BONELLI, Giorgio
Paolo Casini
Nacque a Vico, presso Mondovì, il 5 luglio 1724. Compiuti a Mondovì i primi studi, vinse per concorso un posto al Collegio delle province di Torino, ove si addottorò in [...] Non abbandonò però gli studi, specie di botanica. Di questa disciplina si era interessato già a Torino, seguendovi i corsi di Bartolomeo Caccia e stringendo rapporti con alcuni dei maggiori cultori italiani, come l'Allioni e il Pontedera.
Sposatosi e ...
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CALORI (de Caloris, Calora), Giovanni
Juliana Hill Cotton
Nacque probabilmente a Modena intorno al 1430 dal "nobilis vir" Bartolomeo (già morto nel 1466); la sua era forse quella stessa antica famiglia [...] inventario del 20 ott. 1495, compilato da Giovanni Lascaris e Bartolomeo Ciai quando i libri di Piero de' Medici furono trasferiti alla Biblioteca di S. Marco. I due manoscritti, intitolati rispettivamente nell'inventario del Lascaris Breviloquium de ...
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GALVAGNI, Ercole
Umberto Torelli
Nacque a Bologna, dall'avvocato Bartolomeo e da Marianna Trotti, il 5 sett. 1836.
Compiuti i primi studi, si laureò in medicina e chirurgia nell'Università felsinea [...] L'Imparziale, XIX (1879), pp. 618-631, e L'avvenire della medicina. Discorso inaugurale (Modena 1886), dai quali traspaiono i criteri ai quali informò la sua attività di docente e di medico; nonché Lezioni di patologia speciale medica dettate nella R ...
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FUSCONI, Francesco
Dagmar Von Wille
Oriundo di Norcia, nacque probabilmente negli ultimi decenni del XV secolo; non abbiamo notizie relative agli anni e al luogo dei suoi studi. In quanto scrittore [...] aiuto il nipote B. Passerini e il fratello Bartolomeo (protomedico del Collegio dei medici nel 1563), statue di Roma. Grundlagen für eine Geschichte der antiken Monumente in der Renaissance, I, Leipzig 1912, pp. 98 s.; L. von Pastor, Storia dei papi ...
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CANEPARI (Caneparius), Pietro Martire (Pietro Antonio, Pietro Maria)
Augusto De Ferrari
Nacque a Crema (secondo altri a Cremona) nella seconda metà del sec. XVI da Domenico e da Faustina Filaga.
La [...] Tra i più noti appartenenti a questa famiglia (che si estinse solo alla fine del sec. XVII) si ricorda Bartolomeo, giureconsulto si diffonde poi sull'uso della pirite come medicamento, secondo i precetti di Avicenna, e come pietra focaia. La seconda ...
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FORTE, Angelo
Enrico Peruzzi
Nulla è possibile ricostruire sulla vita e sulla famiglia di questo personaggio vissuto nel XVI secolo, né si può stabilire il luogo della sua nascita. La presenza di una [...] va posto alla base della medicina: "non pochi d'essi [i medici antichi] congetturorno il calor naturale essere nelli corpi vero maestro Bindoni, 1535); Veritatis redivivae militia (ibid., Bartolomeo Zanetti, 1539); De calamitoso errore Avicennae, unde ...
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FERRERI, Gherardo
Domenico Celestino
Nacque a Cuneo il 15 nov. 1856 da Giuseppe, magistrato, e da Francesca Gherardi. Trasferitosi a Roma, dopo aver superato gli studi classici e i corsi universitari [...] prima all'ospedale S. Giacomo (1888-1892), poi al S. Bartolomeo all'Isola Tiberina (1892-1898), infine al S. Spirito. in Italia, una sede propria e indipendente nel policlinico Umberto I: in realtà, la costituzione in istituto era stata voluta ...
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CAVALLI, Francesco
Marco Palma
Nacque a Brescia, probabilmente dopo la metà del sec. XV. Tutto quello che sappiamo di preciso sul suo conto si riferisce a un periodo di tempo abbastanza breve, tra gli [...] conto di Andrea Torresano e contenente opere dei medici Bartolomeo Montagriana e Antonio Cermisone (cfr. W. A. tomo dell'aldina di Aristotele (contenente anche opere di Teofrasto) cfr. Hain, I, 1, n. *1657; A.-A. Renouard, Annales de l'imprimerie ...
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MARAGLIANO, Dario
Massimo Aliverti
Nacque a Genova il 1° nov. 1852 da Bartolomeo e da Giovanna Garibaldi. Completati gli studi classici, si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia della sua città. [...] Studi statistici sulla diffusione della pellagra in Italia e specialmente nella provincia di Modena, in Giorn. della Soc. italiana d'igiene, I [1879], pp. 149-164, 245-277; La pellagra nella province di Modena e Reggio. Studi statistici, in Gazz. del ...
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BERTAPAGLIA (Bertipaglia), Leonardo
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Figlio di Bartolomeo Rufo, nacque a Padova alla fine del sec. XIV, come si può desumere, contro datazioni posteriori divenute tradizionali, dal fatto che il figlio [...] uso degli astringenti e del cauterio; curò radicalmente i casi di ferite con ossa scoperte, delle quali (Thorndike, More manuscripts, p.125 n. 1). è molto probabile che i manoscritti dei quali auspica l'edizione lo Scardeoni (De antiquitate,p. 209) ...
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bartolomita
s. m. (pl. -i). – 1. Religioso appartenente alla congregazione di monaci armeni (chiamati anche «fratelli armeni») che, profughi in Italia, si stabilirono nel 1307 a Genova, con sede nella chiesa di S. Bartolomeo. 2. Religioso...
notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, la cui durata varia con la latitudine...