PETRINI, Antonio
Lucia Longo Endres
PETRINI (Pedrini), Antonio. – Nacque a Lasino nella pieve di Calavino (nei pressi di Trento) nel 1620 o nel 1621.
L’ipotesi di una provenienza trentina dell’artista [...] portò a termine anche un’altra opera rappresentativa che aveva impegnato Petrini dal 1699 al 1701: la ricostruzione barocca dello Juliusspital, il già menzionato ospedale fondato nel 1580 dal principe vescovo Julius Echter von Mespelbrunn.
Quanto al ...
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ALBANI, Francesco
Antonio Boschetto
Pittore, nato a Bologna il 17 marzo 1578. Sembra si sia iniziato all'arte sotto Dionigi Calvaert, manierista fiammingo naturalizzatosi bolognese, il cui "aggiustato [...] Carracci raggiunge una maturità di concetti e di stile che precòrre il Bernini e Pietro da Cortona sulla gran via del "barocco". Solo se attenti a questa fase dell'A., si potranno pienamente intendere e spiegare gli affreschi di S. Maria di Galliera ...
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FIORI, Cesare
Vittorio Caprara
Figlio di Girolamo, nacque intorno al 1636 (Orlandi, 1704; Arese, 1975, p. 182 n. 10), probabilmente a Milano, città nella quale operò come pittore, incisore ed architetto. [...] e conservato nella medesima collezione, per l'accostamento di chiari e di scuri, disposti lungo due diagonali, d'ascendenza barocca.
L'altare progettato tra il 1686 e il 1689 per l'oratorio dell'Immacolata Concezione, oggi noto attraverso una stampa ...
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FERRABOSCO (Ferabosco, Forabosco, Feraboschi), Martino
Valentino Ciancio
Originario di Capolago (Codelago, Lugano; cfr. Beltrami, 1926; Donati, 1939) e non di Napoli come si è detto (Gori Gandellini, [...] 1977, ad Indicem;M. Birindelli, Piazza S. Pietro, Bari 1981, ad Indicem; La Roma dei Longhi. Papi e architetti tra manierismo e barocco (catal.), a cura di M. Fagiolo, Roma 1982, ad Indicem; Il palazzo del Quirinale, a cura di F. Borsi-C. Briganti-M ...
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GRATTAPAGLIA
Cristina Giudice
Famiglia di pittori attivi in Piemonte tra il XVII e il XVIII secolo. La loro produzione è nota soprattutto dai documenti citati nella pubblicazione dei materiali raccolti [...] del reale palazzo di Torino, Torino 1858, pp. 15, 24, 68, 73, 114, 122, 191, 199, 202; A. Griseri, Palazzo reale. Mostra del barocco piemontese, a cura di V. Viale, II, Torino 1963, pp. 29-43; Schede Vesme, II, Torino 1966, pp. 543-546, ad indicem; L ...
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FARDELLA (Fardella de Calvello), Giacomo
Ciro Fiorillo
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore originario della Sicilia, verosimilmente appartenente a nobile famiglia, come attesterebbe [...] restauro).
Le figure stesse di queste tele sono di diversa entità grafica: più rigide, quasi d'un caravaggismo divenuto barocco, quelle del dipinto di palazzo Pitti; maggiormente sciolte e costruite con pennellata larga e corposa quelle del quadro di ...
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CASTALDI (Gastaldi, Gastoldi, Gustelding), Filippo
Andrzej Ryszkiewicz
Figlio di Marco e di Giovanna Ranaldi, nacque ad Arpino (Frosinone) il 16 nov. 1734, e fu battezzato nella parrocchia di S. Andrea. [...] fa appello alla iconografia della pittura del XVI sec. (fra l'altro di Raffaello); il suo stile passa dal tardo barocco al neoclassico; nei ritratti vi è una buona caratterizzazione dei tipi umani, nei quadri di soggetto religioso si nota una certa ...
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LEGNANI, Stefano Maria, detto il Legnanino
Lucia Casellato
Nacque a Milano il 6 apr. 1661, primogenito di Giovanni Ambrogio, pittore, e di Isabella Bussola, e fu battezzato nel duomo il 16 dello stesso [...] s. 2, XV (1967), 2, pp. 51-58; A. Lange, Disegni e documenti di Guarino Guarini, in Guarino Guarini e l'internazionalità del barocco. Atti del Convegno… 1968, Torino 1970, I, pp. 193-200; S. Meloni Trkulja, in Gli Uffizi, a cura di L. Berti, Firenze ...
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DE DOMINICI, Raimondo
Ferdinando Bologna
Nacque a Malta nel 1645 da genitori maltesi dei quali non ci è pervenuto il nome.
La data di nascita di questo pittore, musico e collezionista si ricava dal [...] esperienze fatte in precedenza, salendo di lì per gradi, durante tutto l'arco degli anni 1670, al primo culmine propriamente barocco.
Venendo alle opere pittoriche (e a quelle menzionate dalle fonti, che sono finora le sole di cui abbiamo cognizione ...
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GALLACCINI (Gallacini), Teofilo
Fabio Cosentino
Figlio di Claudio e di Eufrasia d'Ansano Molandi, nacque a Siena il 22 sett. 1564. Fu avviato allo studio della grammatica e della retorica dai padri [...] quando parla di porta Pia.
Il G. rivela però un atteggiamento seicentesco legato in qualche modo al gusto barocco, quando si convince della necessità di correggere la "regola" oggettiva mediante effetti illusionistici, "allentando quindi le severe ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.