Condizione morbosa dovuta alla mancanza quasi totale di anticorpi (γ-globuline). È caratterizzata da un’estrema predisposizione a infezioni virali e batteriche. ...
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scleredema Malattia di rara osservazione e di natura imprecisata, caratterizzata da ispessimento e indurimento del derma. Probabilmente in rapporto a infezioni batteriche o virali che frequentemente ne [...] precedono l’esordio, insorge per lo più nella prima infanzia (pur non risparmiando l’adulto). La rigidità cutanea, causa di notevoli disturbi funzionali, può risolversi in tempi anche lunghi (mesi o anni).
Lo ...
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ceftriaxone
Antibiotico della classe delle cefalosporine, di terza generazione. Impiegato in molteplici infezioni (delle vie urinarie, dell’albero respiratorio, nelle meningiti batteriche), ha la particolarità, [...] rispetto ad altre cefalosporine dello stesso gruppo, di avere una lunga emivita, che ne consente una sola somministrazione giornaliera per via intramuscolare ...
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ampicillina
La prima penicillina semisintetica, attiva sui germi sia gram-positivi che negativi. Nel corso del tempo ha sviluppato molte resistenze batteriche, specialmente a opera delle pennicillinasi [...] stretococciche e stafilococciche, dell’Haemophilus influentiae e dell’Escherichia coli; ciò, se da una parte ne ha limitato progressivamente l’uso, dall’altra ha dato origine ad associazione dell’a. con ...
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enterocolite
Malattia intestinale, acuta o cronica, che interessa sia l’intestino tenue che il colon. Le e. acute sono sia virali che batteriche; queste ultime possono essere provocate da infezioni esogene [...] oppure da virulentazione di enterobatteri solitamente ospiti innocui della mucosa intestinale. I sintomi delle e. acute sono più violenti di quelli della colite o dell’enterite: è maggiore infatti la perdita ...
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Tiobatteriacee Famiglia di Batteri solfurei capaci di ossidare composti dello zolfo che, di solito, precipita in granuli all’interno o all’esterno delle cellule batteriche; si sviluppano in ambienti dove [...] siano presenti zolfo libero o suoi composti, come idrogeno solforato o tiosolfati. Vi appartiene il genere Thiobacter ...
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cefaloridina
Cefalosporina di prima generazione, usata solo per via parenterale. Soprattutto a causa del suo uso incongruo, negli ultimi decenni ha sviluppato molte restistenze batteriche. ...
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tiroidite
Infiammazione della ghiandola tiroide che può assumere sia clinicamente sia anatomopatologicamente caratteri diversi. Si evidenziano una t. acuta, di solito associata a infezioni batteriche, [...] con quadro talora di t. purulenta, e una serie di t. virali o post-virali, che hanno andamento subacuto: una variante è descritta come t. di Riedel o t. lignea. La forma più studiata è la t. di Hashimoto ...
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panuveite
Infiammazione diffusa del tratto uveale (➔ uveite), detta anche iridocoroidite diffusa, che interessa simultaneamente l’uvea anteriore e posteriore. Le forme acute sono secondarie a diffusione [...] metastatica di infezioni batteriche, micotiche o virali. Le p. croniche rappresentano l’evoluzione di uveiti anteriori o posteriori gravi protratte, generalmente in corso di infezioni sistemiche batteriche e parassitarie. ...
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ileorettostomia
Anastomosi chirurgica di un’ansa ileale con il retto in caso di colectomia (➔) totale. Le conseguenze di tale intervento sono molteplici: diarrea acquosa, malassorbimento, enteriti batteriche [...] per germi ascendenti dal retto e per dismicrobismo ...
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batteria
batterìa s. f. [dal fr. ant. batterie, der. di battre «battere»]. – 1. a. Unità fondamentale dell’artiglieria: consta di quattro o più bocche da fuoco (obici, mortai, lanciabombe, bombarde, ecc.), raramente solo due, del personale...
batterico
battèrico (o bactèrico) agg. [der. di batterio] (pl. m. -ci). – Di batterî, proprio dei batterî: ceppo b., coltura b., tossine b.; letto b., impianto igienico di depurazione artificiale del liquame di fogna.