GUASTAFERRO, Antonino
Pasqualino Bongiovanni
Nacque a Santa Caterina Villarmosa (nell'odierna provincia di Caltanissetta) il 2 ag. 1736 da Giuseppe, giudice della corte civile, e Clara Bruno.
Dal 1751 [...] in gloria), considerata di mediocre fattura (Spinosa, 1971, p. 40) mostra un'utilizzazione stereotipa del repertorio figurativo classicistico-barocco da Conca e da C. Maratta, con qualche aggancio specifico a taluni loro allievi ed epigoni come A ...
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LABOUREUR, Alessandro Massimiliano
Federico Trastulli
Nacque a Roma nel 1794 da Francesco. Fu allievo prima del padre, anch'egli scultore, e poi, forse, di B. Thorvaldsen.
Tuttavia alcuni sostengono [...] del camice e del piviale che sembrano soffocare il personaggio, per cui l'opera risulta "scadente, goffa, espressa in un movimento barocco raggelato dal peggiore accademismo del principio del secolo" (Riccoboni, p. 382).
Tra il 1836 e il 1838 il L ...
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CODAZZI, Niccolò (Nicola)
Giuseppe Scavizzi
Figlio di Viviarno e di Candida Miranda, nacque a Napoli nel 1642. Non era a Roma quando i genitori vi ritornarono nel 1667, ma vi era nel 1675, anno in cui [...] , in Studi romani, XXIII [1975], p. 413). E l'attribuzione è stata ripresa da M. Fagiolo-S. Carandini, L'effimero barocco, II, Roma 1978, fig. 24. Ma il quadro, le cui figure furono dipinte da Pieter van Bloemen, veniva in Polonia tradizionalmente ...
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CASALINI, Lucia
Clara Roli Guidetti
Nata a Bologna nel 1677 da Antonio e Antonia Bandieri, dopo aver ricevuto i primi ammaestramenti dal cugino Carlo Casalini, passò a lavorare nella bottega di G. G. [...] Vesme, I, Torino 1963, p. 279). Nelle opere superstiti della pittrice, se pur di qualità discontinua, chiaramente si riscontra il barocco del Dal Sole e del Torelli esplicato attraverso una dinamica d'impianto ed un patetismo non privi di vigore, pur ...
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D'ANDREA, Antonio
Clara Gelao
Nacque a Lecce il 23 luglio 1908 da Consolato e da Giuseppina Ciancio, napoletani: dopo una breve esperienza al ginnasio Palmieri di Lecce passò alla scuola artistico-industriale [...] , torciere, vasi, cofanetti, specchiere, ecc.), in cui rielabora con grazia e leggerezza i motivi decorativi del barocco leccese legandoli, con stile personalissimo, agli arabeschi dell'artdéco. Numerosissime le opere dell'artista, sparse in chiese ...
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LASAGNA, Giovan Pietro
Francesca Profili
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo scultore lombardo attivo a Milano.
La prima notizia che lo riguarda risale al 6 dic. 1610, quando venne [...] pp. 52-54, 56-59, 127; L. Malvezzi, Le glorie dell'arte lombarda, Milano 1882, p. 229; S. Vigezzi, La scultura lombarda nell'età barocca, Milano 1930, pp. 15 s., 59; U. Bicchi, Il Museo del Duomo, Milano 1956, pp. 74, 81 s.; G. Nicodemi, La scultura ...
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CACCIOLI, Giuseppe Antonio
Clara Roli Guidetti
Nacque a Bologna il 18 ott. 1672; figlio del pittore Giovanni Battista, fu, come il padre, prevalentemente frescante. Entrato nella bottega dei fratelli [...] resto era successo al padre Giovan Battista nei confronti del Canuti - riesce a guadagnare una propria autonomia, realizzando un barocco che, se pur meno grandioso ed aulico di quello del maestro, è più aperto alle variazioni sciolte ed estrose del ...
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DE BELLIS, Antonio
Giuseppe De Vito
Non sono stati ancora ritrovati documenti che consentano di definire la data ed il luogo di nascita e di morte di questo pittore attivo prevalentemente a Napoli. [...] Dominici, Vite dei pittori... napol., III, Napoli 1743, pp. 109 ss.; R. Causa, La pittura del Seicento a Napoli dal naturalismo al barocco, in Storia di Napoli, V, Napoli 1972, pp. 945, 984 nota 117, tavole 319-22; G. De Vito, Tracce di pittura napol ...
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BUONO (Bono, Boni), Giuseppe
GG. Ferri Piccaluga-H. Kühnel
Appartenente a una famiglia di origine campionese, figlio del più celebre Carlo Antonio, fu, come il padre, scultore e decoratore in stucco. [...] che regge un serpente (ibid., pp. 74, 76, 82).
Nelle poche opere finora identificate, il B., più che accostarsi alle forme barocche di stampo berniniano accettate dal padre nelle sue ultime opere e diffuse in Milano dal Bussola e dal Mellone, sembra ...
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BIRAGO, Ignazio Renato Camillo
Nino Carboneri
Figlio di Enrico Secondo Lorenzo Birago, marchese di Candia, e di Vittoria Claudia Doria del Maro, nacque a Torino il 13 settembre 1721. Il 2 gennaio 1745 [...] in Atti e rass. tecnica della Soc. degli ingegneri e arch. in Torino, XVII (1963), p. 89; N. Carboneri, in Mostra del barocco piemontese (catal.), I, Torino 1963, p. 85; M. Viale Ferrero,ibid., pp. 48 ss.; M. Bernardi, Torino, Torino 1965, pp. 17, 25 ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.