Architetto e scultore (Firenze 1377 - ivi 1446). Riconosciuto, già dai suoi contemporanei (dall'Alberti che gli dedicò il suo trattato Della Pittura, all'autore della nota biografia, dai più identificato [...] cattedrale di Pistoia, la formella con il Sacrificio d'Isacco del concorso (1401) per la seconda porta del Battisterofiorentino, dove, con chiaro riallacciarsi a Giovanni Pisano, mostra una rinnovata e forte tendenza drammatica e dinamica; e ancora ...
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Scultore (Firenze 1383 o 1386 - ivi 1466). Tra i protagonisti dell'umanesimo fiorentino, D. fu partecipe delle problematiche politiche e artistiche del suo tempo impegnandosi in continue sperimentazioni [...] decennî hanno contribuito alla conoscenza più approfondita dell'arte di D.: la scoperta della data 1438 del ligneo Giovanni Battista dei Frari, a Venezia, ha fatto, ad esempio, rivedere la tarda datazione per la Maddalena del Battisterofiorentino. ...
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Scultore e architetto (Monte San Savino, Arezzo, 1460 circa - ivi 1529). Per la sua formazione a Firenze, oltre all'apprendistato forse presso A. del Pollaiolo, rilevanti furono la persistente lezione [...] come il fonte battesimale di Volterra, la Madonna per il duomo di Genova e l'incompiuto Battesimo di Cristo per il battisterofiorentino (terminato da V. Danti). Chiamato a Roma da Giulio II, realizzò le tombe dei cardinali A. Sforza (1506-09) e G ...
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Pittore (n. Firenze tra il 1225 e il 1230 circa). La sua attività è documentata, oltre che a Firenze, a Siena e a Pistoia, ma l'unica opera firmata e datata pervenutaci è la Madonna del Bordone che C. [...] Servi di Orvieto (anche qui i volti sono un rifacimento più tardo). Circa la partecipazione alla decorazione musiva del Battisterofiorentino (oltre che nella scena dell'Inferno) alcuni critici indicano la mano di C. nella figura del Cristo giudice e ...
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Architetto, scultore e scrittore d'arte (Perugia 1530 - ivi 1576), figlio di Giulio. Nel 1557 già era a Firenze alla corte ducale, e dava anche un progetto per la fabbrica dell'Escuriale che fu inviato [...] , Victoria and Albert Museum). Del 1571 sono le tre statue della Decollazione del Battista, all'esterno del Battisterofiorentino, suo capolavoro. Nei rilievi bronzei l'influsso di Michelangelo si risolve in eleganze manieristiche, attraverso una ...
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Orefice o prototipografo (Firenze 1415 - ivi 1498). Lavorò come aiuto di L. Ghiberti alla porta del Paradiso del Battistero. L'unica sua opera sicura è una formella del dossale d'argento per il Battistero [...] fiorentino (Museo dell'Opera) con l'Annuncio dell'Angelo a Zaccaria e la Visitazione (1477-80). Fra i pionieri dell'arte della stampa a Firenze, della sua attività in questo campo ci è pervenuto un solo libro: M. Servii Honorati commentaria in ...
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Orefice fiorentino (sec. 15º), collaboratore di A. Pollaiolo e di Miliano Dei nel Crocifisso d'argento (1457-59) per l'altare di S. Giovanni nel Battisterofiorentino (ora nel Museo dell'Opera del Duomo). ...
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Pittore, scultore e orafo (Firenze 1435 - Venezia 1488). Annoverato tra le principali figure della vita artistica fiorentina nella seconda metà del 15° secolo, nella scultura V. realizzò una monumentalità [...] prese il nome dal suo primo maestro d'arte, un orefice fiorentino che si chiamava Giuliano Verrocchi. Ma V. fu specialmente un 1480 completò il rilievo di uno dei pannelli dell'altare del battistero di Firenze e già nel 1478 aveva fuso il putto col ...
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FOGGINI, Giovanni Battista
Morena Costantini
Figlio di Agnolo e Isabella Sercetti, nacque a Firenze il 25 apr. 1652 (Baldinucci [1725-1730], 1975, p. 373; Lankheit, 1962, p. 268). Secondo la biografia [...] 1724 (ibid., pp. 128 s.; Casciu, 1986, pp. 86 s.). Il F. elaborò un progetto per la sistemazione del battisterofiorentino risalente al 1723circa, mai attuato, ma in parte ripreso dai lavori successivi eseguiti da G. Ticciati (Monaci, 1974, pp. 56 ...
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Andrea Pisano (o da Pontedera o di Ugolino)
G. Kreytenberg
Orafo e scultore, capomastro dell'Opera del duomo a Firenze e Orvieto, nacque a Pontedera intorno al 1295 - il padre, ser Ugolino, era notaio [...] infatti evidente che A., nel 1330, quando cominciò a lavorare ai rilievi in bronzo del portale meridionale del battisterofiorentino, aveva già una padronanza assoluta dei propri mezzi compositivi e non è certo pensabile che potesse averla acquisita ...
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