CALLEGARI, Antonio
Giovanni Vezzoli
Figlio di Santo il Vecchio, nacque a Brescia nel 1699; è agevole supporre che il padre lo abbia avviato alla scultura anche se non poté aver molto influito sul figlio, [...] della levigatura o raspatura, ecc., delle superfici. Non si sottrae certo alle eleganze e talora anche agli stilemi leziosi del barocco, avviato ormai al rococò, a una certa enfasi o languore, ma mai a scapito della struttura della persona che si ...
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DE DOMINICIS, Carlo
John Varriano
Figlio del capomastro muratore Bartolomeo e di Anna Santa Aldini da Cesena (Gargano, 1971, pp. 85 s.), nacque a Roma il 26 febbr. 1696.
Studiò all'Accademia di S. Luca [...] Bergamaschi, Roma 1955, passim; G. Segui-C. Thoenes-L. Mortari, SS. Celso e Giuliano, Roma 1966, ad Indicem; P. Portoghesi, Roma barocca, Roma 1966, pp. 355 s.; H. Hager, Il modello di L. Rusconi Sassi del concorso per la facciata di S. Giovanni in ...
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ASCHIERI, Pietro
Manfredo Tafuri
Nacque a Roma il 26 marzo 1889, da Emilio, scultore, e da Emma Crispi. Studiò disegno sotto la guida del padre; si laureò a Roma in ingegneria civile nel 1913, dopo [...] Venturi, Aschieri, Giobbe, Boni, Foschini, Del Debbio, Neri). Quest'ultimo proponeva fra l'altro la devastazione del centro barocco della città mediante due sventramenti ortogonali (un "cardo" e un "decumanus"), al cui incrocio era prevista un'enorme ...
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GIULIANO, Bartolomeo
Francesca Paola Rusconi
Nacque a Susa il 15 ag. 1825. Secondo le notizie biografiche fornite da G. Carotti, si trasferì con la famiglia nel 1832 a Torino, dove studiò presso le [...] , scene galanti e di genere virtuosisticamente rese, con grande padronanza della materia pittorica, in stile ora vagamente barocco, ora più naturalistico, in ciò influenzato dai suaccennati rapporti con l'ambiente scapigliato milanese (si veda Lo ...
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CRESPOLANI, Camillo
Graziella Martinelli
Nacque a Modena il 25 dic. 1798 da Luigi e Pietra Bortonieri. Seguiti i corsi di pittura, scenografia e scultura della locale Accademia Atestina, allora diretta [...] committenza aristocratica ed ecclesiastica, realizzò, ancora in collaborazione con Luigi Manzini, gli ornati, desunti dal ricchissimo repertorio barocco e rococò, nelle volte della chiesa di S. Giorgio (1831) e nella scomparsa S. Rocco (1836), la ...
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BAROZZI, Serafino Lodovico
Stefan Kozakiewicz
Amalia Barigozzi Bruni
Non si conoscono né la data né il luogo di nascita del B. (probabilmente Bologna). Pare sia stato avviato alla pittura dal fratello [...] privo di qualità, è in stridente contrasto con la struttura architettonica del sec. VI, costituendo una specie di edificio classico-barocco al di sopra di quello bizantino. Lo stesso B. ha lasciato un'accurata descrizione e storia della basilica di S ...
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CAMPORESE, Pietro, il Vecchio
Manfred F. Fischer
Nato a Roma il 20 ott. 1726, padre di Giulio e di Giuseppe, è il primo membro noto di una famiglia di architetti, attiva in Roma nei secc. XVIII e XIX, [...] (Roma 1772-76).
Il C. morì a Roma nel 1781.
L'architettura del C. è ancora volta ai modelli del tardo barocco romano, sia pur mescolati con forme che soprattutto il Vanvitelli adottava nelle sue opere romane: essa è esemplare della tendenza eclettica ...
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BASSI, Martino
Adriano Peroni
Nacque a Seregno nel 1542 (secondo altri nel 1548) e si dedicò all'architettura nel 1567 con l'assistenza alla fabbrica di S. Vittore al Corpo in Milano - a cui già aveva [...] ., XI, 3, Milano 1940, pp. 822-825; C. Baroni, Documenti per la storia dell'architettura a Milano nel Rinascimento e nel Barocco, Firenze 1940, pp. 141 ss.; Id., L'architettura lombarda da Bramante al Richini, Milano 1941, pp. 129 s.; P. Mezzanotte-G ...
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COPPOLA, Carlo
Raffaella Arisi Riccardi
Nato a Napoli, probabilmente nei primissimi anni del 1600, fu allievo di Aniello Falcone; per questo si pensò sempre a lui soltanto come a un pittore specialista [...] 1968, testo alla tav. 26, con riferimento alle figg. 12 s.; R. Causa, La Pitt. del Seicento a Napoli dal naturalismo al barocco, in St. di Napoli, V, Napoli 1972, pp. 941, 982, figg. 358, 359; R. Arisi, Il Brescianino d. battaglie, Piacenza 1975, p ...
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FIORE (della Flore), Pietro Antonio
Valentina Antonucci
Non si conoscono gli estremi anagrafici esatti di questo pittore attivo in Puglia tra il XVI e il XVII secolo. Il Foscarini, nel suo repertorio [...] in on. di N. Vacca, Galatina 1971, pp. 217 s.; L. Galante, Sintonia e varianti della pittura salentina nell'incontro con la cultura metropolitana, in Barocco leccese. Arte e ambiente nel Salento da Lepanto a Masaniello, Milano 1979, p. 294 n. 25. ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.