Nodi e fisica
Louis H. Kauffman
Nel secolo scorso lord Kelvin (William Thomson) ideò la cosiddetta teoria degli atomi vortice in cui gli atomi erano visti come mulinelli nell'etere, che si supponeva [...] basedi una teoria combinatoria dei nodi è il teorema di Kurt Reidemeister, secondo il quale due diagrammi rappresentano lo stesso tipo di nodo se e soltanto se si possono ottenere l'uno struttura dispaziovettoriale dello spazio degli stati di un ...
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meteora
metèora [Der. del gr. metéora "che sta in alto nell'aria"] [STF] [GFS] Denomin., un tempo assai più generale e più usata che non adesso, di ogni fenomeno che si verifica nell'atmosfera terrestre: [...] base alle spaziovettoriale delle velocità eliocentriche delle m. e della Terra ha per effetto didi m. proviene all'incirca da uno stesso radiante. Ciò avviene allorché la Terra interseca l'orbita diuno sciame meteorico, cioè di un raggruppamento di ...
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vettore
vettóre [agg. m. e s.m. (per il f. → vettrice) Der. del lat. vector -oris "conducente, portatore", dal part. pass. vectus di vehere "condurre, portare"] [ALG] Ente che permette di descrivere [...] certi insiemi di matrici, insiemi di funzioni, ecc.) ha condotto a uno studio sempre più astratto e generale delle proprietà algebriche dei v., e ha portato alla formulazione generale della nozione dispaziovettoriale (→ vettoriale: Spazio v.). Lo ...
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In senso ampio, la costituzione e la distribuzione degli elementi che, in rapporto di correlazione e d’interdipendenza funzionale, formano un complesso organico o una sua parte; è così chiamato anche il [...] , un anello, un corpo, un’algebra, unospaziovettoriale (➔ algebra). Considerare, per es., i numeri di persone in ruoli differenziati sulla basedi sistemi generali di valori istituzionalizzati.
Tecnica
In genere, la distribuzione delle parti di ...
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L’attività e l’operazione di rappresentare con figure, segni e simboli sensibili, o con processi vari, anche non materiali, oggetti o aspetti della realtà, fatti e valori astratti, e quanto viene così [...] un gruppo Dato un gruppo G si chiama r. di G un morfismo tra G e un gruppo di matrici quadrate, o anche un morfismo tra G e il gruppo degli operatori lineari in unospaziovettoriale V (le due definizioni sono equivalenti perché gli operatori lineari ...
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Solidi, meccanica dei
Paolo Podio-Guidugli
La m. dei s. è una disciplina completamente formalizzata dal punto di vista matematico e dotata di una struttura deduttiva rigorosa che ne consente la formulazione [...] identificati con regioni aperte, connesse e limitate diunospazio euclideo E - per noi qui di dimensione 3 - che viene appunto usato come ambiente e sfondo di osservazione. Presumeremo che ogni parte P di un corpo C coincida con l'interno della ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] introduce la mappa duale: se f è un'applicazione da unospaziovettoriale X in ℝ, e X* è lo spazio duale di X, allora la mappa duale f * : X* → per aver ipotizzato l'esistenza dei mesoni sulla basedi lavori teorici sulle forze nucleari.
Nobel per ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La fisica della materia condensata
Spencer R. Weart
La fisica della materia condensata
Dopo la fine della Seconda guerra mondiale un certo numero [...] costruzione geometrica in unospaziovettoriale astratto di una superficie associata a un valore di energia costante, che -1988) sviluppò insieme con altri fisici teorie più sofisticate sulla base delle quali si poteva prevedere, tra l'altro, che un ...
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L'Ottocento: matematica. Geometria superiore
David E. Rowe
Geometria superiore
Per gran parte del XIX sec., i matematici non ebbero un'idea ben definita del campo di ricerca che è possibile chiamare [...] diunospazio fisico essenzialmente euclideo, la nascita didi Grassmann a partire dagli anni Ottanta, ma la teoria assiomatica astratta degli spazivettoriali punto di vista proiettivo, che aveva adottato da Clebsch, non era l'unica base possibile ...
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CATTANEO, Carlo
Michelangelo De Maria
Nacque a San Giorgio Piacentino il 31 ott. 1911 da Giovanni Battista e da Giulia Sforza Fogliani. A Roma frequentò il liceo classico e l'università, dove si laureò [...] va ricordato che la teoria di Cattaneo-Mindlin è alla base della cosiddetta teoria dei mezzi di misure e osservazioni. Il C. parte dalla considerazione che lo spazio-tempo ammette in ogni punto unospaziovettoriale tangente., munito di una metrica di ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...