agrobiodiversità L’insieme di tutte le componenti della diversità biologica rilevanti per l’agricoltura e l’agroecosistema, tra le quali le varietà delle specie vegetali coltivate, le razze delle specie [...] animali di interesse zootecnico, le specie di insetti (per es., api, baco da seta) e microrganismi (per es., lieviti, batteri, micorrize) utili.
Si stima che delle 270.000 specie vegetali conosciute più di 30.000 siano eduli, ma ne vengano coltivate ...
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L'età delle piante. - Nelle piante l'e. o durata della vita varia entro limiti molto più estesi che negli animali, da 20 minuti (alcuni batterî della putrefazione si dividono, moltiplicandosi, entro 20-30 [...] dimensioni, giacché queste variano molto da gruppo a gruppo (famiglia, genere, specie) e anche entro lo stesso gruppo: così, nei Batterî troviamo gli esseri più minuscoli che si conoscano, raggiungendo alcuni il diametro di appena 1/10 di micron e d ...
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Nome di diverse malattie dell’uomo, degli animali domestici e delle piante. botanica In patologia vegetale, la r. che si manifesta in forma di tumori, di natura iperplastica, più o meno vistosi, isolati [...] ) e colpisce quasi tutti gli organi. La r. dell’olivo (e quella simile dell’oleandro e del frassino) è causata dal batterio Pseudomonas savastanoi: sui rami (ma anche su radici, foglie, fiori e frutti) si formano tumori che erompono dalla corteccia e ...
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botanica
Alessandra Magistrelli
La scienza che studia il regno vegetale
La botanica è la scienza che studia le piante. Il suo nome, coniato nel 1° secolo d.C. dal naturalista Dioscoride, viene dal greco [...] i rifiuti e i resti delle piante e degli animali morti per renderli ancora disponibili. Ne fanno parte i batteri e molti funghi microscopici, che svolgono una frenetica attività di restituzione all'ambiente delle sostanze semplici primarie poi ...
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Cellula. Fisiologia e patologia della cellula
Jacopo Meldolesi
L'identificazione della cellula come unità fondamentale della materia vivente è stata confermata attraverso l'osservazione ‒ dapprima al [...] due componenti fondamentali: le cellule procariotiche (i batteri) e le cellule eucariotiche (quelle di tutti . Anche in questo caso è stata ipotizzata un'origine batterica. A differenza di cloroplasti e mitocondri, i perossisomi possiedono ...
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Capacità di molti organismi di ravvivarsi dopo un periodo di morte apparente o vita latente – caratterizzata da immobilità, cessazione di ogni scambio con il mondo esterno e spesso un elevato grado di [...] calore e ad altre condizioni sfavorevoli. Si riscontra nelle piante (semi e spore), nei Protozoi, nei Batteri e tra gli animali nei Rotiferi ( anidrobiosi), Tardigradi, Nematodi, Pesci (Lepidosiren, Protopterus), Anfibi, Rettili, Crostacei, Molluschi ...
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Botanica
Impregnazione della parete cellulare con sostanze minerali, come silice o carbonato di calcio (processo di calcarizzazione, molto vistoso, per es., in certe Dasicladacee e nelle Corallinacee), [...] .). Si è riscontrata la formazione di depositi sedimentari di solfuri a opera di batteri solfato-riduttori e quella di depositi di zolfo nativo a opera di batteri che ossidano l’idrogeno solforato a zolfo. L’opera dei microrganismi è stata accertata ...
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scopazzo In patologia vegetale, ammasso di rametti affastellati (detto anche scopa delle streghe), più sottili e più deboli del normale, di norma sterili, che si osserva su certe piante legnose, come ciliegio, [...] di un numero anormale di gemme formatesi in seguito all’azione di parassiti animali (Eriofidi) o vegetali (batteri, funghi, specialmente delle famiglie Exoascacee, Melampsoracee e Pucciniacee), di virus, e talora per malattie da carenza, come ...
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Schizofite In alcune vecchie classificazioni, divisione del regno vegetale comprendente le Tallofite più semplici, unicellulari, isolate o in colonie, prive di nucleo differenziato e di plastidi, nonché, [...] (frammenti delle colonie). Venivano divise in due classi: S. o Cianofite (ora dette Cianobatteri), che sono le S. autotrofe (ossia contenenti clorofilla), e Schizomiceti o Batteri propriamente detti, di norma eterotrofi (privi di clorofilla). ...
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Botanico (Castelgrande 1804 - Napoli 1866); direttore (1828) dell'Orto botanico di Palermo, passò a Napoli, dove insegnò per qualche anno all'istituto veterinario. Assunto poi presso il ministero dell'Agricoltura, [...] liberali. Fu (1857) a Pavia e dopo il 1860 a Napoli. G. fu soprattutto anatomista ed embriologo; inoltre studiò la flora della Sicilia, la biologia del fico e i batterî delle Leguminose, le cui forme degenerate sono dette corpi del Gasparrini. ...
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batteria
batterìa s. f. [dal fr. ant. batterie, der. di battre «battere»]. – 1. a. Unità fondamentale dell’artiglieria: consta di quattro o più bocche da fuoco (obici, mortai, lanciabombe, bombarde, ecc.), raramente solo due, del personale...
batterico
battèrico (o bactèrico) agg. [der. di batterio] (pl. m. -ci). – Di batterî, proprio dei batterî: ceppo b., coltura b., tossine b.; letto b., impianto igienico di depurazione artificiale del liquame di fogna.