courbet, E. Boudin e J.B. Jongkind, a sua volta in rapporto con C. Baudelaire. In quell’anno Manet dipinse Musique aux Tuileries (1860, Londra, National Gallery) e conobbe Degas, che iniziava a eseguire i ...
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FRAMMENTISMO
Arnaldo Bocelli
Col termine "frammentismo" si suole designare quella teoria dell'arte, quella poetica, quel gusto che furono proprî, in Italia, della generazione di scrittori posteriore [...] i motivi delle poetiche sorte dal gran travaglio romantico, delle poetiche simboliste e decadenti, della "poesia pura", dal Poe e dal Baudelaire al Mallarmé, al Rimbaud, al Pascoli, al D'Annunzio, ai futuristi; e insieme si trova il vivo riflesso di ...
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baudelairiano
‹bodler-› agg. e s. m. (f. -a). – Del poeta e critico francese Charles Baudelaire (1821-1867): la poesia b.; o che concerne Baudelaire e la sua opera: rassegna di studî b.; e con riferimento ai caratteri specifici della sua poesia,...
maledettismo
s. m. [der. di maledetto, nel sign. 1 e]. – Atteggiamento di ostentato anticonformismo, di plateale superamento dei canoni morali, sociali, estetici proprî di un gruppo o di un ambiente, adottato da artisti del periodo romantico...