. Una vòlta a padiglione, costruita su un poligono di un numero infinito di lati, oppure una superficie generata dalla rotazioné di una curva intorno a un asse verticale, definiscono, geometricamente, [...] . Nella cupola del battisterodi S. Giovanni in Fonte (449-477), sferica, su ottagono, di m. 11,30 di diam., con raccordi Sorge da un organismo simmetrico ricollegandosi al San Lorenzo milanese, in S. Fedele di Como (fig. 14), il cui impianto ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] 131 c.1.; Biener, Geschichte der Novellen, 1824, pp. 157-58).
Dall'opera diGiovanni nacque il Nomocanon L titulorum (Voellus, II, p. 603 s., aggiunte in Pitra Giāmi‛ di Costantinopoli (fra il 1310 e il 1320), nel battisterodiSan Marco di Venezia ( ...
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Nome, estensione e vicende. - Le origini del nome Campania si confondono probabilmente con quelle del nome della città di Capua, e vanno ricercate nella conformazione piana (campo) della massima parte [...] decorazione a mosaico del battisterodi S. Giovanni in Fonte, ove due maestranze di mosaicisti di origine diversa operarono per la bibliografia); E. Lavagnino, I lavori di ripristino nella basilica diSan Gennaro extra moenia a Napoli, in Boll. d ...
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Il compartimento dell'Italia Settentrionale che deve il suo nome alla lunga via che l'attività romana lanciò dal mare al Po, fra il colle e la bassa pianura (v. emilia, via). Con il nome di Emilia furono [...] diSanGiovanni (orazione-scongiuro magico), San Gregorio, Santa Lucia, ecc..., passate in eredità ai mendicanti di nel sec. XIII, lascia nell'Emilia la grande decorazione del battistero parmense, e molte tracce a Reggio nella fronte della cattedrale, ...
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PALAZZO
Doro LEVI
Giuseppe SAMONA'
. Il nome del colle sul quale Augusto e i suoi successori si costruirono la loro dimora (v. palatino), dopo essere passato a indicare la dimora stessa, venne a [...] dello spirito latino. Le forme perfette che il romanico profuse, da San Miniato al monte al Battisterodi S. Giovanni, saranno suscitatrici nel Brunelleschi di forme nuove, di grazia cristallina negli scomparti, d'armonia leggiera e larga nelle logge ...
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. Si designa così l'arte che si sviluppò in Occidente all'epoca delle invasioni germaniche, dal sec. V ai sec. IX. In singolare contrasto con l'arte classica l'arte dei barbari deforma la realtà, impone [...] battisterodi S. Giovanni, sulle balaustre e sulle pietre tombali fra le quali ricordiamo quella di Boethius, vescovo di disposte con una simmetria perfetta (Evangeliario di Dublino, sec. VII). Su un Evangeliario diSan Gallo, il Cristo è attaccato ...
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. È una tecnica speciale dell'arte metallica, per la quale si ottiene un effetto policromo mediante l'incrostazione di diversi metalli. Il nome proviene da ‛Agiam, nome della Persia presso gli Arabi, e [...] remoti; ma pochi oggetti possono dirsi sicuramente di fattura locale anziché importati: tali le porte di bronzo ageminate di croci e di epigrafi argentee fatte collocare nell'oratorio diSanGiovanni al Battistero lateranense da papa Ilario (461-468 ...
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L'a. m. applica la tecnica d'indagine archeologica allo studio del periodo che, nel mondo europeo e mediterraneo occidentale, ha inizio convenzionalmente con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente (476) [...] ; in Campania il complesso chiesa-battistero con area funeraria altomedievale di Altavilla Silentina; in Puglia l'ecclesia baptismalis con annessa area funeraria diSan Giulio e in Basilicata l'insediamento diSanGiovannidi Ruoti. Nel Lazio si è ...
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Antichità. - Un ramo sottile, curvato e ripiegato su sé stesso, dovette già in età preistorica suggerire con la semplicità dell'operazione, la leggerezza della materia, la grazia della forma, il primo [...] in quelle portate dal Salomone e dalla Regina di Saba dell'Antelami sul Battisterodi Parma. Nel sec. XIII, in Francia si alla basilica diSanGiovanni Battista di Monza. Contro, però, questa tradizione sostenuta da parecchi scrittori di cose monzesi ...
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ROVIGO (forse da un fundus Roda attraverso Rodae vicus; gli abitanti si chiamano Rodigini; A. T., 24-25-26)
Elio MIGLIORINI
Vittorio MOSCHINI
Mario BRUNETTI
Città del Veneto meridionale, posta sulle [...] parti. Delle sei porte, demolite nel 1846 quelle di Arquà (a O.) e diSanGiovanni (a NO.), nel 1823 quella del Portello (pure sull'immagine della B.V. delle Grazie e sull'antico battisterodi Rovigo, Venezia 1846; V. Casilini, Compendio delle storie ...
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