Berlin Jüdisches Museum Museo ebraico – il più grande d’Europa – situato a Berlino sulla Lindenstrasse, a pochi passi dall’ex tracciato del Muro, e adiacente al Berlin Museum, da cui vi si ha accesso. [...] di D. Libeskind e inaugurato nel 2001, il complesso museale consta di due corpi architettonici distinti: l’antico edificio barocco del Berlin e la nuova struttura di Libeskin (denominata Between the lines e con pianta a zigzag), a esso collegata ...
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Pittore (Valladolid fra il 1608 e il 1611 - Madrid 1678). Allievo di D. Valentín Díaz, fu poi a Madrid dove, in contatto con Pedro de las Cuevas e con V. Carducho, collaborò alla decorazione del salone [...] di Santa Cruz soccorre Genova, 1634, Prado). Dopo il 1640, abbandonate le tematiche storiche e il linguaggio grandiosamente barocco dell'esordio, dipinse pale d'altare (Nozze della Vergine, 1643, Parigi, Saint-Sulpice) e nature morte, spesso ispirate ...
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BERLAM, Arduino
Manfredo Tafuri
Figlio di Ruggero, nacque a Trieste il 20 luglio 1880. Dopo aver studiato architettura all'Accademia di belle arti di Milano, entrò a far parte dello studio paterno nel [...] così di fare un'eccezionale pratica professionale che accompagnò con studi critici di qualche valore: si occupò infatti del barocco italiano e studiò l'architettura triestina del periodo napoleonico.
Nel frattempo, insieme con il padre, oltre a una ...
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Scultore (Kammer, Baviera, 1651 - Dresda 1732). Fu a Vienna (1670), poi in Italia (1675-89), dove venne influenzato dalla scultura di Bernini. A Firenze (dove era noto come Baldassare Fiammingo o Belmosel), [...] ) nella chiesa del Carmine. A Dresda divenne scultore di corte (1689). Tra le sue opere, che favorirono la diffusione del barocco in Germania, notevoli: le sculture nello Zwinger (1714-18) a Dresda; l'Apoteosi di Eugenio di Savoia, 1718-21, Vienna ...
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Pittore (Nettuno 1599 - Roma 1661). Allievo, prima a Roma, poi a Bologna, di F. Albani, si stabilì a Roma dal 1621. Le prime opere, tra cui la Visione di s. Isidoro (1622, S. Isidoro), risentono ancora [...] di s. Gregorio (1626, Pinacoteca Vaticana) è opera ormai matura, che segna l'inizio di una nuova tendenza nell'ambito del Barocco romano: in una composizione pienamente seicentesca per l'assetto spaziale e l'impegno retorico e per il colore caldo e ...
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BIGIOLI, Filippo
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Nacque a San Severino Marche, il 4 giugno 1798, da Venanzio, da cui apprese i primi elementi del disegno.
Venanzio, nato a Frontale (San Severino Marche) nel 1771, operò come scultore [...] a San Severino Marche, dove lasciò numerose opere che testimoniano una tecnica esperta e che risentono nello stile dell'influsso barocco (secondo il Chiocci, era stato a studiare a Venezia con "emigrati francesi"). Morì a San Severino il 19 dic. 1854 ...
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BOSCHI, Giuseppe
Hugh Honour
Nacque a Roma intorno al 1760. Nulla sappiamo della sua attività sino al 1783, anno in cui vinse il primo premio della seconda classe di scultura dell'Accademia di S. Luca [...] dei tre angeli, tuttora conservato nelle collezioni dell'Accademia, che rivela la sua abilità di modellatore in uno stile tardo barocco sfiorato da spirito neoclassico. Nel 1786 compare nello Stato d'anime di S. Andrea delle Fratte come "scultore aet ...
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Forma latinizzata di Quellyn, cognome di una famiglia di scultori, pittori e incisori fiamminghi, attivi nei secc. 17º e 18º. Erasmus I, scultore (Liegi 1584 circa - Anversa 1640 circa), fu il capostipite. [...] di Rubens, fu noto, tra l'altro, come ritrattista. Artus il Vecchio (Anversa 1609 - ivi 1668), il più noto scultore barocco fiammingo, allievo del padre, fu influenzato a Roma da A. Algardi e F. Duquesnoy, poi da Rubens (Ercole e la Costanza ...
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Pittore (Londra 1624 - ivi 1680). Si formò probabilmente all'estero; nominato "serjeant painter" da Carlo II, fu il primo inglese ad affrontare tutti i generi della pittura e fu particolarmente apprezzato [...] Court) è tra le prime espressioni del genere dei ritratti di case di campagna. La decorazione del soffitto dello Sheldonian Theatre di Oxford (1668-69), dalle complesse figurazioni allegoriche, denota la conoscenza del barocco italiano e francese. ...
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Famiglia di architetti tedeschi, oriundi dei dintorni di Aibling (Baviera), rappresentata specialmente dai fratelli Georg, Johann, Johann Leonhard (attivi a Bamberga e dintorni), Christoph e dal figlio [...] a Praga; la chiesa di Obořištĕ; S. Chiara a Cheb, ecc.); la sua opera è interessante per l'assimilazione del barocco italiano. Georg (n. 1643 - m. Waldsassen, Palatinato Superiore, 1689) lavorò al collegio gesuitico di Amberg e nella chiesa dei ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.