HOFFMANN-KRAYER, Eduard
Germanista e folklorista, nato a Basilea il 5 dicembre 1864; libero docente a Zurigo nel 1891, professore straordinario di fonetica, dialettologia svizzera e folklore a Basilea [...] , ordinario di filologia germanica e folklore dal 1912.
Ha pubblicato, fra l'altro: Der mundartliche Vokalismus von BaselStadt, Basilea 1890; Stärke, Höhe, Länge: ein Beitrag zur Physiologie der Akzentuation, Strasburgo 1892; Walther v. d. Vogelweide ...
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Ochs, Pierre
Politico e storico svizzero (Nantes 1752-Basilea 1821). Trasferitosi (1769) a Basilea, divenne ben presto il capo del partito francofilo; dopo lo scoppio della Rivoluzione francese fece [...] , quindi capo del locale direttorio; il 12 apr. 1798 proclamò la costituzione della Repubblica elvetica; l’anno dopo fu sostituito da F.-C. de La Harpe. Scrisse una storia di Basilea (Geschichte der Stadt und Landschaft Basel, 8 voll., 1796-1822). ...
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Istologo, embriologo e antropologo tedesco (Holzheim, Baviera, 1834 - Basilea 1918). Iniziò la sua carriera come anatomista, e (1859) fu assistente di Th. L. Bischoff. Autore di studî sulle tombe germaniche [...] i caratteri metrici della faccia; elaborò una teoria su un progenitore comune per l'uomo e per gli antropomorfi, formulata in seguito all'identificazione di forme umane pigmoidi nel Neolitico svizzero. Dal 1878 insegnò anatomia nell'univ. di Basilea. ...
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Umanista savoiardo (Saint-Martin-du-Fresne, Bugey, 1515 - Basilea 1563), il cui vero nome però era Châteillon (il nome umanistico era Martinus Bellius). Convertitosi alla riforma calvinista, fu dal 1541 [...] e sulla dottrina dell'ispirazione e illuminazione diretta) lo posero in contrasto con Calvino e lo costrinsero a rifugiarsi a Basilea, dove solo nel 1552 ottenne la cattedra di letteratura greca, e di dove condusse la sua lotta per la tolleranza ...
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Teologo ed erudito (forse Stein, Baden, 1430-33 - Basilea 1496); studiò a Lipsia, Lovanio e Parigi, e insegnò filosofia e poi teologia a Parigi (1455-65), a Basilea (1465-67) e ancora a Parigi (1467-72) [...] ove introdusse l'arte della stampa facendo venire dei tipografi da Magonza e curandovi la pubblicazione dei primi incunaboli. Nel 1478 fu a Tubinga tra i fondatori di quella univ. ove fu anche professore ...
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WACKERNAGEL, Jacob
Glottologo, figlio di Wilhelm, nato a Basilea l'11 dicembre 1853. Ebbe nella città natale il grado di libero docente nel 1876, di professore straordinario nel 1879, ordinario nel 1881; [...] nel 1902 passò a Gottinga e di qui si trasferì nuovamente a Basilea nel 1915.
Caratteristica del W. è la coordinazione di filologia e linguistica; suoi campi specifici le lingue arie e il greco. Per le prime basti nominare la monumentale Altindische ...
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Balmer Johan Jacob
Balmer 〈bàlmër〉 Johan Jacob [STF] (Basilea, 1825 - ivi 1898) Prof. di matematica nell'univ. di Basilea. ◆ [FAT] Formula di B.: dà la successione delle righe della serie spettrale di [...] B. (v. oltre). ◆ [FAT] Formula di B. generalizzata: v. atomo: I 293 c. ◆ [FAT] Formula di B.-Runge: è la forma data da C.D. Runge (1905) alla formula di B. per l'atomo di idrogeno: N=RH [(1/22)-(1/n2)], ...
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Chimico (Metzingen 1799 - Baden-Baden 1868), prof. a Basilea; è noto per importanti ricerche (passivazione dei metalli, processi d'ossidazione lenta, ecc.) e per numerose scoperte: nel 1840 riconobbe l'ozono [...] come specie chimica definita (pur senza comprenderne la struttura) e nel 1846 preparò il fulmicotone trattando il cotone con acido nitrico e solforico ...
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Militare e uomo politico francese (Phals bourg 1810 - Basilea 1865); figlio del generale napoleonico e barone Joseph, nel 1830 guidò le colonne d'assalto contro le Tuileries; di tendenze repubblicane, [...] fu inviato dal governo di Luigi Filippo in Algeria come tenente di artiglieria (si distinse in molti fatti d'arme). Si trovava in licenza a Parigi al momento dello scoppio della rivoluzione del 1848; vi ...
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BASSOLA, Mosè
Angela Codazzi
Di famiglia originaria di Basilea (donde forse il cognome con le varianti: Basilea, Basla, Basola), il B., figlio di Mordechai, nacque a Pesaro nell'anno 1480. Fu rabbino [...] in quella città e in Ancona, do, ve si adoperò efficacemente per la comunità ebraica in un periodo assai difficile per essa ai tempi di papa Paolo IV. Dottissimo in cababstica, ne scrisse con grande competenza ...
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basilee
baṡilèe s. f. pl. [dal gr. (τὰ) βασίλεια]. – Antiche feste celebrate a Lebadea in Beozia, in onore di Zeus Basileus («Giove re»), istituite dopo la vittoria tebana di Leuttra (371 a. C.) sugli Spartani.
basileese
baṡileése (letter. baṡileènse o baṡiliènse) agg. e s. m. e f. [dal lat. mediev. Basileensis o Basiliensis]. – Della città e del cantone di Basel o Basilea (lat. Basilia o Basilea), nella Svizzera settentr., in prossimità del confine...