GRANDE, Maurizio
Giorgio Taffon
Nacque a Roma, il 17 genn. 1944, da Antonio e Pierina Nardi.
La sua formazione scolastica fu di tipo classico-umanistico: frequentò infatti il liceo classico Giulio Cesare, [...] al teatro e alla letteratura drammatica, e quelli di argomento cinematografico. Tra i primi: Carmelo Bene,il circuito barocco (Roma 1973), La riscossa di Lucifero. Ideologie e prassidel teatro di sperimentazione in Italia (ibid. 1985), e Dodici ...
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FACCO, Giacomo
Nicola Balata
Nacque a Campo San Martino (Padova) nel 1676; dopo aver studiato il violino, forse con A. Corelli o con uno dei discepoli di questo (secondo un'ipotesi avanzata dal Subirá), [...] a cantanti spagnoli delle compagnie attive allora a Madrid. Con quest'opera il F. offrì un esempio di stile barocco, soprattutto per l'abbondanza di arie virtuosistiche che risentono delle esperienze della scuola veneziana e poi di quella napoletana ...
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GRAMIGNA, Vincenzo
Dario Busolini
Nacque a Riccia, presso Campobasso, nel Molise, nel 1580 da una famiglia al servizio del feudatario del luogo, il conte d'Altavilla e principe della Riccia Vincenzo [...] tirannico, e regio e il dialogo Il segretario sono le opere maggiori del Gramigna. La prima delle due riflette con stile barocco le idee politiche del suo tempo. Per lodare il governo di Paolo V, l'autore descrive prima le caratteristiche del governo ...
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CODAZZI, Niccolò (Nicola)
Giuseppe Scavizzi
Figlio di Viviarno e di Candida Miranda, nacque a Napoli nel 1642. Non era a Roma quando i genitori vi ritornarono nel 1667, ma vi era nel 1675, anno in cui [...] , in Studi romani, XXIII [1975], p. 413). E l'attribuzione è stata ripresa da M. Fagiolo-S. Carandini, L'effimero barocco, II, Roma 1978, fig. 24. Ma il quadro, le cui figure furono dipinte da Pieter van Bloemen, veniva in Polonia tradizionalmente ...
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CASALINI, Lucia
Clara Roli Guidetti
Nata a Bologna nel 1677 da Antonio e Antonia Bandieri, dopo aver ricevuto i primi ammaestramenti dal cugino Carlo Casalini, passò a lavorare nella bottega di G. G. [...] Vesme, I, Torino 1963, p. 279). Nelle opere superstiti della pittrice, se pur di qualità discontinua, chiaramente si riscontra il barocco del Dal Sole e del Torelli esplicato attraverso una dinamica d'impianto ed un patetismo non privi di vigore, pur ...
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D'ANDREA, Antonio
Clara Gelao
Nacque a Lecce il 23 luglio 1908 da Consolato e da Giuseppina Ciancio, napoletani: dopo una breve esperienza al ginnasio Palmieri di Lecce passò alla scuola artistico-industriale [...] , torciere, vasi, cofanetti, specchiere, ecc.), in cui rielabora con grazia e leggerezza i motivi decorativi del barocco leccese legandoli, con stile personalissimo, agli arabeschi dell'artdéco. Numerosissime le opere dell'artista, sparse in chiese ...
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ARCONATI VISCONTI, Giuseppe Antonio
Nicola Raponi
Di nobile famiglia, imparentata con le più illustri casate lombarde, nacque a Milano nel 1698. Niente di preciso si sa della sua formazione culturale, [...] prima volta due anni innanzi.
Amante dell'arte, fece della sua meravigliosa villa di Castellazzo, un sontuoso edificio barocco fatto costruire dal nonno Galeazzo ai primi del Settecento e chiamato allora la "piccola Versailles", il centro di ritrovo ...
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BIZONI, Bernardo
Gaspare De Caro
Le scarse notizie rimaste sul B. derivano tutte da una sua Relazione in forma di diario (pubblicata col titolo Europa Milleseicentosei) del viaggio da lui compiuto nel [...] e confronti che, per riecheggiare i giudizi del Giustiniani e del Pomarancio, costituiscono una testimonianza autorevole del gusto barocco. La Relazione è pure un documento importante per la conoscenza della vita degli Italiani nell'Europa del tempo ...
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LASAGNA, Giovan Pietro
Francesca Profili
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo scultore lombardo attivo a Milano.
La prima notizia che lo riguarda risale al 6 dic. 1610, quando venne [...] pp. 52-54, 56-59, 127; L. Malvezzi, Le glorie dell'arte lombarda, Milano 1882, p. 229; S. Vigezzi, La scultura lombarda nell'età barocca, Milano 1930, pp. 15 s., 59; U. Bicchi, Il Museo del Duomo, Milano 1956, pp. 74, 81 s.; G. Nicodemi, La scultura ...
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CACCIOLI, Giuseppe Antonio
Clara Roli Guidetti
Nacque a Bologna il 18 ott. 1672; figlio del pittore Giovanni Battista, fu, come il padre, prevalentemente frescante. Entrato nella bottega dei fratelli [...] resto era successo al padre Giovan Battista nei confronti del Canuti - riesce a guadagnare una propria autonomia, realizzando un barocco che, se pur meno grandioso ed aulico di quello del maestro, è più aperto alle variazioni sciolte ed estrose del ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.