MONTEFALCO (A. T., 24-25-26 bis)
Riccardo RICCARDI
Giovanni Battista PICOTTI
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Cittadina dell'Umbria, in provincia di Perugia, da cui dista 47 km., situata in magnifica posizione, a 473 m. s. m. su [...] di S. Maria di Piazza o del Popolo con affreschi del Melanzio (datati 1471 e 1490); la chiesa di S. Bartolomeo alla porta omonima (1244), dei secoli XI-XII. Fra gli edifici civili ricordiamo il palazzo comunale, del 1270, poi rimaneggiato, con un ...
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Architetti e scultori veneziani. Giovanni, figlio di Bertuccio, fu soprattutto un imprenditore e il primo ricordo documentario che lo riguardi è del 1382. Probabilmente collaborò ai restauri della chiesa [...] chiesa di S. Maria della Carità, per cui eseguì la lunetta della porta maggiore, ora alla Salute (1443-49), e dal 1445 al 1446 fece in S. Gregorio il sarcofago di Bartolomeo Morosini; nel 1448 poi la Madonna della loggia municipale di Udine. Notevole ...
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SALÒ (A. T., 20-21)
Giuseppe CARACI
Antonio MORASSI
Cittadina della provincia di Brescia, situata a 75 m. s. m., sulla riva occidentale del Lago di Garda. Ebbe sempre importanza per la sua posizione [...] presenta un portale di Gasparo da Cairano e Antonio della Porta da Porlezza (1506-1509). Ha tre navate ogivali divise ancona lignea dell'altare maggiore con statue policrome, opera di Bartolomeo da Isola Dovarese e Pietro Bussolo. Delle pitture sono ...
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Paese e comune della Val Tiberina in Toscana (Arezzo), sulle colline che cingono a ponente il piano di Sansepolcro, a 429 m. s. m., con 1650 ab. (il comune ha una superficie di kmq. 130,48, e 8370 ab.). [...] racchiudono pregevoli opere d'arte: la chiesa di S. Bartolomeo, del sec. XVIII, con ciborio della bottega dei Della il Castello di Sorci, già dei Pichi di Sansepolcro, con cortile e porta d'ingresso del sec. XIII.
La prima memoria di Anghiari si ha ...
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LESDIGUIÈRES, François de Bonne, duca di
Romolo Quazza
Nacque a Saint-Bonnet-de-Champsaur probabilmente nel 1543. Orfano di padre a cinque anni, studiò a spese dello zio materno, Francesco di Castellane, [...] Parigi, fuggì appena in tempo per sottrarsi alla strage di S. Bartolomeo. Dopo la morte del Montbrun, fu il capo dei protestanti del nel Delfinato, s'impadronisce di Grenoble. Nel settembre 1592 porta la guerra in Piemonte e occupa Cavour; ma nella ...
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GANDOLFO Cittadina della provincia di Roma, situata a 426 m. s. m. sul ripido margine che limita a ovest la cavità occupata dal bacino lacustre detto appunto di Castelgandolfo o di Albano (v. albano, lago [...] della Galleria di Sotto, che provenendo da Marino, giunge fino alla porta di Albano.
Castel Gandolfo non aveva che 625 ab. nel 1656; Incominciato su disegno del Maderno, fu proseguito da Bartolomeo Breccioli e da Domenico Castelli. Alessandro VII vi ...
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Benedetto di Bartolomeo dei Grazzini, detto da Rovezzano. Scultore e architetto. Nacque nel 1474 a Canapale presso Pistoia e morì dopo il 1552 a Vallombrosa. Il nome gli venne dal lungo soggiorno a Rovezzano. [...] di Michelangiolo trasportato in Francia, e compiva varî lavori architettonici nella Badia fiorentina, ove il Vasari gli ascrive la porta principale, il vestibolo e la cappella Pandolfini. Nel 1510 B. iniziava per la chiesa del Carmine la tomba di ...
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Domenicano, apologista del Savonarola, nato in Lucca tra il 1465 e il 1466. Per tradizioni di famiglia era favorevole ai domenicani, e, trovandosi in Firenze al tempo del Savonarola, fu tra i Piagnoni, [...] anni sottopriore del convento di S. Romano, dove morì di febbre quartana il 13 febbraio del 1519. Fra Bartolomeo della Porta lo ritrasse nella magnifica tela della Misericordia (Pinacoteca di Lucca).
Tra le biografie del Savonarola, la più conosciuta ...
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SCALZA, Ippolito
Luisa Becherucci
Scultore e architetto, nato a Orvieto circa il 1532, ivi morto il 22 dicembre 1617. Oscura la sua formazione. Dopo i monumenti di Bartolomeo (morto nel 1554) e Baldo [...] dell'attività artistica in Orvieto.
Fuori di questa città lavora per Perugia (portale sud del Duomo, circa 1568); per Bolsena (porta Romana, 1574-98); e, richiesto di pareri per il compimento della chiesa della Consolazione a Todi (1584), vi attende ...
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Cospicua famiglia umbro-sabino-romana, fiorita nei secoli XV-XVII. Detta anche dei Chitani o Aequitani, di pretesa classicheggiante origine greco-romano-gallica, diramò dall'umbro castello di Cesi, per [...] ebbero origine i tre rami principali della famiglia Cesi: quello di Bartolomeo vescovo di Narni, morto nel 1537; l'altro di Pierdonato, di antichità (celebre fu il loro Antiquarium a Porta Cavalleggeri); guerrieri valorosi (Giangiacomo di Angelo 1531, ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
principale
agg. e s. m. [dal lat. principalis, der. di princeps -cĭpis «primo»: v. principe]. – 1. agg. a. Che ha maggior rilievo, maggiore importanza rispetto ad altre cose dello stesso genere: esaminiamo i punti p. della questione; esporre...