MICROBIOLOGIA
Maurizio Iaccarino
. La m. è la scienza che studia i microrganismi o micròbi, cioè, in prima approssimazione, quegli organismi che l'uomo non riesce a vedere a occhio nudo (di dimensioni [...] alcuni microrganismi (prima un fungo, Neurospora, poi alcuni batteri, tra cui Escherichia coli, e infine diversi batteriofagi) sono stati utilizzati come sistema modello per studiare alcuni processi fondamentali della materia vivente sulla base dell ...
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capside
Involucro dei virus, che ha la funzione di proteggere il genoma virale e consentire l’adesione del virus sui recettori di membrana della cellula ospite. È costituito da un numero fisso di molecole [...] acido nucleico virale, o icosaedrico, struttura chiusa a più facce, talvolta fornita di appendici (per es., la coda dei batteriofagi, le fibre degli adenovirus). Il c. può presentare un involucro lipoproteico esterno (detto pericapside, o envelope, o ...
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In virologia, l’involucro della particella virale (virione), costituito da un numero fisso di molecole proteiche ordinate. Può essere tubolare, quando le molecole sono disposte a elica intorno al cromosoma [...] associano in capsomeri pentagonali o esagonali. Talvolta il c. è fornito di appendici accessorie, quali la coda dei batteriofagi, oppure presenta un involucro detto pericapside, costituito da un lembo di membrana della cellula infettata, munito di ...
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Vettore plasmidico artificiale in cui sono inseriti frammenti di DNA di batteriofago lambda, contenenti il sito cos ( cohesive). Questo indica il sito genico responsabile della circolarizzazione del genoma [...] si riappaiano e consentono al DNA di replicarsi con il meccanismo del circolo rotante, tipico del ciclo litico nei batteriofagi. I c. possono contenere geni clonabili di dimensioni compatibili a quelle critiche di assemblaggio in vitro del ...
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Fisico e biologo, nato a Berlino il 4 settembre 1906. Laureatosi in fisica a Gottinga nel 1930 con una tesi eseguita sotto la direzione di Max Born, lavorò poi negl'istituti di fisica di Bristol, di Copenaghen [...] organismi elementari. Le sue scoperte sul meccanismo della riproduzione dei virus e sulla struttura genetica dei virus (batteriofagi) e dei batteri hanno avuto un'importanza fondamentale per gli sviluppi della biologia molecolare. Per queste scoperte ...
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NORTHROP, John Howard
Chimico e biologo, nato a Yonkers, New York, il 5 luglio 1891. Studiò alla Columbia University, dove si addottorò nel 1915. Lavorò come biologo nel laboratorio di J. Loeb dell'Istituto [...] proprietà di una nucleoproteina, che agisce sugli stafilococchi. Importanti ricerche compì anche sulle condizioni di produzione dei batteriofagi e sulla cinetica della loro azione. Nel 1941 riuscì a produrre l'antitossina difterica cristallina, 40-50 ...
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LURIA, Salvador Edward
Luciana Fratini
Biologo, nato a Torino il 13 agosto 1912; naturalizzato americano nel 1947. Si laureò in medicina a Torino, dove fu allievo di G. Levi; studiò fisica e radiologia [...] Tecnology (Cambridge, Mass.).
L. studiò i meccanismi della resistenza acquisita dai batteri contro l'infezione dei batteriofagi: applicando analisi statistiche, in collaborazione con M. Delbrück, dimostrò trattarsi di selezione di mutazioni spontanee ...
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TIFO (XXXIII, p. 833)
Giuseppe GIUNCHI
I progressi dell'ultimo decennio riguardano la migliore conoscenza della struttura antigene del bacillo tifico e la differenziazione dei bacilli tifici in varî [...] i ceppi di bacilli tifici in varî tipi ben definiti in base alle loro sensibilità all'azione di particolari batteriofagi. Questa scoperta ha permesso di perfezionare le ricerche epidemiologiche; infatti è oggi possibile stabilire rapporti precisi fra ...
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Burnet, Sir Frank Macfarlane
Gilberto Corbellini
Patologo australiano (Traralgon, Victoria, 1899 - Melbourne 1985). Prof. di medicina sperimentale all’Univ. di Melbourne, svolse la sua carriera scientifica [...] . Burnet
1899 Nasce a Traralgon, Victoria
1924 Si laurea in medicina all’univ. di Melbourne
1926 Inizia le ricerche sui batteriofagi presso l’istituto Lister di Londra
1928 Consegue il dottorato all’univ. di Londra e torna in Australia
1932 Trascorre ...
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NATHANS, Daniel
Marco Vari
Biologo molecolare statunitense, nato a Wilmigton (Delaware) il 30 ottobre 1928. Ha iniziato la sua attività come clinico presso l'Istituto nazionale per la ricerca sul cancro [...] ha studiato i meccanismi della biosintesi delle proteine, e in particolare il ruolo dell'acido ribonucleico (RNA) dei batteriofagi (virus che infettano le cellule batteriche) nella sintesi delle proteine. Successivamente con i suoi studi sui virus ...
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batteriofago
batteriòfago s. m. [comp. di batterio e -fago] (pl. -gi). – In biologia, agente submicroscopico, capace di riprodursi soltanto all’interno della cellula batterica, determinandone il più delle volte la dissoluzione (lisi). Attualmente...
trasduzione
trasduzióne s. f. [der. di trasdurre]. – 1. a. Nel linguaggio tecn., trasmissione di energia da un punto a un altro di un sistema, soprattutto quando i livelli energetici siano bassi, ovvero si tratti di segnali informatici per...