La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Lo sviluppo della biochimica
Claude Debru
Lo sviluppo della biochimica
Scienza interdisciplinare nata dall'interazione tra la biologia [...] 'incontro con la biologia molecolare. Dai lavori di Monod, Jacob e André-Michel Lwoff sul funzionamento del metabolismo batterico derivano concetti chiave della biologia molecolare, come quelli di repressore, di operone e di allosteria. La biochimica ...
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(o glicosio) Il monosaccaride più diffuso in natura. È chiamato anche destrosio; un tempo era noto anche con i nomi di zucchero d’uva o d’amido.
Generalità
Il g. si trova allo stato libero nella frutta [...] inferiori il g. ha parte fondamentale in molti processi biochimici, come la respirazione (vegetali), la fermentazione alcolica (batteri, lieviti, muffe) e simili.
Composti
Il g. (o glucoso)-fosfato (o g.-monofosfato) è un composto derivante ...
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Composto chimico di formula H2O, assai diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme. Nel linguaggio corrente s’intende in genere l’a. allo stato liquido.
Per la sua [...] durante il deflusso dell’a., le sostanze in sospensione. Queste formano una massa melmosa che facilita l’arresto delle impurezze batteriche (fino al 99%). La distruzione dei germi patogeni si può ottenere con mezzi chimici o fisici. Nel primo caso si ...
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Sostanza chimica (anche detta diserbante) usata per l’eliminazione delle erbe infestanti o nocive. La maggior parte degli e. è impiegata in agricoltura per proteggere i raccolti; il 20-25% della produzione [...] cercato pertanto di utilizzare nella lotta contro le erbe infestanti i mezzi biologici ( bioerbicidi). Inizialmente sono stati impiegati gli insetti, in seguito sono stati presi in considerazione altri agenti, quali funghi, batteri, virus e nematodi. ...
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Chimica
Elemento chimico, di simbolo Mn, numero atomico 25, peso atomico 54,93; metallo bianco-grigio di aspetto simile al ferro, ma più duro e più fragile, fonde a 1245 °C, bolle a 1962 °C, ha densità [...] fondamentali attività cellulari.
Negli organismi vegetali è il cofattore dell’enzima malico che partecipa alla fotosintesi, nei batteri interviene nei processi di fissazione dell’ammoniaca, dell’azoto e dello zolfo, negli animali superiori partecipa ...
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Elemento chimico, simbolo H, peso atomico 1,008, scoperto da H. Cavendish nel 1766. Il suo nome deriva dal fr. hydrogène, termine coniato come aggettivo («che genera l’acqua») dal chimico francese G. de [...] organici a bassa complessità molecolare (per es., acido lattico). Gli acidi così prodotti sono utilizzati da particolari batteri fotosintetici (per es., Rhodobacter sphaeroides) che, sotto l’azione dell’energia solare, possono produrre i. con rese ...
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Diciottesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Origini
Le sue origini sono controverse: non si sa con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci avessero presa a modello per la lettera da [...] del muscolo cardiaco.
In batteriologia, la lettera S (abbreviazione dell’ingl. smooth «liscio»), indica una mutazione di batteri (protei, salmonelle ecc.) che possono formare colonie lisce (variante S) o granulose (variante R, abbreviazione di rough ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1981-1990
1981-1990
1981
Il sistema operativo MS-DOS. Tale sistema, realizzato dalla Microsoft e destinato a dominare nel suo settore, è utilizzato per la prima [...] D. Kupka della Universität Frankfurt, viene rinvenuto nelle ribonucleoproteine di timo di vitello e di milza bovina, e in alcuni batteri. Il secondo, un acido beta-carbossilico, è scoperto dai biochimici T.H. Koch e J.J. Van Buskirk, della University ...
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RNA. Apparati per la maturazione dell'RNA
John Abelson
Chang Hee Kim
La maggior parte dei geni degli eucarioti è interrotta da sequenze che non codificano alcuna sequenza amminoacidica. Dopo essere [...] discendono da un antenato comune.
Accanto a questa ipotesi, è stato anche proposto che gli introni nucleari discendano dagli introni batterici di gruppo II. Questi ultimi sarebbero stati inglobati nelle cellule eucariotiche perché erano contenuti nei ...
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Le metodiche chimiche, biofisiche, fisiologiche e morfologiche hanno particolarmente sviluppato la c. dinamica conducendo ad un profondo mutamento nel quadro della disciplina. Tuttavia i dati costruttivi [...] vitali: praticamente sono entrate nel campo della c. anche le analisi delle organizzazioni vitali subcellulari come quelle dei batterî, dei virus ed ultravirus. Sebbene la fase attuale sia ben lontana dall'aver raggiunto questo traguardo, appare dai ...
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batteria
batterìa s. f. [dal fr. ant. batterie, der. di battre «battere»]. – 1. a. Unità fondamentale dell’artiglieria: consta di quattro o più bocche da fuoco (obici, mortai, lanciabombe, bombarde, ecc.), raramente solo due, del personale...
batterico
battèrico (o bactèrico) agg. [der. di batterio] (pl. m. -ci). – Di batterî, proprio dei batterî: ceppo b., coltura b., tossine b.; letto b., impianto igienico di depurazione artificiale del liquame di fogna.