Gabriele D'Annunzio: Poesie teatro prose
Mario Praz
Ferdinando Gerra
Si può presentare d'Annunzio in forma antologica, con la sola eccezione di Alcyone? Potremmo ricordare a nostro favore come egli [...] della formazione del linguaggio poetico romantico e decadente, è ravvisabile anche prima di quello barocco, si scopre nel poeta latino che del linguaggio barocco è stato uno dei maestri e dei sollecitatori», cioè in Ovidio, mette indirettamente il ...
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GALEANO, Giuseppe
Rosario Contarino
Nacque a Palermo nel 1605 da una famiglia che l'Oldoini dice originaria di Ventimiglia.
Dei suoi studi, culminati nel conseguimento della laurea in teologia, filosofia [...] e seguono i moduli di F. Petrarca e del petrarchismo, anche se sono presenti le tendenze della lirica manierista e barocca.
Pur convinto della dignità del suo lavoro, il G. - vuoi per gioco letterario, vuoi per qualche riserva mentale - scelse di ...
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FASANO, Gabriele
Maria Giuseppina Marotta
Figlio, probabilmente, di Alessandro e di Livia de Murena, nacque a Solofra (od. prov. di Avellino) nel 1645. Nulla si sa del suo corso di studi. Si sa, invece, [...] che hanno quasi soltanto bisogni fisiologici e si esprimono, anche la timida Erminia, con linguaggio da caserma. Il superficiale barocchismo del F., come già quello di G. B. Basile incapace di toni drammatici e d'introspezione psicologica (tranne l ...
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Stato dell’America Meridionale. Quinto Stato del mondo per vastità, si estende in latitudine fra 5°16' N e 33°45' S, quindi tra la zona equatoriale e quella tropicale australe, per una lunghezza di 4320 [...] : A.L. Vieira è di nascita e di formazione portoghese e G. de Matos, considerato generalmente il primo poeta brasiliano, risente del barocco spagnolo. Una reazione decisa si ha nella seconda metà del sec. 18° con la ‘escola mineira’, dal nome del suo ...
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UNGARETTI, Giuseppe (XXXIV, p. 673)
Giuseppe Antonio Camerino
Poeta, morto a Milano nella notte tra l'i e il 2 giugno 1970. Le poesie che confluiscono ne Il dolore (1947) sono state composte tra il 1937 [...] a Ungaretti); A. Zanzotto, in Comunità, ott. 1958; I. Gutia, Lingauggio di Ungaretti, Firenze 1959; L. Anceschi, in Barocco e Novecento, Milano 1960; G. Bàrberi-Squarotti, in Astrazione e realtà, ivi 1960; P. Bigongiari, in Poesia italiana del ...
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GADDA, Carlo Emilio
Giorgio Patrizi
Nacque a Milano il 14 nov. 1893 da una famiglia originaria di Fagnano Olona, presso Varese.
Il padre, Francesco Ippolito, fratello di un ministro dei Lavori pubblici [...] di narratore puro, sia pure "minore", abile nel disegnare scorci e ritratti, questa volta non alla ricerca dell'effetto barocco, ma del tratto secco e sintetico. Allo stesso periodo appartiene il radiodramma satirico Il guerriero, l'amazzone, lo ...
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FALQUI, Enrico
Renato Bertacchini
Nacque a Frattamaggiore (Napoli) il 12 ott. 1901 da Gaetano e Angelina Carlomagno, entrambi sardi, e sino dalla giovinezza risiedette a Roma, dove eserciterà "bene [...] " dei grandi scienziati del Seicento, non gli toglie i meriti di un consistente, storico contributo alla rivalutazione del barocco in Italia.
Ma l'antologia più clamorosamente polemica fu Capitoli. Per una storia della nostra prosa d'arte (Milano ...
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FEDERICI, Domenico
Maria Giuseppina Marotta
Nacque il 16 maggio 1633 a Bargni (frazione di Serrungarina, provincia di Pesaro Urbino), nel territorio di Fano, da Bastiano e Domenica. Compì studi giuridici [...] e l'ampiezza degli studi giovanili; l'impegno con cui è affrontato il contenuto rende innecessario ogni arzigogolo barocco, sicché l'esposizione è agile e sobria.
Fu soprattutto grazie al prestigio ottenuto a corte in seguito alla pubblicazione ...
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BIRAGO, Girolamo
Renzo Negri
Nacque a Milano il 1º nov. 1691 da Giambattista e da Paola Sirtori. Ricevuta la prima educazione in famiglia, frequentò le scuole dei gesuiti di Brera, quindi fu posto a [...] , alla lingua rude e spiccia, per finire al madrigaleggiare di intonazione arcadica, talora sconfinante ironicamente nel concettismo barocco, dei due pretendenti. Oltre a ciò, talune scene che s'aprono sugli interni poveri della vecchia Milano ...
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BRUNATI, Giuseppe
VVenturi
Nato a Milano il 18 febbr. 1881 da Alessandro e da Clelia Busnari, fu educato presso la scuola dei gesuiti di Gorla Minore, e l'impronta cattolica fu decisiva e sempre presente [...] sensualità e ascetismo con un lessico ed un giro del periodo a volte dannunziano, a volte fogazzariano, a volte sontuosamente barocco.
Bibl.:Comune di Alassio, Anagrafe;A. De Carlo, G. B., Padova 1904; P. Gorgolini, Italica, I, Torino 1928, pp. 280 ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.