Pittore (Firenze 1560 - Madrid 1608), allievo di B. Ammannati. Lavorò alla cupola del duomo di Firenze insieme a F. Zuccari col quale si recò prima a Roma, poi (1585) in Spagna, dove (noto col nome di Bartolomé Carducho) dipinse, con il fratello Vincenzo (v.), all'Escorial e nel chiostro del monastero, divenendo poi (1598) pittore ufficiale di Filippo III. All'influsso di P. Tibaldi, anch'egli attivo ...
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PAGANI, Gregorio (Goro). – Figlio del pittore Francesco di Gregorio e di Elena Crocini, nacque a Firenze il 14 luglio 1559 (Firenze, Archivio dell’Opera del duomo, Registro dei battezzati maschi, 1558-59, [...] , p. 259; Longhi, 1927, pp. 7 s.), dove, come riferisce Baldinucci, Pagani inviò molte opere tramite l’amico BartolomeoCarducci.
Baldinucci elenca in più occasioni (III, pp. 38, 46, 476) dipinti mandati da Pagani in Spagna. Probabilmente all’inizio ...
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CASCESE (Cajés, Caxés, Cascesi), Patrizio
Fiorella Sricchia Santoro
Pittore di origine aretina, passò in Spagna a lavorare per Filippo II e lì rimase per tutto il resto della sua vita. La prima notizia [...] il C. durante la sua lunga attività in Spagna godesse come artista di una situazione di prestigio paragonabile a quella di BartolomeoCarducci, a cui fu molto legato e accanto al quale si trovò impegnato talvolta in quelle opere di occasione che il ...
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FAUCCI, Carlo
Artemisia Abrami Calcagni
Nato nel 1729 a Firenze, fu allievo dell'incisore Carlo Gregori (Firenze, Bibl. naz., ms. II.I 438: Notizie di C. Gregori lucchese scritte da A. Cambiagi, c. [...] da G. F. Barbieri detto il Guercino; S. Maria Egiziaca da G. Ribera detto lo Spagnoletto; S. Giuda Taddeo da BartolomeoCarducci. Nell'edizione del 1786 compaiono in più: Ritratto di Ant. Vandich (autoritratto a mezzo busto); Lo Sposalizio di Maria ...
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Pittore (Firenze 1576 - Madrid 1638), fratello e scolaro di Bartolomeo, cui successe (1609) come pittore di corte del re di Spagna. Ebbe una vastissima produzione. L'opera sua più importante è costituita [...] dai 54 dipinti eseguiti (1626-1632) per la certosa El Paular, presso Segovia, ora in varî musei (numerosi bozzetti agli Uffizi). Scrisse Diálogos de la pintura (Madrid 1633) ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] ultimo, e il più grande, poeta del Risorgimento. Ma Carducci non è esente dalle inquietudini e dagli squilibri del suo tempo distaccava dal gusto tradizionale (Alvise risentì di Antonello, Bartolomeo della prima fase di Giovanni Bellini, e di Mantegna ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] il Castello sforzesco e il corso di Porta Genova, ricavandone le vie Carducci e De Amicis, e tra il '95 e il '96 si si svolse solo in parte a Milano. A Leonardo attinse anche Bartolomeo Suardi, detto il Bramantino, ma senza per questo sacrificare in ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] al Rinascimento, Milano 1976, pp. 83-271; C. Carducci, Un insediamento barbarico presso il santuario di Belmonte nel Canavese, Maria della Lama a Salerno, in cui le figure di S. Bartolomeo e di S. Andrea mostrano contatti con il mondo orientale (d ...
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MARCHE
E. Simi Varanelli
Regione dell'Italia centrale, bagnata a E dal mare Adriatico e confinante a N con la Romagna, a O con la Toscana e l'Umbria, a S con il Lazio e l'Abruzzo. Esteso dallo spartiacque [...] e degli artisti della Marca d'Ancona, Ancona 1834; G.B. Carducci, Su le memorie e i monumenti di Ascoli Piceno, Fermo 1853; del XV secolo, ivi, pp. 207-242; G. Donnini, Giovanni di Bartolomeo e gli scultori fabrianesi, ivi, pp. 243-256; G.A. Cellini ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] visto, e perfino un ritratto di giovinetta di Bartolomeo Veneto e un'innocente sacra conversazione attribuita al poesia ‟il fiore forse più corrotto fra quanti, dopo i fiori di Carducci [...] o dopo i fiori stessi di D'Annunzio, produsse, dai semi ...
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