MICROBIOLOGIA
Maurizio Iaccarino
. La m. è la scienza che studia i microrganismi o micròbi, cioè, in prima approssimazione, quegli organismi che l'uomo non riesce a vedere a occhio nudo (di dimensioni [...] d'oro della batteriologia medica. In circa 25 anni fu scoperta e descritta la maggior parte dei più importanti agenti batterici di malattie nell'uomo e furono messi a punto metodi di prevenzione per molte malattie infettive sia con l'immunizzazione ...
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His, Wilhelm jr.
Medico svizzero (Basilea 1863 - Riehen, Basilea, 1934). Prof. di medicina interna a Lipsia, Basilea, Gottinga, Berlino. Febbre di H.: la cosiddetta febbre volinica o febbre delle trincee, [...] causata dal batterio Bartonella quintana e trasmessa dal pidocchio dell’uomo. Fascio di H.: formazione di tessuto miocardico differenziato, deputata alla conduzione degli stimoli per la contrazione del cuore; è situato nel setto atrioventricolare, ...
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vettore, organismo
Organismo (o anche molecola) capace di trasferire agenti infettanti o tratti di molecole all’interno di altri organismi o di cellule. ● In parassitologia, organismo che permette il [...] trasferimento di un parassita (batterio patogeno, fungo, protozoo o virus) da un individuo a un altro; comuni v. di parassiti umani e animali sono mosche, zanzare, pidocchi, zecche, ecc. In molti casi il parassita può essere trasmesso solo da uno ...
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Döderlein, Albert Sigmund
Medico tedesco (Augusta 1860 - Monaco di Baviera 1941). Direttore della clinica ostetricoginecologica di Monaco (dal 1907), fu tra i primi a consigliare la radiumterapia dei [...] cancri dell’utero. Bacillo di D.: batterio non patogeno (identificato con varie specie di lattobacilli), produttore di acido lattico, che si rinviene nel secreto vaginale normale. ...
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Nocard, Edmond-Isidore-Étienne
Veterinario e batteriologo francese (Provins, Seine-et-Marne, 1850 - Parigi 1903). Prof. presso la Scuola di veterinaria di Maisons-Alfort (1873-79), nel 1880 divenne assistente [...] di L. Pasteur. Scoprì il batterio (chiamato in suo onore Nocardia) agente della nocardiosi e quello responsabile della psittacosi. ...
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Relazione tra due specie (animali o vegetali) da cui una delle due trae un vantaggio, sfruttando le risorse trofiche dell’altra, senza che quest’ultima ne riceva vantaggio o danno. Esempi di c. sono: il [...] batterio Escherichia coli nell’intestino umano, la iena che si nutre degli avanzi del pasto del leone, la remora che vive attaccata al corpo dello squalo (v. fig.) ecc. Caso particolare di c. è l’inquilinismo: per es., il pesce Carapus vive nella ...
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ll fenomeno dell'accrescimento è, più di ogni altro, specifico della sostanza vivente. Se è vero che anche nelle individualità del mondo inorganico. quali ad es., i cristalli, come negli organismi, l'aggiunta [...] M.G. Sewag). È dimostrato anche che l'ac. p-aminobenzoico può avere in certe concentrazioni azione inibitrice su alcuni batterî e specialmente su Rickettsie.
Secondo vecchie osservazioni di F. W. Twort e G. L. Y. Ingram un bacillo acidoresistente, il ...
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streptobacillo Genere (Streptobacillus) di Batteri, gram-negativi, aerobi facoltativi, parassiti e patogeni di ratti, topi e altri mammiferi; vi appartiene l’unica specie Streptobacillus moniliformis, [...] polimorfo e rinvenuto nei ratti. Il nome è anche impropriamente usato per il batterio che causa l’ulcera venerea, ossia il bacillo di Ducrey (Haemophilus ducreyi). ...
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Morax, Victor
Oculista francese (Morges 1866 - Parigi 1935). Prestò (1903-28) la sua opera all’Hôpital Lariboisière di Parigi e fu collaboratore dell’Istituto Pasteur. Si è occupato di oculistica e di [...] batteriologia. Diplococco di M.-Axenfeld: batterio gram-negativo, attribuito al genere Moraxella, che provoca una forma di congiuntivite subacuta (congiuntivite di M.). Fu descritto indipendentemente anche dall’oculista tedesco M. Axenfeld (1867-1930 ...
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Shiga, Kiyoshi
Patologo e batteriologo giapponese (Sendai 1870 - Tokyo 1957). Perfezionatosi in Germania, divenne capo del reparto malattie infettive dell’istituto Kitasato a Tokyo, poi professore all’univ. [...] di Keijo e quindi di Seul. Nel 1898 scoprì il batterio della dissenteria (bacillo di S.-Kruse o Shigella dysenteriae), e qualche anno dopo introdusse in terapia il siero antidissenterico. ...
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batterio
battèrio (o bactèrio) s. m. [lat. scient. Bacterium, dal gr. βακτήριον «bastoncino»; cfr. bacillo]. – 1. Nome generico di microrganismi unicellulari di natura vegetale inclusi nella classe degli schizomiceti: possono avere forma sferica,...
batteria
batterìa s. f. [dal fr. ant. batterie, der. di battre «battere»]. – 1. a. Unità fondamentale dell’artiglieria: consta di quattro o più bocche da fuoco (obici, mortai, lanciabombe, bombarde, ecc.), raramente solo due, del personale...