Haffkinë, Waldemar Mordecan Wolff
Batteriologo russo (Odessa 1860 - Losanna 1930). Assistente alla scuola di fisiologia di Ginevra, poi all’Istituto Pasteur di Parigi, indi batteriologo presso il governo [...] indiano (1893-1915). Sviluppò il metodo della vaccinazione contro il colera (1892) e contro la peste (1897) usando colture di batteri uccisi, sperimentandolo prima su sé stesso. ...
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vaccino Preparazione rivolta a indurre la produzione di anticorpi protettivi da parte dell’organismo, conferendo una resistenza specifica nei confronti di una determinata malattia infettiva (virale, batterica, [...] del modo di somministrazione dei v. già esistenti. Verso la fine degli anni 1970 l’avvento della biologia molecolare dei batteri e dei virus e i progressi delle tecniche d’ingegneria genetica hanno fatto sperare in rapidi passi avanti nel campo delle ...
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Kondorosi, Éva. – Biologa ungherese (n. Budapest). Vicepresidente dell’European research council e ricercatore presso l’Accademia ungherese delle scienze, ha legato il suo nome alle innovative ricerche [...] ’ecologia chimica, indagando con gli strumenti della biologia molecolare le relazioni di simbiosi tra piante leguminose e batteri azotofissatori, e fornendo in tal modo un imprescindibile contributo alla comprensione dei meccanismi di fissazione dell ...
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patogenicità
Capacità di un microrganismo di indurre una malattia all’interno di un altro organismo. Gli agenti patogeni capaci di determinare malattie infettive posseggono meccanismi, chiamati meccanismi [...] a distanza dal punto in cui avviene la moltiplicazione dei batteri stessi. Le tossine, trasportate dal sangue o dalla patogenicità di cui sono dotati i miceti, meno aggressivi di quelli dei batteri, sono la capsula, gli enzimi e le tossine. Infine i ...
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Enzima che catalizza la scissione reversibile del fruttosio-1,6-difosfato in fosfodiossiacetone e 3-fosfogliceraldeide della glicolisi. La stessa reazione avviene al contrario nella gluconeogenesi. Le [...] a. si dividono in: a. I e a. II, le prime presenti in animali, piante, protozoi e alghe verdi, le seconde nei batteri, funghi e lieviti. Le a. I non richiedono ioni metallici per la loro attività catalitica; negli animali se ne trovano 3 forme ...
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streptomicete
Batterio gram-positivo, aerobio, del genere Streptomyces. Gli s. hanno forma bastocellare e sono spesso aggregati in filamenti che hanno l’aspetto di piccole colonie fungine; sono per lo [...] più saprofiti e viventi nel suolo. Alcune specie (Streptomyces griseus, S. venezuelae, S. aureofaciens, ecc.) producono tossine contro altri batteri e sono quindi utilizzati nella produzone di antibiotici (streptomicina). ...
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Nome di diverse malattie dell’uomo, degli animali domestici e delle piante. botanica In patologia vegetale, la r. che si manifesta in forma di tumori, di natura iperplastica, più o meno vistosi, isolati [...] ) e colpisce quasi tutti gli organi. La r. dell’olivo (e quella simile dell’oleandro e del frassino) è causata dal batterio Pseudomonas savastanoi: sui rami (ma anche su radici, foglie, fiori e frutti) si formano tumori che erompono dalla corteccia e ...
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optogenetica
s. f. Settore che studia, con l’impiego di metodi ottici e genetici, l’attività di cellule nervose e di circuiti di neuroni.
• Per attivare a piacimento le cellule di determinate zone del [...] cervello, [Karl] Deisseroth sfrutta le proprietà di alcune proteine presenti sulla membrana dei batteri, le opsine, che quando vengono colpite dalla luce consento un rapido ingresso di ioni nella cellula e quindi determinano una corrente elettrica. ...
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Igienista italiano (Monte Gridolfo, Forlì, 1904 - Sovere, Bergamo, 2006). Prof. univ. dal 1938, insegnò igiene nelle univ. di Siena, Padova e Milano. Fu presidente della SItI Nazionale (1952-57 e 1969-72). [...] Preparò un vaccino contro il tifo e i paratifi, di notevole interesse sul piano applicativo, costituito da una sospensione di batterî uccisi mediante acetone e noto come vaccino di Giovanardi. ...
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LUMINESCENZA
Ettore REMOTTI
Aroldo DE TIVOLI
Giuseppe GOLA
. Fisica. - Il mezzo più comune di emissione di luce da parte della materia è l'eccitazione termica, nota col nome di incandescenza (v.). [...] di specie strettamente vicine. Per quanto tale reperto sia tutt'altro che generale e, particolarmente nei funghi e nei batterî, non si siano potute isolare sostanze a queste corrispondenti, il complesso di questi dati ci induce tuttavia a considerare ...
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batteria
batterìa s. f. [dal fr. ant. batterie, der. di battre «battere»]. – 1. a. Unità fondamentale dell’artiglieria: consta di quattro o più bocche da fuoco (obici, mortai, lanciabombe, bombarde, ecc.), raramente solo due, del personale...
batterico
battèrico (o bactèrico) agg. [der. di batterio] (pl. m. -ci). – Di batterî, proprio dei batterî: ceppo b., coltura b., tossine b.; letto b., impianto igienico di depurazione artificiale del liquame di fogna.