peptidil prolil cis-trans isomerasi
Enzimi, noti anche come PPlasi, che catalizzano l’isomerizzazione dei legami peptidici che precedono i residui amminoacidici di prolina, durante il processo di formazione [...] abbondanti e distribuite in modo quasi ubiquitario, si trovano virtualmente in tutti i tessuti e in tutti gli organismi, dai Batteri ai Mammiferi, e sono presenti in tutti i compartimenti cellulari. Studi in vitro sulle PPIasi hanno mostrato che tali ...
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Neoplasie
FFrancesco Squartini e Luigi Califano
di Francesco Squartini e Luigi Califano
NEOPLASIE
Oncologia umana
di Francesco Squartini
sommario: 1. Introduzione. 2. Epidemiologia e frequenza: a) i [...] dei tumori umani, andate purtroppo per la maggior parte deluse (v. Grundmann e Oettgen, 1970). La carbossipeptidasi 61 è un enzima batterico che scinde il folato, inibendo la sintesi del DNA (v. Chabner e altri, 1972; v. Stock, 1978).
d) Protocolli ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1971-1980
1971-1980
1971
I problemi NP-completi. L'informatico americano Stephen Cook dà il primo esempio di problema algoritmico NP-completo. La classe NP [...] a individuo.
Clonato il gene per l'insulina umana. La Genentech Inc. produce con successo l'insulina umana per mezzo di un batterio al cui interno è stato inserito il gene umano.
Prodotto l'ibrido 'Pomato'. Si tratta di una combinazione di due membri ...
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Gruppo di enzimi della classe delle idrolasi che catalizzano l’idrolisi degli esteri dell’acido fosforico. Alcune f. sono specifiche per un determinato legame fosforico comune a molti substrati, mentre [...] preferenzialmente i monoesteri dell’acido ortofosforico e sono presenti in tutti i tessuti animali, nelle piante, nei lieviti e nei batteri. Si distinguono in specifiche e aspecifiche, e queste ultime si dividono in alcaline e acide, a seconda del pH ...
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Bioenergetica
Lloyd L. Ingraham
sommario: 1. Introduzione. 2. Forme chimiche di energia: a) introduzione; b) potenziale di riduzione; c) potenziale di idrolisi. 3. Fotosintesi: a) introduzione; b) stati [...] processo assai poco efficiente. Vi sono due esempi comuni di questo trasferimento: uno è il consumo di materiale vegetale da parte di Batteri o Funghi e l'altro è la digestione degli erbivori, che si nutrono di vegetali.
Circa il 10-20% dell'energia ...
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Altro nome della vitamina B6, detta anche adermina e in passato piridossina (2-metil-3-ossi-4,5-diossimetilpiridina). Abbonda nel lievito e nella pula di riso insieme con i suoi derivati piridossale, piridossammina [...] giovani scimmie, di anemia microcitica ipocromica. Inoltre il p. rappresenta un fattore di crescita per determinati batteri (lattacidogeni in particolare); nei topi, ratti e conigli, favorisce la trasformazione in acido nicotinico del triptofano ...
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Radicali liberi
Giuseppe Rotilio
Il significato di r. l. in biologia è uno dei concetti chiave per la comprensione non solo dei danni ossidativi prodotti dai radicali stessi, ma di tutte le funzioni [...] o centri ferro-zolfo, costituiti da un atomo di ferro al centro di un complesso di zolfi sulfidrilici. Nei batteri è stato individuato un sistema di risposta allo stress ossidativo che comprende una proteina regolatoria, OxyR, la quale, quando ...
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fotorecettore
Rodolfo Costa
Cellula specializzata, gruppi di cellule od organi, che svolgono la funzione di trasdurre un segnale luminoso grazie alla presenza di molecole fotorecettrici. Fotorecettori [...] quali la fotomorfogenesi. Le risposte alla luce, in particolare alla luce blu, sono dunque universali e vanno dalla fotoriattivazione nei batteri, al fototropismo e alla fotomorfogenesi nelle piante, alla sincronizzazione degli orologi circadiani nei ...
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bioinorgànica, chìmica Branca della chimica che studia la funzione esercitata dagli elementi inorganici classici nella chimica degli esseri viventi, o biochimica. Strutture quali, per es., l’esoscheletro [...] proteine a ferro-zolfo si trovano in un gran numero di organismi, dalle forme di vita primordiali precedenti i Batteri (Archaea) all’uomo. Alcune recenti teorie sull’evoluzione della vita sulla Terra ipotizzano addirittura che i primi sistemi chimici ...
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NORTHROP, John Howard
Chimico e biologo, nato a Yonkers, New York, il 5 luglio 1891. Studiò alla Columbia University, dove si addottorò nel 1915. Lavorò come biologo nel laboratorio di J. Loeb dell'Istituto [...] ricerche sui batteriofagi, sostanze presenti nell'intestino dell'uomo e degli animali, dotate della proprietà di sciogliere i batterî. Nel 1936 riuscì a isolare un batteriofago, con le proprietà di una nucleoproteina, che agisce sugli stafilococchi ...
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batteria
batterìa s. f. [dal fr. ant. batterie, der. di battre «battere»]. – 1. a. Unità fondamentale dell’artiglieria: consta di quattro o più bocche da fuoco (obici, mortai, lanciabombe, bombarde, ecc.), raramente solo due, del personale...
batterico
battèrico (o bactèrico) agg. [der. di batterio] (pl. m. -ci). – Di batterî, proprio dei batterî: ceppo b., coltura b., tossine b.; letto b., impianto igienico di depurazione artificiale del liquame di fogna.