Scultore (sec. 16º), attivo a Venezia: nel 1506 lavora sotto T. Lombardo alla cappella Zen di San Marco. Opere, improntate a una grandiosa classicità: una Maddalena (1524) ora nella chiesa dei SS. Giovanni e Paolo, il S. Rocco sull'altare dell'omonima chiesa a Venezia ...
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GRIGI (de Grigis), Guglielmo, detto il Bergamasco
Matteo Ceriana
Figlio di Giacomo, non se ne conosce la data di nascita, fissabile intorno al 1480 in considerazione dello svolgimento della sua attività [...] nell'altare maggiore già in S. Giminiano a Venezia, certamente finito ante 1525, che, contenendo sculture di BartolomeoBergamasco, potrebbe ancora una volta essere frutto di una collaborazione tra i due conterranei.
Il successo dell'altare Della ...
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BONO (Bon, Buon), Bartolomeo
Giovanni Mariacher
Figlio di Giovanni, nacque a Venezia sulla fine del sec. XIV, e la sua attività di scultore e architetto è discretamente documentata. Negli anni 1422-30 [...] qualche confusione anche anacronistica attorno alla persona e all'opera del B., coinvolgendo anche, tra l'altro, il BartolomeoBergamasco (figlio di Francesco).
Fonti e Bibl.: F. Sansovino, Venetia città nobilissima..., Venetia 1581, cc. 59, 102; [M ...
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GHISLANDI, Vittore (al secolo Giuseppe), detto Fra Galgario
Francesco Frangi
Figlio di Domenico, pittore, e di Flaminia Mansueti, nacque a Bergamo e, insieme con la sorella gemella Beatrice, venne battezzato [...] pittorica di Frate Galgario, in Bollettino della Civica Biblioteca di Bergamo, IX (1915), 2, pp. 71-73; Un ritratto del bergamascoBartolomeo Manganoni nel Museo di Narbona, ibid., X (1916), 4, pp. 187-189; P. Molmenti, Un ritratto dipinto da Fra ...
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BARTOLOMEO di Francesco da Bergamo (B. Bergamasco)
Elena Bassi
Attivo a Venezia nella prima metà del sec. XVI, collaborò con vari lapicidi e architetti lombardi. Per Tullio e Antonio Lombardo pare abbia [...] al centro di un complesso cui l'architetto V. Fantoni, bergamasco, insieme con i figli e G. M. Mosca, lavorò estuario, Roma 1956, pp. 344, 368, 588, 785, 857; L. Angelini, Bartolomeo Bono e Guglielmo d'Alzano, Bergamo 1961, pp. 45-49; U. Thieme-F. ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] distaccava dal gusto tradizionale (Alvise risentì di Antonello, Bartolomeo della prima fase di Giovanni Bellini, e di Singolare pittore di nature morte con strumenti musicali fu il bergamasco E. Baschenis. L’involuzione economica e politica si ...
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VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] e della Fortezza della Porta della Carta il nome di Bartolomeo Bon che sta scritto sull'architrave e, se si ha influsso di Michelangelo, e del pari Iacopo Palma il Vecchio, bergamasco, ha sentito la grande arte romana prima di giungere alla sua ...
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LONGHI, Roberto
Simone Facchinetti
Nacque ad Alba, nelle Langhe, il 28 dic. 1890, da Giovanni e da Linda Battaglia, originari della provincia modenese: di Concordia sulla Secchia il primo, di Carpi [...] quello dei "discepoli prossimi": Carlo Saraceni, Bartolomeo Manfredi, Valentin de Boulogne, Orazio Riminaldi, Orazio la Scuola enologica di Alba e si trasferì a Gorlago, nel Bergamasco, nella casa della zia materna, Delfina Battaglia. Sempre in quell ...
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BERGAMO
A. Bianchi
(lat. Bergomum)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia. Posta al limite meridionale dei primi colli delle Prealpi bergamasche, allo sbocco delle valli Seriana e Brembana, nel [...] (1382) e un'altra Madonna con il Bambino, s. Bartolomeo, s. Agata e due devoti, di poco precedente alla prima Bergamo 1799; F. M. Tassi, Vite dei pittori, scultori e architetti bergamaschi, Bergamo 1793 (rist. anast., a cura di F. Mazzini, 2 voll ...
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BAROZZI (Barozio), Iacopo (Giacomo), detto il Vignola
Stefano Bottari
Nacque a Vignola (Modena) da Bartolomeo, il 10 ott. 1507.
Dai più autorevoli biografi (Vasari, Danti), e per sua stessa ammissione, [...] fantasie" che poi furono tradotte "in opera di legni commessi e tinti a uso di tarsie" (Vasari, VII, p. 105) dal bergamasco fra, Damiano Zambelli per la chiesa di S. Domenico a Bologna.
Il problema delle tarsie di S. Domenico, eseguite in vari tempi ...
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