La batteriologia, che deve il suo sviluppo all'essersi creata una sua tecnica particolare, nel suo ulteriore progredire ha beneficiato di tutte le conquiste della fisica, della chimico-fisica e della biochimica [...] (es. decarbossilazione degli aminoacidi; E. F. Gale); nello studio degli antibiotici, ecc.
I terreni di coltura della batteriologia classica sono stati integrati dall'uso dei terreni sintetici. Questi terreni sono composti di sostanze a formula ...
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Medico e batteriologo (Hansdorf 1854 - Marburgo 1917). Insegnò igiene a Halle (1893) e a Marburgo (1895). Lavorò al siero antidifterico e propose una vaccinazione antitubercolare nei bovini. Premio Nobel [...] (1901) per la medicina ...
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Chimico e batteriologo (Le Raincy, Parigi, 1897 - Parigi 1977); direttore dell'Istituto Pasteur di Parigi (1940-64). È noto per importanti ricerche nel campo dei chemioterapici antibatterici (meccanismo [...] d'azione dei solfammidici) ...
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Anatomopatologo e batteriologo (Vienna 1866 - ivi 1922). Tenne le cattedre di anatomia patologica di Graz (1913) e di Vienna (1920); fece importanti lavori sulla peste, la tubercolosi, il meningococco, [...] ecc ...
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Igienista e batteriologo (Zduny, Posnania, 1858 - Bad Landeck, Slesia, 1945), prof. nell'Institut für Infektionskrankheiten (1894) e poi a Königsberg (1909) e a Breslavia (1925). Descrisse un microrganismo [...] che fu erroneamente ritenuto l'agente causale dell'influenza (bacillo di P. o haemophilus influentiae) e identificò il fenomeno della batteriolisi ...
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Patologo e batteriologo tedesco (Breslavia 1877 - Karls ruhe 1945); prof. di batteriologia a Karlsruhe. Autore di lavori sui gruppi sanguigni, sulle malattie da carenza, sulle malattie del sistema emopoietico [...] e in particolare sulla malattia emolitica del neonato, sul contenuto o il deposito di glicogeno in varî organi ...
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Igienista e batteriologo (Confolens, Charente, 1853 - Parigi 1933), direttore dell'istituto Pasteur dal 1904; socio straniero dei Lincei (1918). Autore di fondamentali ricerche in batteriologia (sulle [...] tossine difteriche, sulla inoculazione sperimentale della sifilide nelle scimmie, sugli agenti causali di molte malattie infettive, ecc.) e di importanti contributi in immunologia, che favorirono l'avvento ...
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Patologo e batteriologo (Sendai 1870 - Tokyo 1957). Perfezionatosi in Germania, divenne capo del reparto malattie infettive dell'istituto Kitasato a Tokyo, poi professore all'univ. di Keijo e quindi di [...] Seul. Nel 1898 scoprì il bacillo della dissenteria (bacillo di S.-Kruse o Shigella dysenteriae), e qualche anno dopo introdusse in terapia il siero antidissenterico ...
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Zoologo e batteriologo (Jindřichův Hradec 1875 - Cottbus 1915). Lavorò soprattutto all'Institut für Schiffs- und Tropenkrankheiten in Amburgo. Per aver condotto fondamentali ricerche sull'eziologia e l'epidemiologia [...] del tifo esantematico il suo nome, unitamente a quello di H. T. Ricketts, fu legato alla denominazione dell'agente causale di tale malattia (Rickettsia prowazeki) ...
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Medico e batteriologo (Nizza 1863 - Parigi 1933), prof. di batteriologia a Lilla e vicedirettore dell'Istituto Pasteur di Parigi. Ha fornito contributi di rilievo in campo sieroterapico (preparazione del [...] siero antiofidico), allergologico (oftalmo-reazione di C. alla tubercolina, ora però abbandonata) e vaccino-profilattico: a lui, infatti, va il merito di aver preparato e introdotto, in collaborazione ...
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batteriologo
batteriòlogo (o bacteriòlogo) s. m. (f. -a) [comp. di batterio e -logo] (pl. m. -gi, raro -ghi). – Studioso di batteriologia; esperto di batteriologia che si occupa di ricerche sperimentali o delle applicazioni industriali di...
batteriologia
batteriologìa s. f. [comp. di batterio e -logia]. – Parte della microbiologia che ha per oggetto lo studio dei microrganismi unicellulari privi di clorofilla e riproducentisi per scissione diretta, detti schizomiceti o, più comunem.,...