lisogenia
Fenomeno mediante il quale un batteriofago stabilisce rapporti continuativi con l’ospite batterico senza produrre lisi della cellula. Il batterio ospite, che viene chiamato lisogeno, continua [...] un fenotipo alterato. Tale fenomeno, chiamato conversione fagica, è determinato o dall’espressione dei geni fagici (certe tossine batteriche sono prodotte da geni fagici: per es., la tossina della difterite, l’enterotossina A dello stafilococco) o ...
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poliadenite
Processo flogistico acuto o cronico, coinvolgente più linfonodi, per diffusione di un processo infiammatorio o infettivo tramite i vasi linfatici afferenti ai linfonodi stessi. Le p. hanno [...] zoster, CMV, HIV sono fra i più frequenti agenti eziologici, ma tutti i virus possono dare poliadenite. Le infezioni batteriche a diffusione linfatica che causano p. sono quelle da cocchi gram-positivi, brucellosi, peste; quelle da bacillo di Koch ...
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orofaringe
Porzione della faringe che è in corrispondenza con la cavità orale, situata al di sotto della rinofaringe e sopra l’ipofaringe.
Importanza semeiologica dell’orofaringe
L’esplorazione dell’o. [...] , di avitaminosi, ecc. L’esame del sistema linfatico dell’o. può mostrare malattie infettive acute virali, batteriche, micotiche a livello tonsillare e dell’anello linfatico faringeo, compresi gli ascessi. Neoplasie del suddetto sistema linfatico ...
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. Anticorpi (v. in questa App.; e immunità, XVIII, p. 893) contenuti nel sangue e capaci di agglomerare, far collabire in masse più o meno cospicue (micro- e macroscopiche) elementi cellulari dispersi [...] è quindi uno dei fattori della immunità umorale. Si ottengono agglutinine inoculando in animali globuli rossi di altra specie, batterî varî, protozoi, ecc.
Il potere agglutinante di un siero immune è altamente specifico (contro una e non altra specie ...
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post-antibiotico
agg. Successivo all’uso di antibiotici.
• È possibile ipotizzare un’era post-antibiotica? «A causa della farmacoresistenza si stanno studiando terapie innovative, basate su studi del [...] La sfida oggi è vincere la resistenza dei super batteri agli antibiotici. Attraverso un uso consapevole del farmaco. prescritta e assumendo la molecola solo in caso di infezioni batteriche, non virali. (Chiara Daina, Fatto Quotidiano, 23 novembre ...
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HERSHEY, Alfred Day
Luciana Fratini
Biologo americano, nato a Owosso, Michigan, il 4 dicembre 1908. Si laureò nel 1934 al Michigan State College. Fino al 1950 fu professore alla Washington University [...] in collaborazione con M. Chase, scoprì che l'infezione del batterio da parte del fago è dovuta alla penetrazione del solo acido all'esterno. Tale dimostrazione fu ottenuta infettando cellule batteriche con particelle di fago il cui acido nucleico era ...
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ileite
Malattia infiammatoria dell’intestino ileo. La più diffusa i. è quella di Crohn (➔); altre i. croniche sono dovute a localizzazione ileale della colite ulcerosa, a malattia di Whipple, a colonizzazione [...] di parassiti (spec. Giardia) e di batteri per diverticolite, oppure per infiammazione di tessuti contigui (ascessi, fistole). Una temibile i. acuta è quella seguente a infarto intestinale, con necrosi e suppurazione. Una forma di i. asettica, che si ...
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Tisanotteri Ordine di Insetti terrestri, detti Fisopodi, suddivisi in 2 sottordini, Terebranti e Tubuliferi, che comprendono 8 famiglie con circa 5000 specie di piccole dimensioni, a metamorfosi incompleta. [...] piante da serra, agrumi, vite e olivo; diverse specie trasmettono con la puntura virosi e aprono la via a infezioni batteriche e micotiche, altre sono invece predatrici di altri Insetti. Le prime forme fossili conosciute provengono dall’ambra baltica ...
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spleno- Primo elemento di parole composte della terminologia scientifica, che significa milza. Splenocito Nome dato da A. Pappenheim ai grandi istiociti mononucleati che si trovano nella milza.
Patologie [...] distinte in: splenomegalie da patologie infiammatorie, in corso di malattie infettive di varia origine (virali, batteriche, malaria, leishmaniosi ecc.) o di malattie autoimmuni; splenomegalie da patologie ematologiche, neoplastiche (leucemie, linfomi ...
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L’operazione di mettere in un silo cereali, foraggi, carbone ecc.; con senso più tecnico, insieme di metodi di conservazione delle foraggere umide alternativo alla fienagione. I vegetali freschi o semiappassiti [...] in tal modo l’acidità, fino a raggiungere valori di pH 3-4, tale da bloccare l’azione dannosa di colonie batteriche parassitarie; la temperatura dell’insilato non deve superare i 30 °C. L’i. viene effettuato in trincee coperte con film plastici ...
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batteria
batterìa s. f. [dal fr. ant. batterie, der. di battre «battere»]. – 1. a. Unità fondamentale dell’artiglieria: consta di quattro o più bocche da fuoco (obici, mortai, lanciabombe, bombarde, ecc.), raramente solo due, del personale...
batterico
battèrico (o bactèrico) agg. [der. di batterio] (pl. m. -ci). – Di batterî, proprio dei batterî: ceppo b., coltura b., tossine b.; letto b., impianto igienico di depurazione artificiale del liquame di fogna.