BARTOLI, Cosimo
Roberto Cantagalli
Nicola De Blasi
Nacque a Firenze da Matteo e da Cassandra Carnesecchi (Vitelli, secondo Mancini) il 20 dic. 1503.
Suo padre, che nel 1513 era stato podestà di Pistoia, [...] mandò a studiare a Pisa e a Padova, lo tenne come segretario e gli assicurò la successione nella prepositura del Battisterofiorentino, di cui il B. era stato investito verso il 1540.
Secondo le tradizioni della sua famiglia, fu anch'egli partigiano ...
Leggi Tutto
simonia e simoniaci
Giovanni Fallani
Con il termine s., che in D. ricorre esplicitamente soltanto in If XI 59 falsità, ladroneccio e simonia, s'intende, in teologia morale e in diritto canonico, la [...] l'aveva dunque perduto. Comunque, il ricordo esplicito dantesco è rivolto alla memoria della forma dei pozzetti del battisterofiorentino, che erano inseriti nell'opera muraria del fonte stesso e venivano usati per l'amministrazione contemporanea di ...
Leggi Tutto
GREGORI, Ferdinando
Nicola Iodice
Nacque a Firenze nel 1743 da Carlo Bartolomeo e Gaspara Mugnai. Il padre, maestro incisore delle Gallerie granducali di Firenze, lo introdusse nella sua bottega.
La [...] .
In collaborazione con T. Patch, nel 1773 si dedicò all'incisione di una serie di stampe delle porte del battisterofiorentino di L. Ghiberti. Nel volume comparvero solo le tavole con le formelle della porta del Paradiso, accompagnate da una ...
Leggi Tutto
suggello (sigillo)
Alessandro Niccoli
La forma ‛ suggello ' e la forma dotta ‛ sigillo ' sono, negli stessi luoghi, alternate nella tradizione manoscritta: si veda in particolare Pd XI 93 e XXVII 52.
Il [...] dell'ampiezza e forma dei pozzetti entro cui sono puniti i simoniaci, D. li dichiara simili a quelli esistenti nel battisterofiorentino, l'uno dei quali egli, qualche anno prima, aveva dovuto rompere per salvare una persona che vi era caduta dentro ...
Leggi Tutto
MAESTRO della MADDALENA
V. Santoleri
Pittore anonimo fiorentino, attivo nell'ultimo quarto del sec. 13°, così denominato - a partire da Sirén (1922), cui si deve anche una prima ricostruzione della [...] -, dalle scelte cromatiche audaci, che più volte hanno portato ad accostare la tavola della Maddalena ai mosaici del battisterofiorentino (Richter, 1930).
Un gruppo di opere abbastanza omogeneo, e inerente alla stessa zona e agli stessi anni in ...
Leggi Tutto
SALERNO di COPPO
S. Manacorda
Pittore fiorentino, figlio di Coppo di Marcovaldo (v.), documentato a Pistoia nel 1274.La vicenda critica di S. prende le mosse da un documento del 1274 (Bacci, 1912, pp. [...] 1280-1290 ca.) e in parte delle figure di dannati nella scena del Giudizio universale del mosaico del battisterofiorentino, impresa cui Coppo di Marcovaldo partecipò nell'ultima fase della sua attività artistica.Procacci (1966), seguito da Tartuferi ...
Leggi Tutto
Wilkins, Ernest Hatch
Dante Della Terza
Studioso (Newton Centre, Mass., 1880-1966), professore nelle università di Chicago (1912-1927) e di Oberlin Ohio (1927-1946). Collaborò col Rand al volume delle [...] si discute l'ispirazione che può essere derivata all'immaginazione plastica di D. dai mosaici della tribuna del Battisterofiorentino; infine, lo scritto sul prologo della Commedia, in " Forty-Second, Forty-Third, and Forty-Fourth Annual Reports of ...
Leggi Tutto
sgannare
Domenico Consoli
Ha in D. un'unica presenza, in rima, e vale " trarre d'inganno " e quindi assicurare della verità: e questo sia suggel ch'ogn'omo sganni (If XIX 21): " quod certioret omnes [...] ma contenga un monito: ricordando il suo gesto caritatevole di aver salvato un uomo caduto incidentalmente in un pozzetto del battisterofiorentino, D. metterebbe in guardia il lettore a non credere che anche per i simoniaci, condannati entro i fori ...
Leggi Tutto
BATTISTERO
A. Peroni
Il termine, già in uso nell'Antichità classica per definire la vasca del frigidarium negli edifici termali (Plinio il Giovane, Ep., II, 17, 11; V, 6, 25), con l'affermarsi del cristianesimo [...] , 2, pp. 157-167; G. De Marinis, Lucca. Scavo del battistero, ArchMed 4, 1977, pp. 247-249; A. Rodilossi, Guida per Ascoli essere raccolto certo anche per la vistosa presenza, nel b. fiorentino, di sepolture monumentali (Eiche, Lubkin, 1988); ma si ...
Leggi Tutto
Pittore (Pratovecchio, Casentino, 1397 - Firenze 1475). P. U. fu della generazione di Masaccio e di Brunelleschi; il rigore prospettico e la potenza plastica delle loro opere impressionarono il suo spirito, [...] artisti della prima generazione del Quattrocento fiorentino, si interessò soprattutto ai problemi della e garzone (1407) di Ghiberti per la ripulitura della seconda porta del Battistero. Dal 1425 al 1430 soggiornò a Venezia (mosaico con S. Pietro per ...
Leggi Tutto