ARCHETTO
G. Matthiae
Il diminutivo da arco ne indica non solo le proporzioni limitate, ma, per convenzione, anche la funzione decorativa; venne infatti generalmente usato in serie con sostegni di varia [...] , in S. Apollinare in Classe e in S. Giovanni Evangelista, o alternatamente su lesene e mensole come nel battistero neoniano.
Bibl.: S.T. Rivoira, Le origini dell'architettura lombarda, Milano 1908; A. Kingsley-Porter, Lombard Architecture, New ...
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(VIII, p. 573; App. II, I, p. 491; III, I, p. 296; IV, I, p. 343)
La C. continua a rimanere distinta in due aree geografiche dissimili per condizioni ambientali e socio-economiche ed è caratterizzata da [...] totale, delle aree urbane. Anche a Capua pagana e paleocristiana (resti della basilica costantiniana, riconoscimento del battistero nel cosiddetto catabulum) sono stati ben evidenziati i momenti della distruzione operata dai Vandali e dell'abbandono ...
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TIMGAD
Pietro Romanelli
(A. T., 112).-È l'antica Thamugadi, fondata da Traiano nell'anno 100 d. C. sulle ultime pendici settentrionali del Monte Aurès, in Numidia. Più che per la sua storia, la città [...] 'una e dell'altra si stendevano numerosi ambienti, uno dei quali, con una bella vasca adorna di musaici, serviva da battistero; gli altri dovevano far parte probabilmente di un monastero.
La città, sede episcopale fin dalla metà del secolo III, fu ...
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La basilica cristiana. - Una serie di notevolissime scoperte e di scavi ha molto arricchito le conoscenze sulle basiliche cristiane.
Nell'Italia meridionale spetta a G. Chierici il merito dello studio [...] insieme del tipo a T, forse del IV sec. Nella piazza del Duomo è riapparsa la basilica di S. Tecla con il retrostante battistero di S. Giovanni (almeno del V sec.); ambedue hanno avuto una prima illustrazione per opera di A. De Capitani d'Arzago.
A ...
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MURILLO, Bartolomé Esteban
José F. Rafols
Pittore, nato a Siviglia il 31 dicembre 1617, morto ivi il 3 aprile 1682. Era figlio di Gaspar Esteban (unico cognome usato dal padre), ma assunse il nome della [...] e un S. Leandro per la sacristia maggiore della cattedrale di Siviglia (1655). L'anno seguente dipinse la grande tela del battistero della stessa cattedrale, rappresentante l'apparizione di Gesù a S. Antonio di Padova, ch'è il più vasto dei suoi ...
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Dal latino broccus "con punte sporgenti", d'origine incerta, probabilmente celtica: cfr. Walde, Lateinisches etymologisches Wörterbuch, 2ª ed., Heidelberg 1910, p. 97) derivano tutti i nomi che designano, [...] , di Firenze, di Genova e di Milano. A Firenze, ricorda il Vasari, furono fatte sul disegno del Pollaiolo, per il Battistero, due tonacelle ed una pianeta e piviale di "broccato riccio sopra riccio"; e a disegno del Pollaiolo è stato giustamente ...
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SUFETULA
Pietro Romanelli
. Città dell'Africa, oggi Sbeïtla in Tunisia. Della storia più antica della città nulla sappiamo, e poco anche della più recente. A giudicare dal tracciato regolare della [...] sec. V-VI è a nord-est dello stesso foro: si tratta di due chiese, molto ampie, di una cappella e di un battistero con vasca battesimale rivestita di bei musaici. Altre chiese sono più a nord-ovest presso l'anfiteatro, mentre non lontano da questo il ...
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JACOPO di Piero (Jacopo della Quercia)
Luca Bortolotti
Nacque a Siena, nell'ottavo decennio del XIV secolo, figlio maggiore di Piero d'Angelo di Guarneri e di Maddalena, detta Lena, che il 21 apr. 1370 [...] (in cui lo si sa certamente a Lucca), al 1401 (allorché partecipò al concorso per la decorazione della seconda porta del battistero di Firenze), nulla è noto né della sua vita né della sua opera.
Se una fase di apprendistato presso la bottega paterna ...
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COMO
P. Strada
(lat. Comum, Novum Comum)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, situata in una piccola conca all'estremità meridionale del ramo occidentale del Lario, tra formazioni montuose [...] , pp. 399-411; C.L. Ragghianti, L'arte in Italia, II-III, Roma 1968-1969; G. De Angelis d'Ossat, Origine e fortuna dei battisteri ambrosiani, Arte lombarda 14, 1969, 1, pp. 1-20: 12; La chiesa di S. Giacomo in Como, Como 1970; G. Caniggia, Perimetri ...
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EPIRO
M. Korkuti
(gr. ῎ΗπειϱοϚ; lat. Epirus)
Regione storica del quadrante meridionale della penisola balcanica, dall'età tardoantica, in seguito alla riforma amministrativa dioclezianea, articolata [...] del mosaico, ereditata dall'Antichità, è ben rappresentata da alcuni esemplari dei secc. 6° e 7°, per es. quello del battistero di Butrinto e delle basiliche di Antigonea e di Lin (nei dintorni di Pogradec). Particolarmente rilevante è il mosaico ...
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battistero
battistèro (meno com. battistèrio, ant. battistèo o batistèo) s. m. [dal lat. tardo baptisterium, gr. βαπτιστήριον, der. di βαπτίζω «battezzare»]. – 1. Edificio sacro annesso a una cattedrale o edificato in prossimità di questa,...
formella
formèlla s. f. [dal lat. tardo formella, dim. di forma «forma»]. – 1. Piccola forma (in senso concr.): una f. di cacio. 2. Pezzo sagomato in forma per lo più geometrica, di materiale vario; in partic.: a. Mattonella di tritume di...