Filosofo francese (n. Argentan, Orne, 1959). Pensatore tra i più significativi dell'odierno panorama intellettuale francese, ha tentato di rifondare in chiave del tutto atea e materialista i paradigmi [...] disciplinari, sottoponendo a severa revisione critica le base concettuali del pensiero religioso. Tra le sue opere principali vanno citate ilTraité d'athéologie (2005, trad. it. 2005) e Contre-histoire de la philosophie (di cui in Francia sono stati ...
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Filosofo (Londra 1671 - Napoli 1713), nipote del 1º conte di Shaftesbury (v.). Compiuti gli studî classici, dopo un viaggio in Francia e in Italia, entrò (1695) nel parlamento inglese nel gruppo dei whigs; [...] di S. nel deismo settecentesco). Lo stesso fondamentale senso di armonia, che presiede alle valutazioni etiche, sta alla base delle valutazioni estetiche: il bello è un'armonia di parti colta immediatamente dal soggetto in conformità alle proprie ...
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Uomo politico italiano (Pisa 1847 - Roma 1922). Deputato della destra, ministro delle Finanze e del Tesoro, risanò il bilancio statale. Dopo avere rivestito la carica di presidente del Consiglio (1906 [...] ; dic. 1909 - marzo 1910). Ministro degli Esteri dall'ott. 1914, dopo aver inutilmente negoziato con l'Austria-Ungheria, in base all'art. 7 della Triplice Alleanza, per ottenere compensi nelle terre irredente, portò l'Italia in guerra a fianco dell ...
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Politologo statunitense (New York 1927 - Martha's Vineyard, Massachusetts, 2008). Intellettuale prolifico e sistematico, si è occupato delle modalità e delle esperienze di controllo politico sulle organizzazioni [...] i concetti di istituzionalizzazione e di decadenza politica, divenuti centrali nella scienza politica contemporanea, e che stanno alla base di due studî successivi: il volume, curato con C. H. Moore, Authoritarian politics in modern society (1970) e ...
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Scrittore irlandese (Dublino 1854 - Parigi 1900). Il suo nome intero era Oscar Fingal O'Flaherty Wills Wilde. Assimilatore di gran talento, esponente dell'estetismo e decadentismo inglesi, W. ha dato il [...] per gli studi a Oxford, subì l'influsso delle idee estetiche di J. Ruskin (di cui però non accettò la teoria d'una base morale dell'arte) e di W. Pater, imitando a un tempo il preziosismo dei parnassiani francesi, in particolare Th. Gautier. Faceva ...
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psicoanàlisi Disciplina fondata da S. Freud, che ha per oggetto lo studio e il trattamento terapeutico di disturbi di tipo psicologico nel quadro di una teoria dinamica della psiche il cui concetto centrale [...] tra Es (l'inconscio, sede delle pulsioni, dominato dal principio del piacere), Io (dominato dal principio di realtà, alla base del pensiero logico-razionale) e Super-Io (sede delle istanze morali, che stabilisce gli ideali e agisce come censore). Il ...
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Scultore greco di Argo (attivo 460-420 a. C. circa). Fu il più grande maestro della scuola peloponnesiaca nell'età aurea dell'arte classica, e dagli scrittori antichi è spesso menzionato insieme con Fidia [...] con la sinistra sul fianco e la destra reggente la clava; il Cinisco, atleta di Mantinea, di cui si è trovata la base a Olimpia, riconosciuto con probabilità nell'Efebo Westmacott di Londra e in altre copie; il Discoforo, noto in più copie; la statua ...
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Stato fisiologico, in genere indotto artificialmente, apparentemente simile al sonno, che permette una grande varietà di risposte comportamentali alla stimolazione verbale. L’individuo ipnotizzato sembra [...] una controversia tra la scuola di Nancy e quella di Parigi: A.-A. Liébeault e H. Bernheim sostenevano che alla base dell’i. vi fossero processi psicologici dipendenti dalla suggestione, mentre J.-M. Charcot riteneva che l’i. si verificasse soltanto ...
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Secondo la tradizione, autore del terzo Vangelo canonico e degli Atti degli Apostoli; fu probabilmente di Antiochia e discepolo di Paolo che accompagnò fino a Roma. Il Vangelo di L., scritto probabilmente [...] privilegiare l'identificazione dell'autore del terzo Vangelo e degli Atti non più sulla base delle notizie biografiche della tradizione iniziata nel sec. 2°, ma sulla base della critica interna dei due scritti, per mettere in luce lo stile, le fonti ...
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Filosofo (Derby 1820 - Brighton 1903); prima ingegnere ferroviario, poi (1848) viceredattore dell'Economist, pubblicò nel 1850 la sua prima opera, la Social statics, cui seguirono varî saggi, alcuni pubblicati [...] le sue teorie sulla società, sempre legate all'idea base dell'evoluzione trasposta all'ambito del sociale, in specie agli eventi spazio-temporali, tendeva inoltre, pur sulla base di un fondamentale agnosticismo, a una possibile riconciliazione tra ...
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base
baṡe s. f. [dal lat. basis, gr. βάσις]. – 1. a. La parte inferiore di una costruzione o di un elemento architettonico, e in genere la parte inferiore di un oggetto qualsiasi, che costituisce il sostegno delle parti sovrastanti: b. di...
base jumper
loc. s.le m. Chi pratica lo sport estremo del lancio con paracadute da una base, da una postazione elevata. ◆ Uomini con le ali, il sogno è ormai realtà. […] Due alette e un cavo che uniscono le braccia al tronco. Una membrana...