GUADAGNI, Francesco
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Roma nel 1769 da Giacomo, giureconsulto, originario di Fara Sabina e da Teresa Franceschini. Seguendo una prassi della società romana più tradizionalista, [...] della salma dis. Francesco, le cui ossa erano state ritrovate (12 dic. 1818) nella cripta della basilicadi Assisi, Bartolomeo; Cadolini, Anton Maria; Cancellieri, Francesco; Caprano, Pietro; Consalvi, Ercole; Cristaldi, Belisario; Cunich, Raimondo; ...
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ALTIERI (Paluzzi degli Albertoni), Paluzzo
Aldo Stella
Discendente dalla famiglia romana degli Albertoni, che non era di prim'ordine e nemmeno ricca, ma nel novero della vecchia nobiltà, nacque l'8 [...] di Luigi XIV.
Per onorare la memoria di Clemente X, e dimostrare tangibilniente la sua perenne devota riconoscenza, gli fece innalzare da Mattia Rossi un sontuoso sepolcro in S. Pietrobasilica lateranense e nel 1698 vescovo di Porto.
L'amarezza di ...
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DE TORRES, Ludovico
Pietro Messina
Nacque a Roma il 28 ott. 1551 da Hernando e da Pentesilea Sanguigna. Il padre, di origine spagnola, era commendatore diS. Giacomo della Spada e ministro plenipotenziario [...] . 1606 fu promosso cardinale da Paolo V, nell'ordine dei presbiteri, col titolo diS. Pancrazio. In questa basilica il D. compì vari lavori di sistemazione e di restauro. Destinato alla congregazione dei Riti, portò a termine, nel 1608, il processo ...
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DURANTI, Durante
Matteo Sanfilippo
Nacque a Brescia il 5 ott. 1487 da una famiglia di notai, provenienti dal contado. Seguendo l'esempio dello zio Pietro Duranti, studiò giurisprudenza, ma con risultati [...] succedendo allo zio Pietro morto da poco, e successivamente maestro di camera del pontefice.
Il D. non aveva mancato di accumulare altri benefici minori, quali la concessione della chiesa parrocchiale diS. Martino di Alzano Inferiore nella diocesi ...
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GUALTIERO
Irene Scaravelli
Di origine germanica, nacque intorno agli anni Ottanta dell'XI secolo. Fu canonico della cattedrale di Ratisbona e personalità di spicco se Paolo di Bernried lo nomina con [...] 5). Tre anni dopo (15 marzo 1128) ai cardinali abitantibus et canonice viventibus nella basilica Ursiana furono donati un mulino e alcune terre situate nella pieve diS. Pancrazio. La ripresa del capitolo dei cantori appare invece più lenta: solo nel ...
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DELLA SERRATA (Delaserrata, de Laserrata, de la Sarrata), Leonardo
Giorgio Nonni
Nacque con ogni probabilità attorno al primo decennio del sec. XV a Vercelli da Luchino.
Il padre esercitava la professione [...] dell'Archivio della rev. abbazia et monastero diS. Andrea di Vercelli). Nel 1485 il D., divenuto nel frattempo parroco diS. Barnaba, si rivolse a Pacomio, priore del monastero dei Ss. Pietro e Paolo di Gessate (Milano), per ottenere il privilegio ...
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GISULFO
Mariano Dell'Omo
Tredicesimo nella serie degli abati di Montecassino, G. resse il monastero tra il 796 e il 24 dic. 817, data della sua morte.
Circa l'esordio del suo governo il calendario contenuto [...] diS. Apollinare, nucleo dell'omonimo futuro centro abitato (sempre nei dintorni di Cassino). Sotto G. crebbe anche il numero delle donazioni in favore di Montecassino. Nel Registrum diPietros.; A. Pantoni, Le vicende della basilicadi Montecassino ...
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DELLA TORRE, Giacinto Vincenzo
Giulietta Pejrone
Nacque a Saluzzo il 15 marzo 1747 da Filippo dei conti di Lucerna e Valle e da Vittoria Melano di Portula. Morto il padre e risposatasi la madre a Vercelli [...] convento diS. di molte chiese ed edifici religiosi o l'uso profano di essi (tra l'altro quello della basilicadidi sicura osservanza ultramontana aderente all'Amicizia cristiana, e Pietro Marentini, filogiansenista e massone, che godeva la fiducia di ...
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GERMANO, santo
Federico Marazzi
Eletto vescovo di Capua intorno al 519, non si hanno dati certi sul suo conto prima dell'ascesa al seggio episcopale: solo una tarda fonte agiografica (del sec. IX, ma [...] notaio ecclesiastico Pietro.
Una lettera di papa Ormisda a Giustiniano, allora investito della carica di comes, s. Hilaro usque ad s. Hormisdam, ann. 461-523, a cura di A. Thiel, Braunsbergae 1867, pp. 843, 846, 849 s., 918 s., 925 s., 938; Vita s ...
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GUALFREDO
Nicolangelo D'Acunto
Nacque verso la metà del secolo XI da una famiglia della città o del contado senese.
La notizia che lo vuole "natione Longobardus" (Annales Senenses) non può essere certamente [...] gli propose di digiunare vestiti di un cilicio all'interno della basilica lateranense e di far prevalere Davidsohn, Storia di Firenze, I, Firenze 1956, pp. 408 s., 524, 593-599, 604; C. Dolcini, Velut aurora surgente. Pepo, il vescovo Pietro e l' ...
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basilica2
baṡìlica2 s. f. [dal lat. basilĭca, gr. βασιλική agg. f., «regia» (per ellissi da βασιλικὴ στοά il «portico dell’arconte re» in Atene)]. – 1. In Roma antica, edificio pubblico che si apriva nel foro della città, destinato a luogo...
madre di tutte le veglie
loc. s.le f. La veglia pasquale, la più importante veglia liturgica del cattolicesimo. ◆ Singolare Veglia di una notte singolare. Veglia, madre di tutte le Veglie, durante la quale la Chiesa intera resta in attesa...