Incisore e pittore (n. forse a Sansepolcro 1582 circa - m. 1656). Fu allievo e collaboratore di G. Parigi, a Firenze. Come pittore, si ricorda di lui l'Ultima Cena (1604) nel convento di S. Bartolomeo [...] a Sansepolcro. Le sue acqueforti e i suoi disegni di paesaggi, che mostrano riflessi dell'arte di P. Bril, ebbero importanza per la formazione di Stefano della Bella e di J. Callot che il C. aiutò quando era a Firenze. ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] Pio II); le liriche di T.V. Strozzi e soprattutto le liriche e i dialoghi di G. Pontano.
Lungo il corso del 15° sec., e specialmente distaccava dal gusto tradizionale (Alvise risentì di Antonello, Bartolomeo della prima fase di Giovanni Bellini, e di ...
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(fr. Paris) Città capitale della Francia (10.900.952 ab. nel 2018, considerando l’intera agglomerazione urbana). È situata sulle rive della Senna, al centro dell’Île-de-France, e alla confluenza nella [...] fu nuovamente teatro di stragi, quali la notte di San Bartolomeo nel 1572 e il terribile assedio di quasi 4 anni posto il nome di Comune, tenne il potere per circa 2 mesi, dopo i quali fu costretta a capitolare di fronte all’assedio del governo di L ...
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Pittore e architetto (Urbino 1483 - Roma 1520). Figlio di Giovanni Santi R. poté ricevere dal padre, morto nel 1494, solo un primo indirizzo alla pittura. Grande importanza ebbero invece per la sua formazione [...] sugli esempî di Leonardo, Michelangelo e di fra Bartolomeo, non trascurando però di risalire alle origini del , interamente progettata da R. (la decorazione fu completata nel 1516 con i mosaici eseguiti da Luigi de Pace da Venezia su disegni di R.). ...
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Pittore (Venezia 1696 - Madrid 1770). Tra i massimi esponenti del rococò e ultimo grande protagonista della decorazione monumentale in Europa. T. lavorò in Italia e all'estero, lasciando numerose opere, [...] Bencovich (Madonna del Carmelo, 1720 circa, Brera; Martirio di s. Bartolomeo, 1722, Venezia, S. Stae). Con l'esordio di T. nel Gesuati (1737-39) e i dipinti per la chiesa del Carmine e per S. Alvise. Tra i maggiori risultati del sodalizio con ...
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Pittore e incisore (Norimberga 1471 - ivi 1528). È il più alto rappresentante dell'arte e della cultura del Rinascimento del Nord e il carattere nordico del suo temperamento si rivela potentemente nel [...] capolavoro, la Festa del Rosario (1506, Národní Galerie, Praga), per l'altar maggiore di S. Bartolomeo. Altre opere dello stesso anno sono il Gesù tra i dottori (Coll. Thyssen, Lugano, 1506) e il gran quadro della Madonna (Staatliche Museen, Berlino ...
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Urbino Comune delle Marche (226 km2 con 13.929 ab. nel 2020, detti Urbinati), capoluogo, insieme a Pesaro, della prov. di Pesaro e Urbino (➔ Pesaro). La cittadina è situata a 485 m s.l.m. sopra un colle [...] Montefeltro (1213). Con Guido il Vecchio di Montefeltro e i suoi successori divenne il centro di un vasto Stato che ; portale di Maso di Bartolomeo, 1451) e S. Agostino (13°-14° sec.), trasformate nel 18° secolo. I palazzi Palma, Passionei, Luminati ...
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Nome con cui è noto il pittore Piero di Lorenzo di Chimenti (n. Firenze 1462 circa - m. 1521). Allievo di Cosimo Rosselli, lo aiutò negli affreschi della Sistina. Impressionato tecnicamente dal Pollaiolo, [...] le passioni dell'umanità selvatica.
Vita e opere
Pochi sono i documenti che lo riguardano e non ci sono opere firmate o da Fra Bartolomeo. Nella tecnica raffinata, nell'uso dei colori brillanti, nell'attenzione per i particolari resi realisticamente ...
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Ammannati, Bartolomeo. - Scultore e architetto (Settignano 1511 - Firenze 1592), è una delle figure più rappresentative del manierismo. Di formazione eclettica ma assai sensibile all'influsso michelangiolesco [...] il Vignola e il Vasari, alla costruzione di Villa Giulia. Il Vasari, nel 1555, fece chiamare l'A. alla corte di Cosimo I a Firenze. L'artista, ormai maturo, vi esegue le sue opere più significative: la fontana di piazza della Signoria (concorso: 1559 ...
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Comune della prov. di Roma (125,6 km2 con 34.338 ab. nel 2008), situato in vista del Tirreno su uno sperone tufaceo spianato naturalmente, in modo da lasciare spazio per l’abitato, che ha forma di quadrilatero [...] , da cui C. risorse nel 15° sec., sotto le signorie di Bartolomeo della Rovere, degli Orsini e dei Farnese e passò ai Ruspoli, con interno con cellette laterali. Nel 7°-6° sec. a.C. i tumuli misurarono fino a 30 m di diametro; essi presentano un ...
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bartolomita
s. m. (pl. -i). – 1. Religioso appartenente alla congregazione di monaci armeni (chiamati anche «fratelli armeni») che, profughi in Italia, si stabilirono nel 1307 a Genova, con sede nella chiesa di S. Bartolomeo. 2. Religioso...
notte
nòtte s. f. [lat. nox noctis, da una radice conservatasi nella maggior parte delle lingue indoeuropee]. – 1. a. L’intervallo di tempo che corre fra il tramontare e il successivo sorgere del sole, la cui durata varia con la latitudine...