L’espressione foreigner talk (dall’ingl. foreign «straniero» e talk «parlata»), introdotta come termine tecnico da Ferguson (1971), indica il modo semplificato con cui si parla a interlocutori stranieri [...] ricorre a parole di lingue di maggiore diffusione, come francese e tedesco:
(8) bisogna mettere il dito a gauche a sinistra Larsen-Freeman & Long 1991: 120):
(a) il basso livello di competenza attribuito all’interlocutore straniero;
(b) lo status ...
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La virgoletta è un segno di ➔ punteggiatura usato sempre in coppia per contrassegnare una o più parole come una citazione, un discorso diretto o una traduzione, oppure per connotare un’espressione di uso [...] segno, è consuetudine fare ricorso a tipi diversi di virgoletta, solitamente bassa per la prima citazione e alta per gli altri usi:
(1) che non è un aggettivo lungo; «tedesco», che non è un aggettivo tedesco; «monosillabico», che non è monosillabico. ...
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Il termine frangimento si è affermato nella tradizione dialettologica italiana nel corso del XX secolo per definire una tipica alterazione di timbro delle vocali accentate che si verifica in alcune varietà [...] vocalico è descritto anche per varietà del basso e alto Molise, per le aree pugliesi ) (Avolio 1995: 61).
Esiti simili si ritrovano in lingue germaniche come il tedesco o l’inglese, dove sono classificati come dittonghi (sono ben noti i casi ...
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(ladino Grischun; ted. Graubünden; fr. Grison) Stato federato della Svizzera (7105 km2 con 188.762 ab. nel 2007; densità 26,5 ab./km2). Il più vasto dei cantoni svizzeri (occupa 1/6 del territorio del [...] si distingue il soprasilvano e il sottosilvano; nella zona dell’Inn il basso engadinese a nord e l’alto engadinese a sud; il basso si dirama a est in Val Monastero nella varietà monasterina. Oggi il tedesco è la lingua d’uso a nord nel Prätigau e a ...
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Segno alfabetico (i lungo, raro iod, ant. iota) che non costituisce una lettera a sé dell’alfabeto latino, ma è una variante grafica della i, introdotta nella scrittura latina medievale come forma allungata [...] italiano ma più nettamente distinto dall’i vocale (in tedesco, nella maggior parte delle lingue germaniche e slave e e alle medesime ragioni di chiarezza l’introduzione della forma allungata in basso, j, J: la minuscola, come variante di i dopo altre ...
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Dialetto tedesco, parlato nell’Alsazia, nella Svizzera tedesca, nel Baden meridionale, in quasi tutto il Württemberg e ai margini occidentali della Baviera. Si divide in due sottodialetti: lo svevo (dalla [...] Foresta Nera al fiume Lech) e l’a. propriamente detto, a sua volta distinto in basso a. o alsaziano e in alto a. o svizzero. ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] nei secoli XII e XIII) sarebbero le immigrazioni di coloni tedeschi, di cui si formarono nel Veneto due gruppi: quelli la media è di circa 11°, a Bressanone ancora 8°,7. Le più basse medie annue si hanno nell'alta Pusteria (Dobbiaco: 3°,5), ma qui ...
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SIGNIFICATO
Federica Casadei
Antonio Rainone
Linguistica. - Cardine della riflessione sul linguaggio, poiché questo serve innanzitutto a significare, e luogo della relazione mondo-pensiero-linguaggio, [...] es., il lessico spaziale (in, su, alto, basso, dietro, ecc.) e in generale l'espressione linguistica '' ed ''estensione''), essa era stata escogitata dal logico tedesco soprattutto per rendere ragione dell'apparente paradossalità delle asserzioni di ...
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INTERLINGUISTICA
Marco Mancini
Con il termine i. si fa riferimento a quel particolare settore delle discipline linguistiche che ha come oggetto i fenomeni del contatto e delle conseguenti interferenze [...] di omologazione strutturale sono rispettivamente il dialetto alto-tedesco di Sauris (Denison 1980) e le varietà Bergamo 1990; E. Banfi, Storia linguistica del Sud-Est europeo. Crisi della Romània balcanica fra alto e basso Medioevo, Milano 1991. ...
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STILISTICA (XXXIII, p. 734)
Cesare Segre
La parola, già usata in tedesco da Novalis, diventa termine tecnico ben definito ad opera di C. Bally (1902): "La stylistique étudie les faits d'expression du [...] informazione permettono anche di valorizzare le parole a basso indice di frequenza, dato l'assioma che Cases, L. Spitzer e la critica stilistica, in Saggi e note di letteratura tedesca, Torino 1963, pp. 267-314; S. Ullmann, Language and style, Oxford ...
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tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). – 1. agg. e s. m. a. Lingua t., dialetti...
basso1
basso1 agg. [lat. tardo bassus]. – 1. a. Poco elevato dal suolo o da altro livello, sia rispetto ad altre cose determinate, sia rispetto all’altezza ordinaria delle cose dello stesso genere: un ragazzo b. e tarchiato; b. statura, inferiore...