TROPICALE, PATOLOGIA (o Medicina coloniale)
Aldo CASTELLANI
Filippo RHO
È quel ramo delle discipline mediche che s'occupa delle malattie prevalenti nei paesi caldi; malattie per la massima parte di [...] fasciata (1881), aprono nuovi orizzonti agli investigatori. Siffatte conquiste, insieme con quelle dell'anatomia patologica, della batteriologia e della parassitologia, ecc., cominciano a farsi sentire nel pregevole trattato di L.-F.A. Kelsch e ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Lo sviluppo delle tecniche e dei metodi diagnostici
Olga Amsterdamska
Lo sviluppo delle tecniche e dei metodi diagnostici
La storia [...] direttamente al paziente ma al medico. Non si trattava però soltanto di stabilire i limiti del potere diagnostico dei batteriologi, dei chimici medici o dei patologi (che non avevano contatti con il paziente) bensì occorreva anche definire i limiti ...
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RIVALTA, Fabio
Giancarlo Cerasoli
RIVALTA, Fabio. – Nacque a Faenza l’11 settembre 1863 da Francesco e da Virginia Tramonti, primo di quattro fratelli. Dopo i primi studi a Faenza, si trasferì a Bologna [...] medico dell’ospedale civile di Osimo; qui rimase fino al 1899, istituendovi il laboratorio di microscopia, chimica e batteriologia. Nel giugno di quell’anno vinse la prima edizione del premio Lancisi, consistente in 500 lire e nella pubblicazione ...
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ARUCH, Eugenio
Luciana Fratini
Nacque a Pisa il 20 sett. 1853. Si laureò in medicina veterinaria a Parma, nel 1875; fu assistente presso la Scuola superiore di medicina veterinaria di Milano; conseguita [...] di metodologia e terapia e descrizione di tecniche particolari, problemi di ordine alimentare e costituzionale, argomenti di batteriologia e immunologia, con particolare riguardo alla morva.
Fra le opere dell'A. sono da citare principalmente il ...
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Città della provincia di Cremona, a 79 m. s. m., sulla sponda sinistra del Serio, affluente dell'Adda, con 11.325 ab. (1921). Le sue industrie, i suoi prodotti e il suo attivo commercio la collocano oggi [...] notevoli è il Canale Marzano, che passa a nord, poco fuori della città. Degna di nota è pure la Stazione di batteriologia agraria, che, istituita da diversi anni, ha già dato risultati utilissimi, sia nel campo della conservazione dei foraggi e dell ...
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NUCLEOPROTEIDI
Luigi CALIFANO
(XXV, p. 18) - Si conoscono due tipi differenti di acidi nucleinici: il timonucleinico, che è il prototipo degli acidi nucleinici più complessi del regno animale e lo zimonucleinico, [...] Gran negativi. Con buone prove sperimentali è stato anzi dimostrato che il fenomeno della Gran positività, così usato in batteriologia, è dovuto appunto ad acido d-ribonucleinico combinato con una proteina basica.
Un acido nucleinico è formato sempre ...
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SORMANI, Giuseppe
Valentina Cani
– Nacque a Mede, nella Lomellina pavese, il 19 agosto 1844 da Pietro e da Carolina Chiroli.
Dopo aver conseguito la licenza presso il regio liceo di Pavia, nel 1861 [...] 1887-88, Pavia 1887, pp. 20-41).
Nel corso della sua lunga carriera a Pavia impartì insegnamenti di epidemiologia, batteriologia e statistica demografica. Per un triennio, a partire dall’anno accademico 1905-06, fu docente del corso libero di ...
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PUNTONI, Vittorio
Mario De Santis
PUNTONI, Vittorio. − Figlio dell’omonimo grecista, rettore dell’Università di Bologna e senatore del Regno, e di Emma Ida Giacomelli, nacque a Pisa il 2 gennaio 1887.
Si [...] delle ostilità seguì Sanarelli, chiamato a ricoprire la cattedra di igiene a Roma e nel 1925 divenne professore di batteriologia presso la facoltà di medicina, ruolo che ricoprì fino al 1943.
I risultati di maggior rilievo scientifico furono ottenuti ...
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GIACOSA, Pietro
Federico Di Trocchio
Nacque a Parella, nel Canavese, presso Ivrea, il 4 luglio 1853 da Guido e Paolina Realis.
Ambedue i genitori appartenevano a famiglie della borghesia notarile piemontese [...] . 1-14, in coll. con S. Derani; Étude sur le suc gastrique, ibid., pp. 40-48). Si occupò anche di batteriologia e dei metodi antisettici: dopo un lavoro pubblicato in collaborazione con M. Nencki nel quale confermava il valore antisettico dell'acido ...
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MORESCHI, Carlo
Carla Garbarino
MORESCHI, Carlo. – Nacque a Cermenate, in provincia di Como, il 28 febbraio 1876, da Nicola, insegnante nell’istituto tecnico di Bergamo, e da Luigia dei marchesi Gaggi-Cocquio. [...] Bakteriologie, XLVI (1908), pp. 456-460, nel quale si concentrava in particolare sulle applicazioni di queste ricerche alla batteriologia. Fu suo merito avere chiarito i complessi meccanismi di quello che prese poi il nome di ‘Fenomeno di Moreschi ...
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batteriologia
batteriologìa s. f. [comp. di batterio e -logia]. – Parte della microbiologia che ha per oggetto lo studio dei microrganismi unicellulari privi di clorofilla e riproducentisi per scissione diretta, detti schizomiceti o, più comunem.,...
batteriologico
batteriològico agg. [der. di batteriologia] (pl. m. -ci). – Relativo alla batteriologia, condotto secondo i metodi della batteriologia: ricerche, indagini b.; esame b., ecc. Con valore meno proprio, che fa uso di microrganismi...