Guazzoni, Enrico
Gianluca Farinelli
Regista cinematografico, nato a Roma il 18 settembre 1876 e morto ivi il 24 settembre 1949. Il valore dell'apporto di G. alla storia del cinema (e non solo del cinema [...] corali, in terzo gli sfondi naturali o architettonici, esemplificando così la composizione tipica del film italiano fino all'estro barocco di Cabiria (1914) di Giovanni Pastrone. È indubbio che G. fu il primo a porsi il problema della prospettiva ...
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Martone, Mario
Bruno Roberti
Regista cinematografico e teatrale, nato a Napoli il 20 novembre 1959. La sua attività, che ha raccolto prestigiosi riconoscimenti, si è sviluppata tra teatro e cinema in [...] Ritorno ad Alphaville (1986, ispirato al film Alphaville, 1965, di Jean-Luc Godard), il suo esito teatrale più estremo e barocco, nel quale il trionfo dell'immaginario postmoderno traeva ispirazione sia da Godard sia dall'utopia di La Città del Sole ...
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Wolf, Konrad
Giovanni Spagnoletti
Regista cinematografico tedesco, nato a Hechingen (Württemberg) il 20 ottobre 1925 e morto a Berlino Est il 7 marzo 1982. È stato il maggior rappresentante del cinema [...] 1955). Nel terzo lungometraggio, Lissy, oltre alla tematica antifascista, si mostrano chiari i tratti dello stile ruvido e barocco tipico del regista, che si avvalse della macchina da presa fortemente espressiva di Werner Bergmann, il direttore della ...
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Pasażerka
Paolo Vecchi
(Polonia 1961-63, 1963, La passeggera, bianco e nero, 60m); regia: Andrzej Munk (completata da Witold Lesiewicz); commento: Wiktor Woroszylski; produzione: Wilhelm Hollender per [...] , commedia e farsa, aveva offerto un'interpretazione della storia polacca in qualche modo complementare rispetto all'epos romantico e barocco di Andrzej Wajda. Il regista era in viaggio tra Varsavia e Łódź, dove stava lavorando alle riprese di ...
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Alov, Aleksandr
Daniele Dottorini
Nome d'arte di Aleksandr Aleksandrovič Lapsker, sceneggiatore e regista cinematografico ucraino, nato a Char′kov (Ucraina) il 26 settembre 1923 e morto a Mosca il 12 [...] caratterizzati da un linguaggio fondato sull'artificio esibito e sul virtuosismo tecnico (si parlò a tale proposito di 'nuovo barocco'). Ma l'irrigidimento politico seguito alla destituzione di N.S. Chruščëv nel 1964 fece sentire le sue conseguenze ...
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Eaubonne, Jean d' (propr. D'Eaubonne, Jean Adrien)
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico francese, nato a Talence (Gironda) l'8 marzo 1903 e morto a Boulogne-Billancourt il 30 luglio 1971. [...] come il tema del circo, affrontato in Les gens du voyage (1937; Nomadi) di Jacques Feyder sarebbe tornato nella sfrenata esuberanza barocca di Lola Montès (1955) di Ophuls. L'incontro capitale con quest'ultimo avvenne nel 1950, per La ronde (La ronde ...
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Crisanti, Andrea
Stefano Masi
Scenografo cinematografico e teatrale, nato a Roma il 12 giugno 1936. Ha saputo trovare un raro equilibrio fra istanze realiste e raffinatezza delle forme, specialmente [...] coniugare immaginazione e autenticità in una dimensione stilistica ora di raffinata eleganza (Cadaveri eccellenti, 1976), ora di barocco splendore (Cronaca di una morte annunciata, 1987).Ha dimostrato inoltre di sapersi muovere sia in una dimensione ...
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(fr. Avignon) Città della Francia meridionale, capoluogo del dipartimento di Vaucluse.
Nella località dove poi sorse A. colonie massaliote eressero templi dedicati a Eracle e ad Artemide; in età romana [...] dal Gotico flamboyant (Petit Palais, Palais du Roure, chiesa di St.-Pierre), mentre in seguito si adeguò al Barocco (Hôtel des Monnais, chiesa dei Gesuiti) e al classicismo settecentesco (Hôtel de Villeneuve-Martignan, poi Museo Calvet; chiesa ...
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Jarman, Derek
Bruno Di Marino
Pittore, regista e scenografo teatrale e cinematografico inglese, nato a Northwood (Middlesex) il 31 gennaio 1942 e morto a Londra il 19 febbraio 1994. Figura chiave della [...] e nel 1979 The tempest, libero adattamento da W. Shakesperare, entrambi percorsi da allucinazioni e deformazioni in bilico tra il barocco e l'estetica 'punk'. Nel 1984 l'Institute of Contemporary Art di Londra dedicò una grande retrospettiva alla sua ...
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Nostra Signora dei Turchi
Giacomo Manzoli
(Italia 1968, colore, 124m); regia: Carmelo Bene; produzione: Giorgio Patara, Carmelo Bene; sceneggiatura: Carmelo Bene, dal suo omonimo romanzo; fotografia: [...] Giorgio Patara, approva un progetto che prevede la realizzazione di tre cortometraggi. Bene ne gira uno soltanto, lo splendido Barocco leccese, e quindi sceglie di utilizzare il budget restante per il primo dei cinque lungometraggi che, tra il 1968 ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.