DELLA PORTA, Giovambattista
Raffaella Zaccaria
G. Romei
Incerti sono il luogo e la data di nascita: nacque forse a Napoli (ma secondo altri a Vico Equense), intorno al 1535, se si dà fede alla dichiarazione [...] componenti vi erano gli amici e colleghi Ferrante Imperato, Bartolomeo Maranta, Donato Altimaro, Fabio Colonna, tutti uniti dalla che in una lettera del 7 apr. 1580 a Teodosio Panizza il cardinale Luigi d'Este menziona una commedia e una tragicommedia ...
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LOSCHI, Antonio
Paolo Viti
Nacque a Vicenza forse nel 1368, comunque non molto prima, da Ludovico di Niccolò e da Elena di Regle del Gallo.
Il padre, giureconsulto, era stato a Firenze, forse nel 1350, [...] e a Francesco Filelfo; un epitaffio per Bartolomeo da Montepulciano; argumenta in giambi latini premessi 381, 453-458; L. Valla, De vero falsoque bono, a cura di M. De Panizza Lorch, Bari 1970, pp. 143 s.; P. Cortesi, De hominibus doctis, a cura di ...
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FRANCO, Veronica
Floriana Calitti
Nacque a Venezia nel 1546 (data che si ricava dall'atto di morte), da Francesco, appartenente a una famiglia della classe dei cosiddetti cittadini originari, e da Paola [...] scrive lei stessa nel suo testamento. Si sposò giovanissima con Paolo Panizza, di professione medico, ma se ne separò poco dopo. Di G. Scrittore, V. Sali e A. Cavassico.
Con Bartolomeo Zacco, letterato e conte padovano, la F. ebbe una corrispondenza ...
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DE FRANCESCHI, Francesco (Francesco Senese, Senese)
Lorenzo Baldacchini
Nacque a Siena, probabilmente intorno al 1530. Sulle sue origini e la sua giovinezza non si sa praticamente nulla. Circa i suoi [...] , mentre la seconda uscì a Ferrara dai torchi di Valente Panizza tre anni dopo; le almeno cinque edizioni delle Metamorfosi di Ovidio ricorda un Camillo stampatore a Venezia nel 1528 ed un Bartolomeo, attivo a Siena nei primi anni del Seicento. Non ...
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CONTI, Carlo
Francesco Bussi
Nacque ad Arpino (prov. di Frosinone) il 14 ottobre del 1796; i genitori, Luigi e Maria Ruggieri, di buon casato e condizione agiata, avrebbero voluto che il figlio studiasse [...] libretto di I. Ferretti), I finti sposi e soprattutto Bartolomeo, della Cavalla ovvero L'innocente in periglio (libretto di (1831) e Gli Aragonesi in Napoli, con nuovi pezzi di G. Panizza e P. A. Coppola, cadde alla Scala (1838: Allgemeine mus. ...
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LOLLIO, Alberto (Flavio)
Valentina Gallo
Nacque il 18 maggio 1508 da Francesco e Caterina Ferrari a Firenze, dove il padre svolgeva incarichi diplomatici per i duchi di Ferrara. Trasferitosi a Ferrara [...] l'Oratione nella morte del gentilissimo giovane m. Bartolomeo Ferrinoal molto reverendo Gregorio Lilio Giraldi (ibid. il L. dedicò la stampa dell'anno successivo (Ferrara, V. Panizza). Analoga destinazione dovette avere la Galatea, di cui resta il ...
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CALZOLARI, Enrico
Clara Gabanizza
Raoul Meloncelli
Nacque a Parma il 22 febbraio del 1823 da Giuseppe e da Anna Capelletti. Ebbe il suo primo contatto con la musica negli anni della fanciullezza, allorché [...] nello studio del canto con il maestro Giacomo Panizza. Giunto nel capoluogo lombardo, venne introdotto nei teatro lirico milanese: la Scala. Qui l'11 marzo 1845 (impresario Bartolomeo Merelli) il C. fece il suo esordio nell'Ernani, riscuotendo un ...
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CAIROLI, Ernesto
Bruno Di Porto
Nacque il 20 sett. 1832 a Pavia, secondogenito di Carlo e Adelaide Bono. Sospettato dalle autorità di polizia, nel 1852 (l'anno dei processi di Mantova contro l'organizzazione [...] e romantico, quale si rivelò anche nelle tendenze artistiche e nell'amore per la fidanzata Adriana Panizza (figlia del fisiologo Bartolomeo), non sopportò la vita d'accademia mentre ferveva la seconda guerra d'indipendenza e, per combattere ...
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