Teologo e predicatore (Madrid 1580 - ivi 1633) dell'ordine del trinitarî, vicario generale nelle Fiandre, a Napoli e Roma; autore di scritti esegetici, letterarî, storici; è soprattutto noto per il suo [...] las festividades de Christo, ecc., post., 1638; Oraciones evangélicas y panegíricos funerales, post., 1641), che è esempio tipico del gusto barocco. La maggior parte delle sue opere fu pubblicata nel 1641 col titolo Obras póstumas, divinas y humanas. ...
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Predicatore di corte (Aerøskjøbing 1587 - Vordinborg 1637), pastore protestante e poeta danese. Fu anche vescovo di Trondhejm (1618). Di lui si ricordano: Kong Davids Psalter (1623), adattamento danese [...] con l'aggiunta dopo ogni salmo di una quartina che lo riassume, e l'Hexaëmeron, versione libera, in esametri con rima interna e finale e in alessandrini, della Première semaine del Du Bartas, uscita postuma nel 1661: acerbo frutto del barocco danese. ...
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WEISSENAU
Luigi GIAMBENE
. Il convento di Weissenau fu fondato nel 1145 presso Ravensburg nel Württemberg. Divenne (1257) abbazia dell'ordine premonstratense (Augia minor), e, nonostante le fortunose [...] possedeva 137 villaggi, borghi e tenute. Ebbe anche dei monasteri affiliati. Nel 1708 fu costruita la bella chiesa di stile barocco, che è tuttora meta di pellegrinaggi per una reliquia del prezioso sangue (di cui si ha memoria fin dal 1290) donata ...
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Santuario costituito da varie cappelle, dedicate a misteri della fede o a episodi del ciclo cristologico o mariano, e disposte in un itinerario tematico in spazi aperti, su un’altura. Il prototipo del [...] realizzati a volte nell’arco di secoli, è dovuta soprattutto alla sensibilità teatrale del tardo Cinquecento e del Barocco. Le cappelle, realizzate con intento scenografico e con attenzione all’effetto prospettico, accolgono al loro interno scene ...
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Recipiente che contiene l’acqua benedetta, posto di solito all’ingresso della chiesa. Il suo uso si diffuse dal 10° sec., in relazione con la consuetudine dell’aspersione domenicale, ossia con la possibilità [...] da una base o piedistallo.
Da forme inizialmente semplici acquisì ricchezza e monumentalità soprattutto con il Rinascimento e il Barocco, sia nella forma della vasca (modanata, a valva di conchiglia, con una figura sorgente al centro) sia nella base ...
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BARTOLI, Daniello
Alberto Asor-Rosa
Nacque a Ferrara il 12 febbr. 1608, ultimo fra tre figliuoli di Tiburzio. Alle scuole del collegio della Compagnia di Gesù studiò grammatica, lettere umane e retorica. [...] , in La Nuova Italia, II (1931), pp. 396-400; Id., Il Seicento, Milano 1947, pp. 458-60, 597 s.; B. Croce, Storia dell'età barocca in Italia, Bari 1957, pp. 67 s., 109, 4.52; P. D'Elia, D. B. e N. Trigault, in Riv. stor. ital., s. V, III (1938), pp ...
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URBANO VIII
Georg Lutz
Maffeo Virginio Romolo Barberini nacque, penultimo di sei fratelli, il 5 aprile 1568 a Firenze da Antonio e Camilla Barbadori; fu battezzato lo stesso giorno nel battistero del [...] . ed i suoi rapporti con l'architettura ed urbanistica romana e con l'arte sacra cfr. fra l'altro: J.A.F. Orbaan, Documenti sul barocco in Roma, I, Roma 1920, ad indicem; O. Pollak, Die Kunsttätigkeit unter Urban VIII., a cura di D. Frey et al., I-II ...
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Nell’antico teatro romano, il palcoscenico (gr. λογεῖον) posto dinanzi alla scena, alto in genere 5 piedi. Nell’antica Roma, ogni piattaforma elevata su cui si sale per farsi vedere e udire (per es., il [...] del parapetto, dal quale sporge di regola un leggio per i libri rituali. In epoca più recente, e soprattutto nel periodo barocco, il p. fu più spesso di legno, ma non meno ricco di decorazioni, e talvolta sovrastato da una tettoia. Qualche raro ...
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PEREGRINI, Matteo
Erminia Ardissino
PEREGRINI (Pellegrini), Matteo. – Nacque a Liano, frazione di Castel San Pietro sull’Appennino bolognese, probabilmente intorno al 1595.
I biografi antichi, infatti, [...] il decoro, Peregrini è stato considerato fra i teorici del Barocco moderato (Franco Croce), che non rifiuta la ricerca del . Soltanto con l’interesse di Benedetto Croce per l’età barocca rinacque l’attenzione per le opere retoriche. Ancora più in ...
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Umanista e poeta francese (Mauléon, Pirenei Atlantici, 1557 - Bordeaux 1595). Educato in un clima di severo calvinismo, coltivò studî classici e teologici. Godette del favore di Giovanna d'Albret regina [...] solo in tempi recenti (Oeuvre poétique, 1945, prefaz. di M. Arland): una quarantina di sonetti, alcune stanze e canzoni, due poemetti religiosi, tutti composti prima della conversione che fanno di S. uno dei massimi esponenti del barocco francese. ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchio
baròcchio (o baròcco o baròccolo) s. m. [forse der. di baro], ant. – Usura, dissimulata col vendere una cosa facendosi dare o promettere per corrispettivo un prezzo esagerato: l’inverso di scrocchio.