DIEDO (Diedus, Dedus Didius), Francesco
Gilbert Tournoy
Figlio di Alvise di Marco, del ramo di Ss. Apostoli dell'antica famiglia appartenente al patriziato veneziano, e di Creusa di Giovanni Boldù, [...] e Zaccaria Barbaro, capitano di Verona, i beni di Bartolomeo Colleoni, in modo che, alla morte di questo, prendessero cui, il 23 luglio 1478, il D. e il collega Eustachio Balbi si congratularono con Federico Gonzaga per la successione nel Marchesato. ...
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ISOLANI, Jacopo
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna verso il 1356 primogenito dei quattro figli di Giovanni di Domenico e di Alenia (Alignia) di Gentile Alidosi.
Nel 1378 sposò Bartolomea, figlia postuma [...] di riconoscenza, nominò l'I. cardinale diacono di S. Eustachio, titolo già portato dallo stesso Cossa.
Ai primi di agosto dell'I. con un nuovo governatore, l'arcivescovo di Milano Bartolomeo della Capra, fu il segnale di una più sollecita attenzione ...
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FEDERICI, Marco
Giovanni Assereto
Nacque a La Spezia il 4 genn. 1746 da Stefano e da Maria Cipollini. Appartenente ad una famiglia di antica aristocrazia (un suo antenato aveva ottenuto, nel 1444., [...] richiamato a fine '93 il Massuccone per motivi di salute, gli subentrò Bartolomeo Boccardi (che tenne la carica fino al dicembre 1797 e poi da un discorso d'occasione forse concordato col giansenista Eustachio Degola, certo strano nella bocca di chi, ...
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DEL BUFALO, Innocenzo
Bernard Barbiche
Appartenente ad un'antica famiglia patrizia originaria di Pistoia, nacque a Roma nel 1565 o '66, secondogenito di Tommaso e di Silvia de' Rustici.
Il padre esercitò [...] cariche municipali, come caporione e consigliere per i rioni Colonna e S. Eustachio, e morì tra il 1592 e il 1599. Il fratello maggiore, 1602 da un nunzio straordinario, il cameriere segreto Bartolomeo Powsinski. Ma la congiura ordita in quel momento ...
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PETRUCCI, Raffaello
Gaetano Greco
PETRUCCI, Raffaello (Raffaele). – Nacque a Siena intorno al 1472 da Giacoppo Petrucci, figlio di Bartolomeo e fratello di Pandolfo, e dalla fiorentina Nanna Fantoni. [...] Borghese abbandonò la città e il 9 marzo vi entrò Eustachio, seguito il giorno dopo da Petrucci stesso, al quale un sorte toccò ad altri congiurati come Niccolò de’ Rocchi e Bartolomeo Micheli.
La dura repressione nei confronti dei nemici interni va ...
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CELANO, Berardo di (Berardus comes Laureti et Cupersani)
Norbert Kamp
Nacque intorno all'anno 1165 dal nobile abruzzese Ruggero e da Alfereda. Il padre apparteneva ad una linea collaterale della famiglia: [...] conseguenza della querela mossa dall'abate Boamondo di S. Bartolomeo di Carpineto, Celestino III nominò due giudici delegati di S. Salvatore di Goleto presso Nusco la chiesa di S. Eustachio di Lavello con tutte le pertinenze, per la salute dell'anima ...
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BIANCHETTI, Giacomo
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Figlio di Matteo, nacque a Bologna intorno al 1335.
Secondo il Dolfi, seguito dal Fantuzzi, sua madre fu Isotta Malatesta di Rimini, sposata da Matteo nel 1347; i due sarebbero [...] ne è una lettera del cardinale diacono di S. Eustachio, Baldassarre Cossa, legato pontificio e vicario generale del "Infrascripte sono antichità de Bologna, che ò reducte io frà Bartolomeo della Pugliola, de l'ordine de' frà Menuri tracte delle ...
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PEPOLI, Guido
Giampiero Brunelli
PEPOLI, Guido. – Nacque a Bologna il 5 maggio 1560 da Cornelio, conte di Castiglione, e da Sulplizia Isolani dei conti di Minerbio. Apparteneva a uno dei lignaggi bolognesi [...] che dal 6 febbraio 1592 fu cardinale diacono di S. Eustachio). La sua condotta di vita appariva agli osservatori poco in decise di affidare l’esecuzione del provvedimento al cardinale Bartolomeo Cesi, anch’egli ex tesoriere generale. Pepoli rientrò ...
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