EPIS, Giovanni Battista e Giuseppe
Sabina De Vito
Fratelli gemelli, nacquero a Gavarno di Rosciate (Bergamo) il 25 nov. 1829, da Giacomo e da Anna Maria Cortesi. Nel 1843 furono presentati alla commissaria [...] , 1947, p. 36; cfr. anche Pagnoni, 1979, p. 306; Pinetti, 1931, p. 405).
Datati 1852 sono due altri dipinti di Giovanni Battista: l'Annunciazione e la S. Anna per la chiesa di S. Anna in Borgo Palazzo a Bergamo, dove il fratello Giuseppe realizzò nel ...
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PIERATTI, Domenico e Giovan Battista
Cristiano Giometti
PIERATTI, Domenico e Giovan Battista. – Fratelli, nacquero a Firenze rispettivamente il 4 ottobre del 1600 e il 17 settembre del 1599. Seppure [...] saldo soltanto l’11 aprile 1647 (Cornaggia, 1973-74); insieme con un secondo Gladiatore con daga e pugnale restaurato da Giovan Battista tra il 1634 e il 1636, l’opera fu presto trasferita – forse già nel 1654 (Capecchi, 2008) – da Boboli agli Uffizi ...
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BERTUCCI, Giovan Battista il Vecchio (detto Giovan Battista da Faenza)
Ennio Golfieri
Da identificare con Giovan Battista Utili, da un soprannome del padre fu detto anche G. B. Bracceschi e, dall'attività [...] ad eseguire le parti lignee delle ancone dipinte dai fratelli e da amici pittori di lui più valenti. Fu padre di Giovan Battista il Giovane.
Sulla sua educazione e sulla sua attività fino al 1495, quando per la prima volta è documentato attivo a ...
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BERTUCCI, Giovan Battista il Giovane (detto Giovan Battista dei Pittori)
Ennio Golfieri
Nacque a Faenza, il 15 febbr. 1539, da Raffaele e da Barbara Baruffaldi. Benché anche il padre non fosse digiuno [...] 21 ag. 1569. Le, prime sue opere in patria di cui sia rimasta memoria sono le pitture per il soffitto di S. Giovanni Battista (1575), dove egli collaborò con G. Tonducci e con lo zio Giacomo. Ma ancora prima, fra il 1565 e il 1566, pare collaborasse ...
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BOLOGNINI, Giovan Battista, il Giovane
Silla Zamboni
Figlio di Giacomo (nipote di Giovan Battista il Vecchio) e di Antonia Contoli, nacque a Bologna nel 1698. Fu avviato alla pittura dal padre: è possibile [...] 1736 (13 novembre) sarà eletto principe dell'Accademia Clementina per l'anno successivo. Già alla fine del 1730 Giovan Battista era stato invitato dal duca d'Este perché continuasse - insieme col fratello Francesco (del quale mancano altre notizie ...
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BOLOGNINI, Giovan Battista, il Vecchio
Silla Zamboni
Figlio di Giuseppe e di una Domenica, nacque a Bologna il 28 ag. 1612 (Crespi) o 1611 (Zanotti). Le prime notizie sul pittore le ricaviamo dal Masini [...] 2 nov. 1688.
Tra i suoi numerosi allievi bisogna ricordare il fratello minore Angelo, nato nel 1625 e morto - come Giovan Battista - nel 1688; e il nipote Giacomo, figlio del fratello Francesco. Di Angelo, l'Oretti (Notizie de' professori del disegno ...
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CAPORALI, Giovan Battista, detto Bitte
Pietro Scarpellini
Nacque a Perugia verso l'anno 1475 dal pittore Bartolomeo di Segnolo e da Brigida Cartolari; dipinse già nel 1496una bandiera per la venuta [...] una delle cose migliori del C., l'affresco con il Salvatore in trono,tra s. Pietro e s. Giovanni Battista nella parrocchiale di Cereseto presso Panicale (lago Trasimeno), in cui si scoprono nuovamente referenze raffaellesche, soprattutto in relazione ...
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BATTISTA di Niccolò da Padova
Mirella Levi D'Ancona
Si ignora la data di nascita di questo artista che i documenti farebbero apparire come versato in numerose arti. A Siena, nel 1425, egli avrebbe progettato [...] insieme con Turino di Sano. Documenti dal 1432 al 1438 attestano la presenza a Roma, al servizio di Eugenio IV, di un Battista da Padova occupato ai lavori di pittura e di oreficeria e il Müntz propende a credere che sia lo stesso che aveva lavorato ...
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battista1
battista1 (ant. batista) s. m. [dal lat. tardo baptista, gr. βαπτιστής, der. di βαπτίζω «battezzare»] (pl. -i). – 1. Propr., chi battezza, battezzatore; in partic., il sacerdote che ha l’incarico di battezzare in vece del parroco....
odiocrazia
s. f. (spreg.) L’odio, l’avversione e l’ostilità eretti a sistema di scontro politico e di conquista del potere. ◆ le frange di quella che è stata definita «l’odiocrazia militante» di sinistra sono pur sempre residui di un ideologismo...