Batteriologo (Montreal 1873 - Parigi 1949); prof. di biologia alla Yale University (1928-33) e poi all'Istituto Pasteur di Parigi. Importanti i suoi studî che portarono alla scoperta dei virus che infettano [...] le colture batteriche distruggendole, da lui stesso denominati batteriofagi (1917). Egli riuscì anche a dimostrare la natura corpuscolare del batteriofago, in seguito confermata dalle osservazioni al microscopio elettronico. ...
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blefarite
Maria Grazia Pertile
Infiammazione cronica del margine palpebrale. La b. anteriore interessa la parte anteriore della palpebra, ed è spesso associata a malattie della pelle, come l’eczema [...] da un’alterata secrezione sebacea delle ghiandole palpebrali del Meibomio, che crea le condizioni favorevoli per la crescita di batteri. La b. è spesso associata ad alterazioni del film lacrimale. Le persone anziane possono andare incontro a un ...
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sieroterapia
Somministrazione parenterale di siero contenente anticorpi specifici al fine di indurre (sieroprofilassi) uno stato di immunità passiva che permette di curare determinate malattie infettive [...] oppure di neutralizzare sostanze tossiche di varia origine (batteriche, ofidiche, ecc.). I sieri più usati a scopo terapeutico sono quello antidifterico, antitetanico, antibotulinico e quello contro il veleno delle vipere (detto anche siero ...
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rinolaringite
Processo infiammatorio a carico contemporaneamente della mucosa del naso e della laringe, per lo più associato anche a infiammazione della faringe. Gli episodi più frequenti hanno eziologia [...] virale, ma possono esserci concomitanti infezioni batteriche che vanno trattate con terapia antibiotica. Le r. di natura allergica possono avere carattere stagionale ed esacerbarsi durante i periodi nei quali, per es., si ha la disseminazione di ...
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tossiemia
Presenza in circolo nell’organismo di sostanze tossiche di origine endogena. La t., e la condizione morbosa che ne deriva (tossicosi), può essere provocata dall’azione di germi patogeni (e [...] conseguentemente di tossine batteriche) o di sostanze liberate da tessuti gravemente alterati (gangrene, schiacciamenti estesi, ecc.) oppure da accumulo di prodotti metabolici (come si ha nell’acidosi diabetica, nell’uremia, ecc.). Si manifesta con ...
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Microrganismi unicellulari precedentemente inclusi nel regno Procarioti, ma attualmente considerati un dominio a sé stante, quello dei Bacteria.
Numerose attività metaboliche dei b. condizionano le possibilità [...] , S.N. Vinogradskij, I.I. Mečnikov, P. Ehrlich e numerosi altri. In quel periodo fu chiarito il rapporto tra determinate forme batteriche e le malattie che esse possono provocare nell’uomo e negli animali; con la necessità di coltivare in vitro i b ...
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Petri, Julius Richard
Batteriologo tedesco (Barmen 1852 - Zeitz 1921). Svolse la maggior parte della sua attività scientifica presso l’Hygienemuseum di Berlino. Ideò una particolare scatola di vetro [...] di forma circolare, molto appiattita, per l’allestimento di colture batteriche (capsula di Petri). ...
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Forma modificata di batterio; in particolare, quella generata dai batteri azotofissatori, come Rhizobium, quando vivono nei noduli delle radici delle Leguminose. La colonia batterica si sviluppa sul pelo [...] entrano nelle cellule corticali della radice. Quando le cellule corticali sono colonizzate, i batteri si modificano morfologicamente fino a diventare b., non più in grado di dividersi. La pianta nutre i b., creando vasi che arrivano ai noduli ...
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Termine riferito a qualsiasi fenomeno non connesso con una sepsi. La necrosi a. è quella di un tessuto non dovuta all’azione di germi patogeni ma ad agenti chimici, tossici ecc.; febbre a. è ogni febbre [...] indipendente da cause batteriche o da virus. ...
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motivo elica-curva-elica
Mariastella Zannini
Chiamato anche elica-giro-elica, è una sequenza polipeptidica che si trova in alcuni fattori di trascrizione ed è capace di riconoscere sequenze specifiche [...] di DNA. Identificato originariamente in proteine batteriche, questo motivo da allora è stato trovato in centinaia di proteine che legano il DNA sia di eucatioti sia di procarioti. È costituito da due α-eliche connesse da una breve catena estesa di ...
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batteria
batterìa s. f. [dal fr. ant. batterie, der. di battre «battere»]. – 1. a. Unità fondamentale dell’artiglieria: consta di quattro o più bocche da fuoco (obici, mortai, lanciabombe, bombarde, ecc.), raramente solo due, del personale...
batterico
battèrico (o bactèrico) agg. [der. di batterio] (pl. m. -ci). – Di batterî, proprio dei batterî: ceppo b., coltura b., tossine b.; letto b., impianto igienico di depurazione artificiale del liquame di fogna.