Il titulus di Costantino
Tra conciliarismo, umanesimo e iconografia
Silvia Ronchey
Mai come nella prima metà del Quattrocento la scissione della Prima e della Seconda Roma, avvenuta dieci secoli prima [...] ragione e seguito dalla maggior parte degli studiosi: cfr. E. Battisti, Piero della Francesca, I, Milano 1971, p. 320; M Cristoforo Moro sarebbe rimasto decisamente al largo o se sarebbe approdato giusto in tempo per constatare il decesso del ...
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Teatro, musica e stagione teatrale
Carmelo Alberti
La ‘metropoli’ del teatro
Quando mancano pochi mesi alla fine dell’autonomia politica della Serenissima, mentre le truppe francesi guidate da Napoleone [...] 1870 ha luogo l’esordio della compagnia veneziana di Angelo Moro Lin, che ottiene un consistente successo nel Carnevale 1871 con del Gran Teatro sono: il sindaco Giovanni Battista Giustinian, il presidente anziano agli spettacoli Giovanni Battista ...
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La rottura liberale: i cattolico-liberali nell'Italia del Risorgimento
Francesco Traniello
Non un movimento, ma una costellazione
Sebbene l’attribuzione della qualifica di ‘liberale’ a personalità e [...] note critiche, Padova 1968); A.M. Battista, Aspetti del tradizionalismo italiano nell’età della Restaurazione, in p. 328.
29 Ibidem, p. 319.
30 F. Traniello, Da Gioberti a Moro. Percorsi di una cultura politica, Milano 1990, pp. 43-62; D. Menozzi, ...
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Da Manin a Manin: istituzioni e ceti dirigenti dal ’97 al ’48
Michele Gottardi
Introduzione
La disputa lacerante sorta all’indomani del ’97 per ricercare e attribuire le responsabilità politiche della [...] Bandiera e di Domenico Moro, trovasse spazio e e pescatori ogni 17 abitanti. Ovvero: proporzioni molto più serrate del resto della regione per nobili (1 a 587), negozianti Gli ebrei, e Giovanni Battista Contarini, Menzioni onorifiche dei defunti ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] alla caduta di Ludovico il Moro è la terra della giovinezza da venire; il giardino del Don Chisciotte, ma anche del romanzo picaresco, del Candide, del Tom Jones, per dirla seguenti: Matteo Bandello, Giovan Battista Giraldi (Cinzio), Giovanni ...
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La regionalità nella lessicografia italiana
Carla Marello
Salvatore Claudio Sgroi
Cenni storici
Dall’Ottocento in poi il dizionario monolingue della lingua nazionale in Europa ha rivestito, almeno [...] italiano di Giovanni Battista Melzi, apparso per quanto sei moscio oggi, Alvà!’ gridò un moro, coi capelli infracicati di brillantina”.
abbacchio s sconfinata regione, la regione del rusco, del boulot, del job, insomma del lavoro quotidiano, è meno ...
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La Democrazia cristiana
Agostino Giovagnoli
La Democrazia cristiana ha occupato un ruolo centrale sia nella storia del cattolicesimo italiano – e, più in generale, dei cristiani d’Italia – sia nella [...] in particolare a opera del sostituto della Segreteria di Stato, monsignor Giovanni Battista Montini – e da parte – quella crisi accentuò i vincoli imposti all’azione del governo di Moro, che non possono essere attribuiti a una presunta volontà ...
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Letterati, poeti, narratori, pubblico nella Venezia dell’Ottocento
Gilberto Pizzamiglio
Neoclassicismo veneziano
«Vorrei mandarvi qualche nuova letteraria: ma dove pigliarla? Poiché qui ce n’è sempre [...] sue versioni dell’Ottello o sia il Moro di Venezia, del Macbet e del Coriolano(23).
Significativo avvio di un’ accenti risuonano nel sermone indirizzato dal giovane Manzoni A Giovan Battista Pagani nel 1804, in coincidenza con i mesi trascorsi ...
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Istorie fiorentine
Carlo Varotti
Ante res perditas
Le Istorie fiorentine, concepite e scritte nella prima metà degli anni Venti del Cinquecento, sono l’ultima grande opera, in ordine di tempo, di Machiavelli. [...] inviata da Roma il 26 aprile di quell’anno, Giovanni Battista Della Palla (intimo amico e frequentatore degli Orti) informa che preannuncia il racconto delle cattive azioni del duca di Milano Ludovico Sforza detto il Moro che «fu, come si dimosterrà, ...
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Il 43-45
Raffaele Liucci
Il ’43-’45
De Pisis, «malgré les tempêtes»
Nel settembre del ’43, il pittore marchese Luigi Filippo Tibertelli, più noto con il nome d’arte di De Pisis, in fuga dai bombardamenti [...] suo «Veneto felice»(2): «I dolci paesi del Veneto tra i colli, sui pendii dei monti ) guidata dal comunista Giovanni Battista Gianquinto (’46-’51), ancora , a cura di Stefano Gasparri-Giovanni Levi-Pierandrea Moro, Bologna 1997, pp. 405-410 (pp. 405 ...
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