Biochimico statunitense (Lenoir 1944 - Newport Beach 2019). Premio Nobel per la chimica nel 1993, insieme a M. Smith, in seguito alla scoperta del metodo della reazione a catena della polimerasi, per ottenere [...] temperatura della reazione in modo da mantenere separate le due eliche di DNA e di usare una polimerasi estratta da batteri termoresistenti che funziona ad alte temperature. La reazione si evolve tanto rapidamente che in pochi minuti si produce una ...
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Sangue
AAusten F. Riggs
Guido Modiano
Angelo Baserga e Giovanni Diego Grusovin
Corrado Baglioni
Edoardo Storti e Salvatore Carlo Rizzo
Emoglobina, di Austen F. Riggs
Genetica del sangue, di Guido [...] mai allora le frequenze di mutazione sono così basse? La risposta è molto semplice, oltre che ben nota: siccome la specie batterica non sa in anticipo quali mutazioni le potrebbero tornare utili e quali dannose e l'unica cosa che ha imparato è che ...
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Immunologia e immunopatologia
GGiorgio Cavallo
Antonio Ascenzi e Cesare Bosman
Jan G. Waldenström
di Giorgio Cavallo, Antonio Ascenzi e Cesare Bosman, Jan G. Waldenström
IMMUNOLOGIA E IMMUNOPATOLOGIA
Immunologia [...] C7, C8, C9.
Di notevole interesse è il fatto che la properdina viene attivata sia aspecificamente, come da parte dei lipopolisaccaridi batterici, sia anche a mezzo di alcune classi di immunoglobuline e cioè le IgG, le IgA e le IgE.
La scoperta della ...
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Le piante che coltiviamo e gli animali che alleviamo a fini alimentari sono molto diversi da quelli che conoscevano i nostri antenati neolitici. I miglioramenti introdotti da allora sono serviti ad aumentare [...] di sviluppare sistemi diagnostici che assistono l’agricoltore nella gestione di alcune malattie, causate, per es., da funghi e batteri, non identificabili sino a quando il danno è esteso o tale da richiedere lunghi esami di laboratorio con costi non ...
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Evoluzione e filogenesi
Alessandro Minelli
Tra la biologia evoluzionistica e la sistematica biologica c'è stato, fin dai tempi di Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829) e di Charles Darwin (1809-1882), uno [...] misura in cui le loro linee evolutive sono sopravvissute fino ai nostri giorni, dimostrando la loro idoneità ai rispettivi ambienti, un batterio, un lombrico o una farfalla 'valgono' né più né meno dell'uomo. Ciò non significa che le ovvie differenze ...
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Biosfera. Aspetti genomici dell'oceanografia microbica
Edward F. DeLong
David M. Karl
Gli ecosistemi marini sono complessi e dinamici. La conoscenza dei meccanismi della suscettibilità degli ecosistemi [...] di carbonio e lo zolfo ridotto sono substrati importanti del metabolismo di S. pomeroyi. Come il T. pseudonana, questo batterio costiero dispone di un'ampia gamma di trasportatori dei nutrienti per poterli ricavare dai diversi composti di azoto, come ...
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ULPIANI, Celso
Franco Calascibetta
– Nacque ad Acquaviva Picena il 23 novembre 1867 da Pietro e da Rosalba Sciarra.
Frequentò le scuole superiori a Roma, quindi si iscrisse all’Università di Bologna, [...] chimica: fu suo preparatore e quindi assistente. I primi lavori scientifici, in collaborazione con Gaspare Ampola, riguardarono i batteri denitrificanti e la loro azione nel suolo agrario. Allorché nel 1902 Ampola lasciò Roma, essendo stato nominato ...
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clonazione
Il processo, naturale o artificiale, che porta all’ottenimento di copie identiche (cloni) di organismi, cellule o geni. Gli individui originati per c. sono geneticamente uguali sia ai progenitori [...] Scegliendo opportunamente i geni da inserire si possono ottenere colture di E. coli che sintetizzano, oltre alle proteine batteriche, sostanze di utilità come insulina, interferone e ormoni. Applicando la c. a mammiferi d’interesse economico (bovini ...
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RIBOSOMA
Antonio Pavan
In biologia cellulare si indicano come r. degli organuli citoplasmatici contenenti le ribonucleoproteine, la cui funzione principale è la traduzione degli RNA messaggeri (mRNA), [...] Escherichia coli contiene circa 10.000 r., ciascuno dei quali di peso molecolare di circa 3 milioni: nei batteri essi rappresentano circa il 25% della massa totale; nelle cellule dei mammiferi si trovano circa 10 milioni di r. per cellula, di ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Microbiologia
William C. Summers
Microbiologia
La microbiologia ebbe inizio con l'invenzione del primo strumento, il microscopio ottico, [...] allo stesso gruppo di virus, anche se non provoca tumori.
Oggi è noto che i batteriofagi sono virus che infettano i batteri, ma in origine non si pensava che fossero simili ai virus filtrabili. Nel 1915, in Inghilterra, Frederick W. Twort (1877-1950 ...
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batterio
battèrio (o bactèrio) s. m. [lat. scient. Bacterium, dal gr. βακτήριον «bastoncino»; cfr. bacillo]. – 1. Nome generico di microrganismi unicellulari di natura vegetale inclusi nella classe degli schizomiceti: possono avere forma sferica,...
batteria
batterìa s. f. [dal fr. ant. batterie, der. di battre «battere»]. – 1. a. Unità fondamentale dell’artiglieria: consta di quattro o più bocche da fuoco (obici, mortai, lanciabombe, bombarde, ecc.), raramente solo due, del personale...