Musicista (Grünhain, Sassonia, 1586 - Lipsia 1630); studiò a Dresda con R. Michael; fu poi a Weissenfels precettore e musico presso una famiglia gentilizia; quindi alla corte di Weissen quale maestro di [...] con le conquiste polifoniche tedesche del sec. 16º, creando così la base per la musica tedesca del tardo Barocco. Introdusse lo stile concertante nella compagine corale, ebbe grande importanza nella evoluzione della suite e della sonata da ...
Leggi Tutto
Filosofo, saggista e critico letterario tedesco di famiglia ebraica, nato a Berlino il 15 luglio 1892, morto suicida a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Studiò nelle università di Friburgo, Berlino, [...] ruolo di rilievo nella sua riflessione filosofica. Nel 1925 sottopose all'università di Francoforte un lavoro sul dramma barocco tedesco (Ursprung des deutschen Trauerspiels, pubblicato nel 1928; trad. it. Torino 1971), con l'obiettivo di conseguirvi ...
Leggi Tutto
Freni, Mirella
Federico Pirani
Soprano, nata a Modena il 27 febbraio 1935. Dopo gli studi sotto la guida di L. Bertazzoni ed E. Campogalliani ha debuttato nel 1955 al Teatro comunale di Modena nel ruolo [...] , Adina ne L'elisir d'amore di G. Donizetti, Marguerite nel Faust di Ch. Gounod), dedicandosi contemporaneamente anche al repertorio barocco (Griselda di A. Scarlatti, Serse di G.F. Händel). Nel 1957 a Modena ha interpretato per la prima volta la ...
Leggi Tutto
GALLI BIBIENA, Francesco
Anna Coccioli Matroviti
Terzogenito di Giovanni Maria il Vecchio e di Orsola Maria Possenti, fratello di Ferdinando, nacque il 12 dic. 1659 a Bologna, dove avvenne la sua prima [...] , pp. 95-97, 265 s.; G. Ricci, ibid., pp. 118 s.; A. Sandrini, La "fabbrica" del teatro Grande, in Le alternative del barocco (catal.), Brescia 1981, pp. 148 s.; G. Rimondini, La chiesa dei gesuiti a Rimini, in Romagna arte e storia, V (1982), pp. 51 ...
Leggi Tutto
ANDRÉS, Giovanni
Miquel Batllori
Nacque a Planes, nell'antico regno di Valenza (oggi in provincia di Alicante, Spagna), il 15 febbr. 1740, da Miguel (di famiglia di origine aragonese stabilitasi nella [...] 'Italia dell'umanesimo, della cui eredità, secondo l'A., si viveva ancora. L'A., prettamente neoclassico, misconosceva i valori del barocco, che considerava l'epoca del cattivo gusto; del Medioevo non salvava né l'arte gotica né alcun'altra sorta di ...
Leggi Tutto
BALLARINO, Giovanni Battista
Gian Franco Torcellan
Veneziano, nacque nell'isola di Murano nel luglio del 1603. Avviato dalla famiglia agli studi, si formò una cultura assai vasta, d'impronta soprattutto [...] pronunciato nella chiesa di S. Marco e non poco stucchevole per l'insistita ampollosità e le ridondanze dello stile barocco. Il 6 luglio 1622, presentatasi l'occasione di un'elezione straordinaria di addetti alla cancelleria ducale, il B. vi ...
Leggi Tutto
DE ROSSI (Rossi), Giuseppe
Andrea Tulli
Frammentarie e lacunose sono le notizie su questo musicista nato a Roma verso la metà del XVII secolo. Non è tuttavia da escludere che qualche vincolo di parentela [...] a calcare le maggiori scene d'Italia e dell'estero". Nel contesto delle progressive trasformazioni che interessarono, nel periodo barocco, la musica liturgica portandola ad assimilare forme e stilemi del genere monodico, il D. si pone tra i più ...
Leggi Tutto
Critico letterario italiano (Ivrea 1913 - Bruino 2002), dal 1948 prof. di letteratura italiana nell'univ. di Torino; insieme con V. Branca direttore della rivista Lettere italiane. Tra i suoi scritti, [...] Immagini e problemi di letteratura italiana (1966); Letteratura religiosa (2 voll., 1967); Nel mondo della "Gerusalemme" (1968); Barocco in prosa e in poesia (1969); Manzoni europeo (1971); Tre studi sul teatro (1976); La composizione dei "Sepolcri ...
Leggi Tutto
Poeta italiano (Bari 1914 - Roma 1970). Di famiglia salentina, ha esordito nella scrittura nel 1931 sul periodico La Voce del Salento, fondando l’anno successivo il Futurblocco leccese, che segna la nascita [...] spagnola all'università di Bari, ha lasciato versioni da Lorca, P. Salinas e Cervantes, nonché i volumi di saggi Studi sul barocco di Gongora (1964) e Segni e simboli nella "Vida es sueño" (1968); nel 2021 è stata avviata la collana Bodiniana, giunta ...
Leggi Tutto
Poeta tedesco (Breslavia 1617 - ivi 1679). A Danzica (1636-39) strinse stretti rapporti con Opitz, fondatore della cosiddetta prima scuola poetica slesiana. Viaggiò in Olanda, in Inghilterra, fu a Parigi, [...] immaginarie di eroi e personaggi illustri di ogni tempo, in uno stile raffinato e sovraccarico che divenne prototipo dello stile barocco. Mostrò una connaturata predilezione per l'epigramma, ciò che lo pone all'inizio di una linea che, attraverso gli ...
Leggi Tutto
barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.