BENEDETTO da Piacenza
Nato verso la fine del sec. XIV, entrò nell'Ordine dei canonici regolari, della congregazione di S.Maria di Fregionaia. Dei primi anni della sua attività non si ha notizia: le fonti [...] Giovanni in Laterano a Roma.
Eugenio IV, che aveva seguito da tempo con molto interesse l'opera di riforma promossa sin dai primi anni del sec. XV dalla congregazione di S. Maria di Fregionaia, intendeva affidarle già dal 1432 la basilica lateranense ...
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BORGIA, Luigi Oreste
Bruno Di Porto
Nacque a Roma, il 28 marzo 1840, da Paolo, negoziante, e Giovanna Fangelli. Fin da bambino dimostrò una spiccata vocazione religiosa, cosicché, nel dicembre 1855, [...] esercitare la direzione spirituale del seminario romano, che nel 1913 seguì nella nuova sede delLaterano; dal 1880 assunse il 28 giugno 1957. La spoglia nel 1916 fu trasferita nella basilica di S. Marco e deposta in un monumento marmoreo, eseguito ...
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Pittore (Pomarance 1552 circa - Roma 1626), allievo di Niccolò Circignani, dal quale derivò il nome. A Roma (circa 1578) dipinse, con stile largo e magniloquente, sensibile agli stilemi del manierismo [...] S. Maria in Aracoeli, in S. Andrea della Valle, nel transetto di S. Giovanni in Laterano (1600), nei palazzi Crescenzi e Mattei (1603) ecc. Opera sua fu anche la ricca decorazione della sala del Tesoro (sagrestia) nella basilica di Loreto (1605-10). ...
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Imperatore romano dal 306 al 337. Nacque probabilmente nel 280, da Costanzo Cloro e da Elena, a Naisso (Mesia); visse prima alla corte di Diocleziano, seguì poi il padre in Britannia e alla sua morte fu [...] a 300.000 Sarmati nel 334 fu concesso di stabilirsi nelle province del Danubio e in Italia. Nel 335 C. divise l'amministrazione dell'Impero basiliche di S. Pietro e di S. Giovanni in Laterano, mausoleo e basilica di Torpignattara, mausoleo e basilica ...
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Architetto. Nacque a Bissone, sul lago di Lugano, nel 1599; morì suicida a Roma il 2 agosto 1667. Solo verso il 1628 mutò in Borromini il suo vero cognome: Castello. Venuto giovanissimo a Roma, portò con [...] d'Innocenzo X, e la conseguente disgrazia del Bernini, segnò per il B. l'inizio d'un periodo di straordinaria attività. Dal 1646 al 1649 compì la trasformazione della basilica di S. Giovanni in Laterano; dal 1653 al 1657 attese alla fabbrica ...
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VANVITELLI, Luigi
Gino Chierici
Architetto. Nacque a Napoli il 26 maggio 1700, morì il 10 marzo 1773 a Caserta. Indirizzato alla pittura dal padre Gaspare (v.), egli sentì ben presto una forte inclinazione [...] la facciata del palazzo Odescalchi architettata dal Bernini. Nel concorso per la facciata di S. Giovanni in Laterano se non di una cappella per il re del Portogallo, ed infine il consolidamento della cupola della Basilica Vaticana. Nel 1751 Carlo di ...
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Specie di patibolo composto di due legni, uno diritto e uno traverso, su cui si legavano o s'inchiodavano i condannati. Il supplizio della croce, comune specialmente nell'Oriente semitico, come a Cartagine, [...] venerata; Laterano, da papa Ilario, 461-468; S. Pietro, da papa Simmaco, 498-514), a Ravenna, da Galla Placidia prima del 450; a a Gerusalemme, alla fine del sec. IV, il 14 settembre, data della dedicazione della basilica e, a quanto si riteneva ...
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MONTECASSINO (A. T., 24-25-26 bis)
Vincenzo EPIFANIO
Mauro INGUANEZ
Caratteristica sporgenza calcarea, a SE. del M. Cairo (m. 1669), limitata a E. dal Rapido (affluente del Liri), a S. e a SO. dal [...] . I quattro grandi quadri del coro sono del Solimena. Notevoli nella basilica l'altare del Sacramento, col tabernacolo in ) dove vennero accolti da Pelagio II in un'abitazione presso il Laterano. Per tutto il sec. VII a Montecassino non vi furono che ...
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Del ciborio, che si sa essere stato fin dal sec. Iv sopra gli altari delle basiliche cristiane, si possono trovare moltissimi antecedenti.
Era usato in certi culti misterici pagani; p. es. le rituali ierogamie [...] antichi d'un ciborio son quelli della primitiva basilica di S. Clemente in Roma. Del ciborio, donato da un prete Mercurio diventato esempio dell'infelice ciborio cuspidato di S. Giovanni in Laterano doveva essere in tal senso istruttivo. E l'artista ...
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GENTILE da Fabriano (Gentile di Niccolò di Giovanni di Massio)
Arduino Colasanti
Pittore, nato a Fabriano verso il 1370, morto a Roma nel 1427. La sua giovinezza rimane ancora avvolta in un'oscurità [...] 1426 è di nuovo a Siena e dal 28 gennaio 1427 lo troviamo a dipingere le perdute storie del Battista nella basilica di S. Giovanni in Laterano in Roma. Qui morì fra il i° agosto e l'ottobre di quell'anno, e trovò sepoltura nella chiesa di S. Maria ...
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basilica2
baṡìlica2 s. f. [dal lat. basilĭca, gr. βασιλική agg. f., «regia» (per ellissi da βασιλικὴ στοά il «portico dell’arconte re» in Atene)]. – 1. In Roma antica, edificio pubblico che si apriva nel foro della città, destinato a luogo...
lateranense
lateranènse agg. – Che si riferisce alla basilica di San Giovanni in Laterano a Roma (o basilica lateranense) e ai palazzi annessi: canonici regolari l., religiosi che vivono in comunità secondo la regola di s. Agostino, adottata...