archeogenetica
(archeo-genetica), s. f. Disciplina che studia il patrimonio genetico, basandosi sull’analisi di antichi reperti di DNA.
• Nel caso dell’autismo e della sindrome di Asperger, i meccanismi [...] Negli anni, gli esperti di archeogenetica hanno fatto più di un tentativo infruttuoso di dimostrare la presenza del Dna del batterio Yersinia pestis, agente patogeno della peste, nei resti di individui che, si riteneva, perché sepolti in fosse comuni ...
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ulcera In patologia umana e in veterinaria, soluzione di continuo, di forma rotondeggiante od ovalare, dei tegumenti e dei tessuti di rivestimento delle cavità interne, che interessa anche il tessuto connettivo [...] un’ipersecrezione acida.
Dalla seconda metà degli anni 1980 hanno avuto un’ampia diffusione gli studi sull’Helicobacter pylori. Questo batterio, in grado di sopravvivere in ambiente acido, è associato a una forma di gastrite (definita di tipo B, non ...
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Organismi geneticamente modificati
Anna Meldolesi
L'espressione organismi geneticamente modificati (OGM) viene utilizzata, in riferimento all'agricoltura, per indicare le piante il cui patrimonio genetico [...] di tratti spesso diversi da quelli su cui si orienta la ricerca privata occidentale. La priorità riguarda gli stress biotici (batteri, virus e funghi) e in seconda battuta quelli abiotici (siccità, salinità), ma è cresciuto l'interesse anche per il ...
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. Con questo nome s'indicano le malattie batteriche delle piante. Può dirsi che le batteriosi vadano di anno in anno aumentando, mentre un tempo si riteneva che fossero solo prerogativa degli animali, [...] Acireale, VII, 1923, p. 134) ci fa conoscere sull'albicocco e che egli attribuisce all'azione di questo batterio, mentre sul pero sarebbe stata osservata dal Montemartini (1925). La malattia interessa principalmente i tessuti corticali, e procedendo ...
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Organismi geneticamente modificati
Davide Ederle
Francesco Salamini
Gli organismi geneticamente modificati (OGM) rappresentano una delle più dibattute innovazioni tecnologiche degli ultimi anni. Questo [...] già largamente diffusi tra i microrganismi. Inoltre, la probabilità che un agente patogeno acquisisca il gene di resistenza dai batteri presenti nell’intestino o nel suolo è di gran lunga superiore alla probabilità di acquisirlo dal DNA delle piante ...
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malattie, diffusione e distribuzione
Stefania Salmaso
Malattie di tutti o solo di alcuni
La diffusione delle malattie nel mondo è determinata da molti fattori: climatici, alimentari, genetici, igienici, [...] del 1854 a Londra si verificò un’epidemia di colera. All’epoca ancora non si sapeva che a causare il colera fosse un batterio (che fu scoperto solo nel 1883). Un medico londinese, John Snow, cominciò a segnare sulla mappa di Londra il luogo in cui ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le nanotecnologie sono definite dal loro stesso fondatore, Eric Drexler, nel 1986 “una [...] una scala empirica di riferimento, si consideri che il diametro di un capello umano è di circa 50.000 nm, che un batterio misura qualche centinaia di nanometri e che una catena di dieci atomi d’idrogeno disposti l’uno accanto all’altro corrisponde a ...
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fenotipo
Maurizio Chiurazzi
Insieme delle caratteristiche fisiche degli organismi viventi, ossia manifestazione esteriore di un organismo. Il termine fenotipo può essere usato sia per indicare la manifestazione [...] continua per tutta la vita. Ciò si nota particolarmente nel caso di organismi che si riproducono per via asessuata, come i batteri che si moltiplicano per divisione di una cellula parentale. In questi casi infatti, è molto più probabile che l’effetto ...
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Biologo francese (n. Nancy 1920 - m. 2013). Vincitore con A. Lwoff e J. Monod del premio Nobel per la fisiologia o la medicina (1965), compì pionieristiche ricerche volte allo studio dell'analisi genetica [...] reca l'informazione ai ribosomi. I due autori hanno inoltre scoperto l'esistenza di circuiti genetici regolatori che consentono al batterio di stimolare o reprimere l'attività di determinati geni e quindi di produrre o meno le relative proteine, a ...
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TRASPONIBILI, ELEMENTI
Maria Furia-Lino C. Polito
In genetica si dicono elementi trasponibili quegli elementi genetici che sono in grado di ''saltare'' (jumping genes) da una localizzazione cromosomica [...] detti temperati (λ, P2, Mu, ecc.; v. virus, App. IV, iii, p. 834), i quali sono in grado di inserirsi nel cromosoma batterico e di replicarsi in sincronia con esso, svolgendo così un ciclo di infezione lisogenico in alternativa a quello litico.
Fra i ...
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batterio
battèrio (o bactèrio) s. m. [lat. scient. Bacterium, dal gr. βακτήριον «bastoncino»; cfr. bacillo]. – 1. Nome generico di microrganismi unicellulari di natura vegetale inclusi nella classe degli schizomiceti: possono avere forma sferica,...
batteria
batterìa s. f. [dal fr. ant. batterie, der. di battre «battere»]. – 1. a. Unità fondamentale dell’artiglieria: consta di quattro o più bocche da fuoco (obici, mortai, lanciabombe, bombarde, ecc.), raramente solo due, del personale...