NORTHROP, John Howard
Chimico e biologo, nato a Yonkers, New York, il 5 luglio 1891. Studiò alla Columbia University, dove si addottorò nel 1915. Lavorò come biologo nel laboratorio di J. Loeb dell'Istituto [...] proprietà di una nucleoproteina, che agisce sugli stafilococchi. Importanti ricerche compì anche sulle condizioni di produzione dei batteriofagi e sulla cinetica della loro azione. Nel 1941 riuscì a produrre l'antitossina difterica cristallina, 40-50 ...
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Evoluzione in provetta
Susanne Brakmann
(Max-Planck-Institut für Biophysikalische Chemie Gottinga, Germania)
Manfred Eigen
(Max-Planck-Institut für Biophysikalische Chemie Gottinga, Germania)
L'evoluzione [...] et al., 1978; Domingo et al., 1985). Per esempio, sulla base del tasso di errore, e secondo l'equazione [6a], il batteriofago Qf3 dovrebbe essere codificato al massimo da 4500 nucleotidi; in effetti, si è visto che la lunghezza del suo genoma è di ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] il premio Nobel 1965 per la medicina o la fisiologia, proporrà nel 1953 l'esistenza del profago, un batteriofago silenzioso integrato nel cromosoma del batterio lisogeno.
Primi studi sulla deriva genetica casuale. Sewall Wright, della University of ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1981-1990
1981-1990
1981
Il sistema operativo MS-DOS. Tale sistema, realizzato dalla Microsoft e destinato a dominare nel suo settore, è utilizzato per la prima [...] 1998 per la medicina o la fisiologia.
Descritta per la prima volta la struttura del complesso repressore-operatore del batteriofago 434. I biologi Mark Ptashne e Stephen C. Harrison, della Harvard University, in Massachusetts, risolvono la struttura ...
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I c. l. sono sostanze che danno origine a fasi intermedie fra quella cristallina e quella liquida, dette mesofasi. Una mesofase liquido-cristallina (LC) è caratterizzata, rispetto a una fase cristallina, [...] più alte, smettiche. Fasi ordinate sono ottenute anche da sospensioni di altri virus, come il batteriofago FD. È stato osservato che sospensioni concentrate di DNA formano organizzazioni colonnari esagonali.
Cristalli liquidi liotropici ...
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La struttura chimica, sovente assai complessa, presenta in molti casi caratteristiche generali di gruppo sulle quali si basano i criteri di classificazione. Gli a. oligosaccaridi o aminoglucosidici (streptomicina, [...] pili, che si stabiliscono transitoriamente tra le due forme, la resistente e la sensibile, o, anche, per penetrazione del batteriofago. La resistenza per mutazione è diretta a una particolare classe di a. e si può stabilire in due modi: ciascun ...
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Cristalli liquidi
CClaudio Zannoni
di Claudio Zannoni
SOMMARIO: 1. Caratteristiche mesogene e fasi liquido-cristalline: a) sospensioni di virus; b) sospensioni di nanocristalli; c) smettici polari; [...] all'elevato fattore di forma f = L/D, è riscontrato anche per altri virus. Ad esempio, il virus batteriofago fd, che infetta certi batteri del tipo Escherichia coli, è assimilabile a una particella relativamente flessibile e chirale con dimensioni ...
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Intervento su fatti, fenomeni, processi naturali (anche fisici o fisiologici) o meccanici, per modificarne o disciplinarne le condizioni o lo svolgimento, in base a determinate esigenze.
Biologia
Gli [...] piccole differenze biochimiche iniziali possono essere amplificate in grandi differenze morfologiche e fisiologiche.
R. del fago
Il batteriofago λ presenta due cicli vitali alternativi: la crescita litica e quella lisogenica. Nel ciclo litico tutti ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] placche e quindi mette a punto per i virus animali una tecnica simile a quella utilizzata per rilevare e quantificare i batteriofagi. Dulbecco riceverà il Nobel 1975 per la medicina o la fisiologia.
Ottenuta l'immagine della forma B del DNA. Rosalind ...
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RNA
Nancy Maizels
Alan M. Weiner
Per coloro che sono interessati alla conoscenza dei primissimi stadi dell'evoluzione è sempre stata una sfida capire come abbiano avuto origine gli organismi viventi [...] di replicazione, sebbene non sia di tipo quantitativo, evita i rischi delle filogenesi basate sulle singole molecole.
Il batteriofago Qβ potrebbe essere una combinazione evolutiva recente, con una proteina di rivestimento proveniente da un virus, una ...
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batteriofago
batteriòfago s. m. [comp. di batterio e -fago] (pl. -gi). – In biologia, agente submicroscopico, capace di riprodursi soltanto all’interno della cellula batterica, determinandone il più delle volte la dissoluzione (lisi). Attualmente...
trasduzione
trasduzióne s. f. [der. di trasdurre]. – 1. a. Nel linguaggio tecn., trasmissione di energia da un punto a un altro di un sistema, soprattutto quando i livelli energetici siano bassi, ovvero si tratti di segnali informatici per...