CORTESI URCEO, Antonio, detto Codro
Lucia Gualdo Rosa
Nacque a Rubiera (Reggio Emilia) il 14 0 il 17 agosto del 1446 da Cortese.
La prima data la fornisce egli stesso nel quarto Sermone (Opera, Basileae [...] , accuratamente redatta subito dopo la sua morte dal discepolo Bartolomeo Bianchini, vita che è la fonte principale per tutti i Antonio Pico della Mirandola. Ma il 18 luglio 1480 moriva di malattia anche ilgiovane Sinibaldo, pianto in teneri distici ...
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PIO, Giovanni Battista
Daniele Conti
PIO (Andalò Plodius, de Plodiis, de Piis, Piò), Giovanni Battista. – Nacque quasi sicuramente a Bologna (nelle sue opere si definì sempre «Bononiensis») da Giacomo [...] svolse a Bologna sotto il magistero di Filippo Beroaldo il Vecchio, Bartolomeo Bianchini e Antonio Urceo nazionale Marciana, Lat., X.174 (= 3621), c. 149r (a F. Beroaldo ilGiovane, s.d. ma post 1502); Bergamo, Biblioteca civica, Azioni, 10, c. 54v ...
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BOLOGNI, Girolamo
Remo Ceserani
Nacque forse il 16 marzo 1454 (fu battezzato il 25) dal notaio Gianmatteo e da Lucia Rolandello.
La famiglia paterna s'era trapiantata da Bologna a Treviso nel sec. XIV [...] Era con lui, anch'egli al servizio dello Zane, ilgiovane amico Pietro Leoni da Aceda (Cintio Acedese), che più Treviso in una vera e propria fortezza. Agli ordini di Bartolomeo d'Alviano, comandante dell'esercito veneziano, furono demoliti borghi e ...
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GUGLIELMO da Pastrengo
Monica Cerroni
Nacque intorno al 1290 da Iacopo e Armelina, quasi certamente a Verona: l'appellativo, che sempre accompagna il suo nome, indica, più che il luogo di nascita, l'origine [...] mura della sua città, Mastino arrivò a sospettare del cugino, il vescovo Bartolomeo Della Scala di complottare in favore di Venezia; nella notte Claudiano, Plinio ilGiovane e soprattutto Catullo riemersero così da secoli di oblio.
Il tempo trascorso ...
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FRANCO, Nicolò
Franco Pignatti
Nacque il 13 o il 14 sett. 1515 a Benevento da Giovanni, di umili condizioni. Forse dopo avere intrapreso studi giuridici, il F. si dedicò alle lettere. Si stabilì a Napoli [...] Grande e nutrì all'inizio per lui grande stima. Ilgiovane F. contribuì alla composizione di opere dello scrittore, anche dopo il suo arrivo, la sera del 15 luglio, fu arrestato, apparentemente senza un valido motivo, in casa di Bartolomeo Camerario, ...
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PICCOLOMINI, Alessandro
Franco Tomasi
PICCOLOMINI, Alessandro. – Primogenito di una famiglia piuttosto numerosa, probabilmente composta da altri dieci fratelli e due sorelle, nacque a Siena il 13 giugno [...] attività accademiche, come testimonia il suo attivo coinvolgimento per convincere Bartolomeo Lombardi, chiamato sul finire raggiungere il padre nelle Fiandre. È probabile che il senese seguisse ilgiovane Asburgo almeno sino a Milano, dove il 6 ...
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CASCIOTTI (Casciotto, Casotti, Caciotti, Cagiotti), Bartolomeo
Giancarlo Schizzerotto
Nacque agli inizi del sec. XV in Firenze. Nulla sappiamo della sua infanzia e della sua giovinezza, fino al momento [...] , Plinio ilGiovane, Livio). Il lavoro di trascrizione, ostacolato dalla peste che obbligò ilgiovane a continui quattro esametri di epitome delle Tusculanae Disputationes). Per un Bartolomeo Casurius in rapporto nel 1453 col Valagussa si veda: G ...
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DEL CARRETTO, Galeotto
Roberto Ricciardi
Nacque poco prima del 1455 dal marchese Teodoro, signore di Millesimo e consigliere dei Paleologhi di Monferrato, e dalla genovese Brigida Adorno, in una località [...] discesi nuovamente i Francesi in Italia, il D. seguì ilgiovane marchese Guglielmo e il governatore Costantino Arianiti, che si ; nel 1527 la reggente Anna lo inviava, con Bartolomeo Della Valle, quale ambasciatore al conte Lodrone, governatore ...
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CAMPANA, Cesare
Gino Benzoni
Nato attorno al 1540 all'Aquila, da una famiglia della nobiltà locale, si trasferì nel 1572 circa a Vicenza; e qui, almeno dal 1578, insegnò grammatica al seminario. Nel [...] noti, anche se non citati, ad Antonio Possevino ilGiovane, autore d'una storia dei Gonzaga in latino uscita Bartolomeo è perciò legittimo "macello di pestifera gente". Se poi "una villa" in Normandia, nel 1583, colpita da una folgore "arse tutta", il ...
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CECCHI, Giovan Maria
Claudio Mutini
Nacque a Firenze il 15 maggio 1518da Bartolomeo o Baccio di Sano Cecchi, famiglia del quartiere di Santa Croce, e da una Sannini, figlia di un farsettaio.
Primogenito [...] in questo tipo di spettacolo né la dispersione degli intrighi (un esempio tipico: il Tobia, ove la trama di avventure che hanno come protagonisti Tobia ilgiovane, Sara e Azaria, l'arcangelo Raffaele si sovrappone nettamente a quella interpretata dal ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...