Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] e preziosi gioielli è il busto conservato nel palazzo di S. Marco, la cui attribuzione resta ancora oggetto di discussione (BartolomeoBellano, come afferma il Vasari, o Mino da Fiesole): la tiara che copre il capo del papa raffigura forse quella ...
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Le arti del Veneto
Giovanna Baldissin Molli
Unità e molteplicità, ricercata bellezza, tecnica scaltrita, materiali differenziati, consapevolezza e autoreferenzialità caratterizzano la storia delle arti [...] nella Cappella Pellegrini in Santa Anastasia a Verona. Il magistero di Donatello è a monte della scultura del padovano BartolomeoBellano e soprattutto di Andrea Briosco, detto il Riccio: figlio e nipote di orefici, fonditore in bronzo di opere su ...
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ASPETTI, Tiziano, detto Minio
Carla Guglielmi Faldi
Nacque a Padova da Guido (m. 1518) lizzaro, cioè fabbricante di pettini per tele (mestiere tradizionale di famiglia) e fonditore e da Paola figlia [...] di Tiziano Aspetti Minio: i suoi modi si inseriscono in maniera tipica nel donatellismo - tramandato anche da BartolomeoBellano da Padova - della scultura padovana del Cinquecento (è significativo l'equivoco per cui taluni attribuirono erroneamente ...
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MINELLI (Minello, Minelli de’ Bardi), Giovanni
Debora Tosato
Figlio del maestro Antonio, nacque a Padova intorno al 1440.
È menzionato per la prima volta come lapicida, abitante in contrada S. Agata, [...] -23; L. Guidaldi, Ricerche sull’altare di Donatello, in Il Santo, IV (1932), p. 283; E. Rigoni, Notizie riguardanti BartolomeoBellano e altri scultori padovani, in Atti e memorie dell’Accademia di scienze, lettere ed arti in Padova, CCCXCII (1932-33 ...
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ZOCCHI, Giacomo
Andrea Bartocci
– Nacque intorno al 1400 a Massafiscaglia forse da una famiglia di artigiani o mercanti, figlio di Giovanni. Sconosciuto è il nome della madre.
Oltre alla sorellastra [...] eseguite le sue ultime volontà sul rinnovo del presbiterio probabilmente entro il 1477. La lastra tombale, su cui BartolomeoBellano e i suoi collaboratori scolpirono (entro il 1472) la sua figura giacente, fu collocata presumibilmente dietro l ...
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SEVERO da Ravenna
Giulia Zaccariotto
SEVERO da Ravenna. – Nacque tra il 1465 e il 1475 probabilmente a Ravenna, figlio dello scultore Domenico de Calcetis, ovvero anche Calzetta, prendendo il nome del [...] degli ideatori di bronzetti nei repertori tedeschi di primo Novecento, concentrati più sulle figure del Riccio e di BartolomeoBellano o sulla generica Scuola padovana. Solo Leo Planiscig intuì l’esistenza di un altro maestro, definito Maestro del ...
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RUBINO, Giovanni detto il Dentone
Marco Campigli
– Il primo documento che lo riguarda è del 29 gennaio 1513. Si tratta di un atto notarile in cui il padre Antonio si accordò con gli scultori Giovanni [...] uno dei quadri marmorei della cappella del Santo, in Il Santo, III (1931), pp. 321-331; Ead., Notizie riguardanti BartolomeoBellano e altri scultori padovani, in Atti e memorie dell’Accademia patavina di scienze, lettere ed arti, n. s., XLIX (1932 ...
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FONDULI (De Fondulis, De Fondutis, Fondulo, Fondullus, Fondolin), Giovanni
Maria Verga Bandirali
Nacque a Crema per sua stessa dichiarazione, "Ego Joannes Fondulus de Chrema sculptor" (Sartori, 1976), [...] cremaschi..., in Arte lombarda. VI (1961), 1, p. 111; A. Sartori, L'armadio delle reliquie della sacrestia del Santo e BartolomeoBellano, in Il Santo, gennaio-aprile 1962, p. 32; E. Rigoni, L'arte rinascimentale in Padova, Padova 1970, pp. 25 s ...
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ANDREA di Guido da Fiesole
Augusta Bubani
Confuso talvolta con Andrea di Piero Ferrucci da Fiesole e, fino al 1398, con Andrea di Guido da Firenze di cui lo Gnudi, togliendo dal catalogo di A. molte [...] , VI (1929), p. 120; S. Bettini, Un'opera sconosciuta di A da Fiesole, in L'Arte, XXXIV (1931), pp. 506-512; Id., BartolomeoBellano, "ineptus artifex"? in Riv. d'Arte, XIII (1931), pp. 46, 47; G. Gnudi, Intorno ad A. da Fiesole, in La Critica d'Arte ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] che non noceva a cosa alcuna del palazzo; e fu tenuta cosa bella, come ancora è manifesto; in modo che chiunque si è discostato da stranieri di Giovanni Villani, di Francesco da Barberino, di Bartolomeo da S. Concordio, di Fazio degli Uberti e d' ...
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maestro1
maèstro1 (o maéstro) s. m. [lat. magĭster, der. di magis «più»]. – 1. (f. -a) a. In senso ampio, chi conosce pienamente una qualche disciplina così da possederla e da poterla insegnare agli altri: vero, insigne, grande, sommo, insuperabile...
popolano
agg. e s. m. [der. di popolo1]. – 1. agg. a. Del popolo, che appartiene al popolo: un uomo p.; donne p.; gente popolana. b. Che è proprio, tipico del popolo, della gente del popolo: il buon senso p.; modi, costumi p.; espressioni,...