Con il termine b. vengono definite una serie di reazioni di ossido-riduzione, che avvengono negli organismi luminescenti (quali alcuni batteri, protozoi, funghi, vermi, crostacei, ecc.), nelle quali la [...] furono tuttavia formulate da R. Boyle che nel 1668 dimostrò che l'aria è necessaria per l'emissione di luce da batteri e funghi luminosi, e successivamente da I. Newton che teorizzò che la luce emessa dagli organismi luminescenti era di natura fisica ...
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Carie dentale. - La carie patologica dei denti presenta due fasi distinte: la prima di decalcificazione e la seconda di disgregazione e dissoluzione del tessuto organico. I recenti contributi hanno portato [...] nei canalicoli dentinali. Ma poi non avviene la seconda fase della carie come è stata descritta sopra, mancando la flora batterica e le condizioni orali.
La carie patologica non può essere paragonata alla carie in vitro: i germi che invadono la ...
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WIDAL, Fernand
Agostino PALMERINI
Mario BARBARA
Clinico medico, nato il 9 marzo 1862 a Dellys in Algeria, morto a Parigi il 14 gennaio 1929. Laureatosi a Parigi nel 1889, nel 1893 divenne medico degli [...] immersione. La prova è positiva quando si vede che i movimenti dei germi a poco a poco diminuiscono; ben presto i batterî diventano immobili e si raggruppano in ammassi più o meno voluminosi. La prova è invece negativa quando i germi rimangono liberi ...
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splenomegalia
Aumento patologico del volume della milza la quale, mentre nei soggetti normali è coperta dall’arcata costale, può ingrandirsi fino a raggiungere l’arcata pubica, occupando buona parte [...] in gran parte delle malattie infettive, per l’aumento di anticorpi nella sua polpa bianca e per la rimozione dal circolo di batteri, macrofagi, complessi immuni; mononucleosi infettiva, AIDS, epatite virale, infezione da citomegalovirus, endocardite ...
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agglutinazione
Fenomeno dell’agglomeramento in piccole masse di cellule isolate (batteri, globuli rossi, ecc.), per azione di anticorpi specifici, detti agglutinine. L’a., che rappresenta un caso particolare [...] un’a. ciliare, a seconda che la formazione dei piccoli agglomerati sia dovuta, rispettivamente, alla coesione dei corpi batterici o delle ciglia che taluni germi presentano; infine, a. aspecifica è quella prodotta da sostanze chimiche di origine non ...
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Genetista statunitense (Hartford, Connecticut, 1902 - New York 1992). Dal 1927 ha lavorato come ricercatrice in numerosi laboratorî; dal 1942 prof. di botanica sperimentale e applicata al Carnegie Institute [...] al loro carattere teorico, ma anche a quello medico-applicativo in quanto gli elementi mobili possono essere responsabili della trasmissione della resistenza batterica agli antibiotici e della trasformazione di cellule normali in cellule tumorali. ...
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Biologo francese, nato a Saint-Brice il 20 febbraio 1901. Si laureò a Parigi all'Institut Agronomique nel 1922 e successivamente trascorse due anni a Roma presso l'istituto internazionale di agricoltura. [...] parte dei meccanismi di difesa dell'ospite. Nel 1939 isolò la tirotricina, efficace nel trattamento di alcune infezioni batteriche nell'uomo e negli animali. Successivamente s'interessò all'influenza dei fattori ereditari, fisiologici e sociali sulla ...
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LWOFF, André
Luciana Fratini
Microbiologo francese, nato a Ainy-le Château l'8 maggio 1902. Si laureò in scienze naturali a Parigi nel 1921 e in medicina nel 1927. Fu assistente all'Institut Pasteur [...] fago vanno in lisi liberando particelle fagiche infettanti. L. dimostrò che ciò è dovuto al fatto che nei progenitori di quei batteri vi è stata infezione da batteriofago che non ha determinato lisi, ma il cui cromosoma (profago) si è incorporato nel ...
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Ulcera
Mariapaola Lanti
Il termine ulcera (dal latino ulcus, affine al greco ἕλκος, "piaga") indica una soluzione di continuo, di forma rotondeggiante od ovale, della cute o delle mucose di rivestimento [...]
L'origine delle ulcere riconosce varie cause: alcune vengono direttamente provocate da sostanze ad azione necrotizzante prodotte da batteri (per es., in quadri morbosi quali la febbre tifoide, la difterite ecc.); altre sono imputabili all'azione di ...
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polmonite
Processo a carattere infiammatorio del parenchima polmonare.
Classificazione
Da un punto di vista anatomoclinico si distinguono: processi che interessano prevalentemente gli alveoli, ossia [...] antibioticoterapia. In merito alla patogenesi, la maggior parte degli autori è orientata verso la via aerogena. Dopo l’invasione batterica si ha una notevole iperemia del lobo affetto con produzione di un essudato emorragico che riempie gli alveoli e ...
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batteria
batterìa s. f. [dal fr. ant. batterie, der. di battre «battere»]. – 1. a. Unità fondamentale dell’artiglieria: consta di quattro o più bocche da fuoco (obici, mortai, lanciabombe, bombarde, ecc.), raramente solo due, del personale...
batterico
battèrico (o bactèrico) agg. [der. di batterio] (pl. m. -ci). – Di batterî, proprio dei batterî: ceppo b., coltura b., tossine b.; letto b., impianto igienico di depurazione artificiale del liquame di fogna.