Simbiosi
Paola Bonfante
Silvia Perotto
Nel 1878, durante un convegno di naturalisti e medici europei, il patologo tedesco Anton H. De Bary introdusse per la prima volta il termine simbiosi (dal greco: [...] tra il flavonoide prodotto dalla pianta e la proteina NodD prodotta dal rizobio induce la trascrizione di numerosi geni batterici (i geni nod), che codificano per enzimi coinvolti nella sintesi di un'unica molecola segnale: il fattore di nodulazione ...
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Bioluminescenza
Franco Magni
di Franco Magni
Bioluminescenza
sommario: 1. Introduzione. 2. Distribuzione della bioluminescenza nel mondo vivente e struttura degli organi luminosi: a) Batteri e Funghi; [...] e Haneda, 1966; v. Johnson e Shimomura, 1972). Solo in alcuni Cefalopodi e Pesci è stato possibile isolare e coltivare batteri luminosi dagli organi luminescenti (v., per es., Haneda, 1938, 1940 e 1966).
Per quanto non vi siano dubbi sulla sede ...
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Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] nelle malattie neurodegenerative (come, per es., l'Alzheimer o il Parkinson) piuttosto che a quelle riscontrate nelle encefaliti batteriche o virali. Studi con modelli sperimentali di scrapie dimostrano che in seguito a infezione sperimentale per via ...
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(o eliotattismo) Proprietà di alcuni organismi vegetali e animali di reagire a uno stimolo luminoso modificando la propria posizione rispetto a esso. Nelle alghe unicellulari e nei batteri si hanno movimenti [...] fototattici positivi e negativi: gli organismi si avvicinano alla sorgente luminosa; se però questa è troppo intensa, se ne allontanano.
Rientrano nei f. anche i movimenti dei cloroplasti lungo le pareti ...
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ammocète Stadio larvale delle lamprede; vive infossato nel fondo dei corsi d'acqua dolce per 2-5 anni, scavando gallerie a U. È una larva priva di denti, che si nutre di batteri e altri microrganismi [...] filtrati dall'acqua. Per molto tempo gli a. sono stati considerati una specie a sé stante ...
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Organismo vegetale che vive all’interno di un altro organismo. Alghe endofitiche Alghe uni- o pluricellulari appartenenti a diversi gruppi, le quali si annidano negli strati esterni, più o meno mucillaginosi, [...] delle membrane cellulari di altre alghe o di piante superiori (per es., Lemna). Batteri e. si trovano spesso nella guaina gelatinosa di varie Cianofite. Funghi e. sono, per es., quelli delle micorrize endotrofiche.
In zoologia, parassita, per lo ...
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agrobiodiversità L’insieme di tutte le componenti della diversità biologica rilevanti per l’agricoltura e l’agroecosistema, tra le quali le varietà delle specie vegetali coltivate, le razze delle specie [...] animali di interesse zootecnico, le specie di insetti (per es., api, baco da seta) e microrganismi (per es., lieviti, batteri, micorrize) utili.
Si stima che delle 270.000 specie vegetali conosciute più di 30.000 siano eduli, ma ne vengano coltivate ...
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Nome di diverse malattie dell’uomo, degli animali domestici e delle piante. botanica In patologia vegetale, la r. che si manifesta in forma di tumori, di natura iperplastica, più o meno vistosi, isolati [...] ) e colpisce quasi tutti gli organi. La r. dell’olivo (e quella simile dell’oleandro e del frassino) è causata dal batterio Pseudomonas savastanoi: sui rami (ma anche su radici, foglie, fiori e frutti) si formano tumori che erompono dalla corteccia e ...
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Capacità di molti organismi di ravvivarsi dopo un periodo di morte apparente o vita latente – caratterizzata da immobilità, cessazione di ogni scambio con il mondo esterno e spesso un elevato grado di [...] calore e ad altre condizioni sfavorevoli. Si riscontra nelle piante (semi e spore), nei Protozoi, nei Batteri e tra gli animali nei Rotiferi ( anidrobiosi), Tardigradi, Nematodi, Pesci (Lepidosiren, Protopterus), Anfibi, Rettili, Crostacei, Molluschi ...
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Phylum di animali acquatici pseudocelomati di dimensioni microscopiche, comprendente circa 450 specie, comuni fra i sedimenti e i detriti di fondo delle acque marine e dolci. Hanno spesso forma allungata; [...] suddiviso in capo e tronco, termina con un’estremità appuntita o bifida. Si nutrono di materia organica, batteri e altri organismi microscopici. Comprendono forme ermafrodite o partenogenetiche; lo sviluppo è diretto.
Presentano affinità con Nematodi ...
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batteria
batterìa s. f. [dal fr. ant. batterie, der. di battre «battere»]. – 1. a. Unità fondamentale dell’artiglieria: consta di quattro o più bocche da fuoco (obici, mortai, lanciabombe, bombarde, ecc.), raramente solo due, del personale...
batterico
battèrico (o bactèrico) agg. [der. di batterio] (pl. m. -ci). – Di batterî, proprio dei batterî: ceppo b., coltura b., tossine b.; letto b., impianto igienico di depurazione artificiale del liquame di fogna.