tetano Malattia tossinfettiva dell’uomo e di alcuni animali causata dalla contaminazione di ferite da parte del Clostridium tetani e caratterizzata da ipertono locale o generale della muscolatura striata [...] tessuti sani. In questa fase viene elaborata dal Clostridium la tossina tetanica (o tetanospasmina), la più potente tossina batterica dopo quella botulinica: la molecola ha una forte affinità per complessi cerebrosidici e gangliosidici, e si lega ai ...
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Ordine di Mammiferi, comprendente le famiglie Leporidi (11 generi di lepri e conigli) e Ocotonidi (1 genere, pika) e la famiglia estinta dei Prolagidi. Erbivori, corridori e scavatori, di dimensioni medie [...] , a crescita continua, coda corta o assente, intestino cieco sviluppato, nel quale, grazie a una specifica flora batterica, avviene la digestione della cellulosa. Reingeriscono un loro particolare tipo di feci molli (ciecotrofi) per assimilare ...
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PIEMIA (dal gr. πῦον "pus" e αἷμα "sangue")
Giovanni Perez
È un'infezione generalizzata con formazione di ascessi per lo più miliari, multipli, in varî organi e tessuti; ascessi che si formano per propagazione, [...] perfino nello spessore della pelle.
La sintomatologia varia a seconda che si tratti della forma trombo-embolica o della piemia batterica pura. La piemia trombo-embolica si manifesta con intenso e prolungato brivido, e con brusco e forte elevamento di ...
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Si dice di cellule o ghiandole che riversano il prodotto della loro secrezione in canali preformati e non direttamente nel sangue. Sostanze e. (o ectocrine) Denominazione proposta (1947) da C.E. Lucas [...] indicante le sostanze organiche che correlano le varie parti di un sistema biologico (per es., una biocenosi) o hanno effetto sulle funzioni di altri organismi (per es., la penicillina sulla crescita batterica). ...
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diammina
Composto chimico organico contenente due gruppi amminici (−NH2), notevolmente diffuso in natura (per es., batteri decompositori, funghi). Negli organismi animali le d. vengono sintetizzate nei [...] le quali costituiscono un fattore che stimola la riproduzione; sono anche prodotte nell’intestino a seguito della degradazione batterica delle proteine alimentari. Le d. più note sono la cadaverina, la putrescina, la spermina e la spermidina. Nell ...
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(o grosso intestino) In anatomia, la parte terminale del tubo digerente, estendentesi dalla valvola ileocecale del Bauhin all’orifizio anale. Presenta tre porzioni (il cieco, il colon e il retto, e ha [...] di muco, assorbimento di alcuni ioni (per es., sodio e cloro) e sostanze vitaminiche sintetizzate dalla flora batterica locale (soprattutto vitamina K), escrezione di prodotti metabolici e di farmaci inoculati, decomposizione dei residui alimentari ...
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pleiocitosi
Presenza di un eccessivo numero di cellule (oltre 10/mm3) nel liquido cefalorachidiano: è segno di processi infiammatori, acuti o cronici, a carico delle meningi o del midollo spinale. Se [...] liquor limpido, esistono difficoltà diagnostiche, che impongono la lettura delle diverse popolazioni cellulari: nella meningite batterica in remissione aumentano i leucociti neutrofili, nella meningite virale e tubercolare aumentano i linfociti, nell ...
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Processo di decomposizione cui vanno soggette, in determinate condizioni, le sostanze organiche. Nel quadro della degradazione della materia organica, la p. svolge una funzione fondamentale, in quanto [...] , gli ossiacidi aromatici, gli acidi grassi inferiori, le ammine biogene e vari gas. Nell’intestino crasso, per opera dei batteri saprofiti o commensali, hanno luogo processi di p. che permettono di scindere le sostanze proteiche che non sono state ...
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VACCINAZIONE (dal lat. vaccinus; fr. e ingl. vaccination; sp. vacunación; ted. Impfung)
Nino BABONI
Donato OTTOLENGHI
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Con questo termine s'indicano i procedimenti atti a immunizzare attivamente gli [...] formolo; tal'è il caso della peste bovina, equina e aviaria, del cimurro del cane, della rabbia, ecc. I lisati batterici ottenuti dall'azione di acidi o di basi, o per azione di diastasi biologiche e del batteriofago furono introdotti nella pratica ...
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Biologo francese (Parigi 1910 - Cannes 1976). Assistente nel laboratorio di zoologia della Sorbona, M. si recò nel 1936 con B. Ephrussi al California Institute of Technology, ove entrò in contatto con [...] Nel 1957 M. iniziò la collaborazione con F. Jacob che lavorava sul fenomeno della lisogenia, cioè l'induzione di un virus batterico. La messa in comune dei risultati e delle tecniche di questi due settori di ricerca portò sia alla chiarificazione dei ...
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batteria
batterìa s. f. [dal fr. ant. batterie, der. di battre «battere»]. – 1. a. Unità fondamentale dell’artiglieria: consta di quattro o più bocche da fuoco (obici, mortai, lanciabombe, bombarde, ecc.), raramente solo due, del personale...
batterico
battèrico (o bactèrico) agg. [der. di batterio] (pl. m. -ci). – Di batterî, proprio dei batterî: ceppo b., coltura b., tossine b.; letto b., impianto igienico di depurazione artificiale del liquame di fogna.