NATHANS, Daniel
Marco Vari
Biologo molecolare statunitense, nato a Wilmigton (Delaware) il 30 ottobre 1928. Ha iniziato la sua attività come clinico presso l'Istituto nazionale per la ricerca sul cancro [...] ha studiato i meccanismi della biosintesi delle proteine, e in particolare il ruolo dell'acido ribonucleico (RNA) dei batteriofagi (virus che infettano le cellule batteriche) nella sintesi delle proteine. Successivamente con i suoi studi sui virus ...
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Microrganismi unicellulari precedentemente inclusi nel regno Procarioti, ma attualmente considerati un dominio a sé stante, quello dei Bacteria.
Numerose attività metaboliche dei b. condizionano le possibilità [...] è intorno ai 37 °C), di O2 e di CO2, di umidità e di pH.
Con la metodica della tipizzazione fagica (➔ batteriofago) è possibile distinguere, nell’ambito della specie, tipi o ceppi di alcuni batteri, per es., stafilococchi, salmonelle, vibrioni.
Nuovi ...
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Genetica molecolare
Maurizio Chiurazzi
La genetica molecolare è la disciplina scientifica focalizzata sullo studio della struttura e sulla funzione dei geni a livello molecolare. In particolare, la [...] della trasmissione dei caratteri ereditari. Tale conclusione fu il risultato di più di un decennio di studi condotti sui batteriofagi, un particolare tipo di virus in grado di attaccare i batteri. Questo tipo di studi fu portato avanti inizialmente ...
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Batteriologo (Chamberley 1877 - ivi 1950). Nel 1900, dopo la laurea in medicina, fu nominato assistente del laboratorio clinico del St. Thomas' Hospital di Londra; lavorò poi al London Hospital e alla [...] fece la stessa osservazione. In seguito si stabilì che la formazione del materiale trasparente è dovuta all'infezione dei batterî da parte di batteriofagi. I suoi studî hanno contribuito a creare una visione sovranazionale della ricerca scientifica. ...
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GRAZIOSI, Franco
Francesco Cassata
(Domenico Pio)
Nacque a Roma il 10 giugno 1923, secondogenito di Elpidio, capodivisione delle Poste di orientamento socialista, nato a Ospedaletto di Romagna, e Irma [...] della guerra e dell’immediato dopoguerra, contributi fondamentali allo sviluppo della genetica microbica e della genetica dei batteriofagi (o fagi), i virus parassiti delle cellule batteriche divenuti i nuovi organismi-modello per lo studio della ...
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Biologia
Organismo che trasporta un parassita (batterio patogeno, fungo, protozoo o virus) e lo trasferisce da un individuo (animale o Uomo) a un altro. Sono esempi comuni di v. alcuni animali ematofagi [...] ) dove il DNA viene fatto replicare. I v. di clonazione più usati si replicano nei batteri e sono i plasmidi, i batteriofagi e i cosmidi. A differenza dei v. plasmidici e fagici, i cosmidi non si trovano in natura ma sono costruiti combinando ...
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TRASPONIBILI, ELEMENTI
Maria Furia-Lino C. Polito
In genetica si dicono elementi trasponibili quegli elementi genetici che sono in grado di ''saltare'' (jumping genes) da una localizzazione cromosomica [...] nel citoplasma o integrata nel cromosoma batterico. Questa proprietà è mostrata da alcuni plasmidi (F, plasmidi RTF, ecc.) e dai batteriofagi detti temperati (λ, P2, Mu, ecc.; v. virus, App. IV, iii, p. 834), i quali sono in grado di inserirsi ...
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TRASPOSONE
Maria Furia-Lino C. Polito
In genetica, nome genericamente assegnato a tutti gli elementi trasponibili (v. TRASPONIBILI, ELEMENTI, in questa Appendice) ma che specificamente si intende riferito [...] coli contiene non più di una decina di copie per ciascun tipo di sequenze IS), ma anche nei cromosomi dei batteriofagi e dei plasmidi. La trasposizione può quindi mediare l'inserimento dell'elemento in un nuovo sito dello stesso cromosoma o ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] quali i prodotti di meiosi diverse sono mescolati tutti assieme.
Batteri
Fra le caratteristiche di Escherichia coli e dei suoi batteriofagi, quella che si è rivelata più decisiva per la comprensione della struttura fine e del modo di funzionare e di ...
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Notizia, dato o elemento che consente di avere conoscenza più o meno esatta di fatti, situazioni, modi di essere. In senso più generale, anche la trasmissione dei dati e l’insieme delle strutture che la [...] trasformazione nei batteri (O. Avery e C. McLeod, 1944) e le ricerche di A.D. Hershey e M. Chase (1952) sui batteriofagi dimostrarono che la sostanza che reca e trasmette l’i. genetica è il DNA. L’avvento della biologia molecolare ha reso possibile ...
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batteriofago
batteriòfago s. m. [comp. di batterio e -fago] (pl. -gi). – In biologia, agente submicroscopico, capace di riprodursi soltanto all’interno della cellula batterica, determinandone il più delle volte la dissoluzione (lisi). Attualmente...
trasduzione
trasduzióne s. f. [der. di trasdurre]. – 1. a. Nel linguaggio tecn., trasmissione di energia da un punto a un altro di un sistema, soprattutto quando i livelli energetici siano bassi, ovvero si tratti di segnali informatici per...