Re della Mauretania occidentale (1º sec. a. C.), insieme con Bocco che reggeva la parte orientale; si alleò con Cesare, al quale rese notevoli servigi, specie nella battagliadiMunda (45 a. C.). Dopo [...] la morte di lui, parteggiò per Antonio, presso il quale si rifugiò dopo che Bocco l'ebbe cacciato dal regno. Nella primavera del 31 a. C. (prima della battagliadi Azio) invano difese Metone in Messenia dall'attacco di Agrippa e vi trovò la morte. ...
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Generale romano (m. 45 a. C.). Tribuno della plebe nel 63 a. C. e partigiano di Cesare, accusò Gaio Rabirio come responsabile dell'uccisione di Saturnino; legato di Cesare in Gallia, si segnalò nella lotta [...] , riportando anche una vittoria sullo stesso Cesare presso Ruspina (genn. 46); fu sconfitto a Tapso e morì nella battagliadiMunda, dove con un'errata manovra aveva determinato la sconfitta repubblicana (17 marzo 45). Suo figlio Quinto fu mandato da ...
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Uomo politico (1º sec. a. C.), pretore intorno al 53, poi, nella guerra civile, partigiano di Pompeo il cui partito seguì anche dopo la morte di lui. Combatté in Africa (48-46) e in Spagna, ove morì nella [...] battagliadiMunda (45). ...
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Generale romano, triunviro, dittatore (Roma 100/102 - ivi 44 a. C.). Nato da nobile famiglia romana, fu bandito da Silla; prestò servizio nelle province dell'Asia Minore tra l'81 e il 78, fu questore nel [...] Pompeo nel 49. Sconfitti gli avversari in Spagna, vinse anche la battagliadi Farsalo, in Tessaglia (48). Passato in Egitto, debellò i pompeiani in Africa a Tapso (46) e a Munda (45). Tornato a Roma, nominato dittatore, fu ucciso in una congiura ...
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Spagna
Stato dell’Europa Occidentale nella Penisola Iberica.
Antichità
La S. acquista visibilità storica con le contese per il suo possesso tra cartaginesi e romani nella seconda guerra punica. La presenza [...] regione ai tempi di Sertorio e della guerra civile tra Cesare e Pompeo, che si concluse appunto in Spagna, a Munda (46), però un ostacolo insormontabile nei franchi di Carlo Martello (battagliadi Poitiers del 732). Dissidi violentissimi scoppiarono ...
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Figlio (n. 75 - m. 35 a. C.) di Gneo P. Magno il triunviro, assisté all'uccisione del padre, mentre lo accompagnava in Egitto, e da allora si prefisse il compito di vendicarlo e assunse, in relazione a [...] anche dopo la sconfitta diMunda. Alla morte di Cesare non si unì di Miseno (39) sanciva il predominio di P. sulle isole; P. vinse quindi Ottaviano (38 e 37), ma Agrippa, ammiraglio di Ottaviano, impose la sua superiorità nella battagliadi ...
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Figlio (sec. 1º a. C.) dell'omonimo generale e uomo politico. Mandato da lui (49) a sollecitare aiuti in Egitto, tornò con cinquanta navi, che non riuscirono a impedire lo sbarco di Cesare in Illiria. [...] Dopo la battagliadi Farsalo fuggì in Africa, ma di lì, in seguito a discordie con i capi aristocratici, passò in Spagna. Fu sconfitto a Munda (45) e ucciso poco dopo. ...
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(lat. Munda) Antica città della Spagna (forse sul luogo dell’odierna Montilla, prov. di Cordova). Ricordata già nel 214 a.C. per una vittoria di Scipione sui Cartaginesi, è famosa per la battaglia nella [...] quale Cesare, nel 45 a.C., annientò le milizie pompeiane guidate da Gneo Pompeo, figlio di Pompeo Magno. I pompeiani persero nello scontro 30.000 uomini, i cesariani 1000. Seguì la conquista di M. che fu distrutta. ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] d’Italia, «Cultura sociale», 6, 1903, pp. 353-354. Cfr. anche Id., Battaglie d’oggi, 4 voll., Roma 1901-1904.
56 Cfr. L. Sturzo, La battaglia meridionalista, a cura di G. De Rosa, Roma-Bari 1979; L. Sturzo, Mezzogiorno e classe dirigente. Scritti ...
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perpetuo
perpètuo agg. [dal lat. perpetuus, propr. «che procede in modo continuo», der. di petĕre «dirigersi», col pref. per-1 indicante continuità]. – 1. Che non avrà mai fine, che durerà sempre, che è destinato a durare in eterno: o perpetüi...
filoseparatista
(filo-separatista), s. m. e f. e agg. Chi o che sostiene posizioni indipendentistiche, separatistiche. ◆ Non fidandosi delle forze di sicurezza locali, la Gendarmeria corsa, ritenuta troppo molle e forse infiltrata da esponenti...